martedì 8 novembre 2016

Fantascienza distopica per ragazzi e Fantasy da un piccolo editore: parlano due giovani autrici: Francesca Caldiani e Valentina Capaldi

Alla Fiera della Microeditoria di Chiari Tony Graffio ha incontrato un paio di giovani autrici che hanno da proporre qualcosa di interessante per i più giovani.

Francesca Caldiani, scrittrice, 37 anni

Tony Graffio: Ciao Francesca, di che cosa parli nel tuo libro Jonas Grinn?

Francesca Caldiani: Jonas Grinn è il mio primo libro. E' un romanzo di fantascienza per ragazzi che racconta la storia di un tredicenne che vive in una società distopica dove non esiste il petrolio. In quel mondo tutto funziona ad energia solare e Jonas è un giovane campione di uno sport molto popolare che viene assoldato in una scuola speciale per diventare pilota professionista. Qui, ahimè, il ragazzo scoprirà che il suo non è un mondo di sogni, ma un luogo che nasconde grandissime ombre. Queste ombre sono create dagli adulti: si tratta del primo incontro di un ragazzo con il mondo degli adulti.

TG: Come sono andate le vendite?

FC: Il libro è andato bene, è molto richiesto e prevedo di scrivere un sequel. E' stato adottato come libro di narrativa in varie scuole  d'Italia.

TG: Immagino soprattutto di Bergamo, visto che tu sei bergamasca.

FC: Soprattutto di Bergamo, ma anche altrove. E' andato molto bene in Sardegna; in Puglia: c'è stato un grande passa parola ed è piaciuto ai ragazzi. Siamo molto contenti.

TG: Bene. Hai seguito l'attualità? Hai preso spunto da altri autori? A che cosa ti sei ispirata?

FC: Mi sono ispirata a tante cose. Io sono una grandissima fan di Guerre Stellari, fin da quando ero bambina, pertanto molto, sicuramente, arriva da lì. Sono una grande amante dei romanzi di Orson Scott Card: credo che questo autore mi abbia influenzato un po', però il tema delle scommesse clandestine e dello sport credo che sia un tema sempre attuale al quale attingere. Il mio è un romanzo di formazione, certamente attualissimo.

TG: A che fascia d'età s'indirizza il tuo romanzo?

FC: E' nato come un romanzo per adolescenti: la fascia d'età a cui si indirizza è tra i 13 ed i 18 anni, ma in realtà è una storia fruibile anche da un pubblico adulto.

TG: E' un romanzo in qualche modo educativo che propone tematiche e riflessioni interessanti?

FC: E' educativo in quanto premia il valore dell'onestà, al di là del desiderio di vincere ad ogni costo. Jonas dovrà crescere proprio da questo punto di vista.

TG: Mi vuoi dare qualche dato in più su di te?

FC: Sono un avvocato ed una mamma di due bambini già amanti della lettura. L'esperienza che ho avuto nel promuovere questo libro è stata bellissima e mi ha portato in giro per l'Italia a conoscere tanti ragazzi e persone interessanti. E' stato stupendo andare nelle scuole e parlare con i lettori, avere un contatto col pubblico e capire le loro aspettative e le loro esigenze verso la lettura di oggi.

TG: E' difficile proporre un libro come testo di narrativa scolastica? Che iter bisogna seguire?

FC: L'editore Watson si muove benissimo con le scuole, soprattutto nell'ambiente romano. Entrare nelle scuole è un percorso molto, molto difficile, dipende soprattutto dagli insegnanti e dai presidi che credono nel progetto. Poi è una questione di passa parola, se il progetto è risultato educativo per i ragazzi, il libro viene conosciuto anche in altre scuole e le richieste per la lettura aumentano. Noi siamo partiti con due scuole, ormai quasi un anno fa ed adesso siamo riusciti a distribuire il nostro libro in circa una ventina di scuole. Consideriamo questa esperienza un successo, dal punto di vista educativo.

TG: Che tiratura ha avuto il libro? Sono state fatte più edizioni?

FC: Sono state fatte diverse riedizioni: il libro adesso ha superato le 1000 copie.

Valentina Capaldi, scrittrice, 30 anni

TG: Valentina, anche da te vorrei sapere qualcosa. Che cosa mi racconti?

Valentina Capaldi: Io scrivo prevalentemente di Fantasy, ho 30 anni e nella vita in realtà faccio altro. Sono da sempre appassionata del genere Fantasy, fin da quando ho iniziato a leggere, sono una grande lettrice anche di altri argomenti. Ultimamente, seguo molto anche la narrativa emergente italiana perché mi interessa studiare il mercato editoriale e capire verso che tipo di prodotto s'indirizza il pubblico. 

TG: Allora, spiegami come va il mercato e quali sono i generi che vanno meglio in questo momento.

VC: La letteratura di genere è forse quella che in questi anni funziona meglio, rispetto alla narrativa generalista. In Italia si vendono molti Thriller e Gialli, però anche il Fantasy sta prendendo piede, negli ultimi dieci anni. La Fantascienza fa ancora molta fatica perché ha un pubblico molto ristretto, comunque gli italiani leggono pochissimo. Tantissimi editori pubblicano tantissimi titoli per un pubblico di lettori veramente ridotto. Da noi un lettore forte è chi legge tre libri all'anno, cioè, quasi niente.

TG: Chi è Watson, il vostro editore?

VC: Watson opera dal 2009 e non è un editore grande, però da un paio di anni sta operando seriamente agendo sul mercato in maniera strutturata, ampliando molto il proprio catalogo. Adesso sta puntando molto sulla letteratura di genere e si muove bene facendo parecchia promozione su internet, nelle fiere e presentazioni nelle librerie.

TG: Tu qui rappresenti Watson?

VC: Sì, io e Francesca siamo qua per questo.

TG: Hai scritto altri libri?

VC: Sì, io scrivo prevalentemente Fantasy. anche se il mio primo libro era un Thriller che si intitolava: "Il tesoro della città eterna". Dopo ho scritto due Fantasy che fanno parte di una trilogia che non è ancora conclusa (Elfo per metà e Il cigno e il lupo), poi ho scritto un Heroic-Fantasy (Il segreto dell'ambasciatore) e per ultimo è arrivato: "Dopo 500 anni" che è un Fantasy-storico. Inizia nel 1500 in Inghilterra per spostarsi nella narrazione fino ai giorni nostri, in quanto i protagonisti sono immortali.

TG: Beati loro!

VC: Dipende dai punti di vista. C'è anche un demone che, per una serie di circostanze sfavorevoli, resta senza i suoi poteri e deve trovare il modo di recuperarli.

TG: E' la prima volta che venite a Microeditoria?

VC: No, è il secondo anno.

TG: Funziona questa fiera?

VC: L'anno scorso siamo rimaste molto soddisfatte, per cui abbiamo deciso di ritornare anche quest'anno. La gente che legge viene qui apposta a vedere che cosa c'è di nuovo e per questo si riesce a vendere qualcosa. 

TG: Da dove arriva il pubblico?

VC: Il pubblico arriva prevalentemente da Brescia e dintorni, ma anche da tutta la Lombardia. Qualcuno più appassionato che conosce la fiera arriva anche dalle regioni limitrofe.

TG: Tu di dove sei?

VC: Di Padova.

TG: Quanto costa esporre qua per due giorni con un banchetto come il vostro?

VC: Credo sui 300 euro.

TG: Grazie.


Nessun commento:

Posta un commento