lunedì 28 aprile 2014

Music, oil and poetry

Prima che scompaiano, volevo mostrarvi ancora dei vecchi graffiti di Bros perché Daniele è uno degli street artist tra i più prolifici che abbiano avuto a Milano, ha attraversato varie fasi creative ed ha una storia interessante da raccontare, anche perché ha tentato di elevare il graffitismo ad un fenomeno di massa che avvicinasse l'arte visiva alla gente, un po' come cercò di fare Jaques Prévert che attraverso la canzone avvicinò le classi sociali più popolari all'amore per la poesia. 
Tutti sappiamo che se a questo mondo ci fosse più poesia e arte ci sarebbe meno ignoranza e violenza; tutti potrebbero avere un'esistenza più felice e gratificante coltivando gli interessi culturali ed i propri talenti, per questo mi occupo di graffiti, di arte, di poesia e cerco di divulgare la vita e le storie di persone speciali che credono in se stesse, nelle proprie passioni e non si omologano al pensiero comune che ci vorrebbe tutti un po' grigi con nessun progetto personale da sviluppare e nessun da sogno da realizzare.
Sto preparando dei contenuti speciali per questo blog per cercare di raccontarvi alcuni tra questi personaggi che vanno un po' contro corrente e si inventano una vita diversa per seguire la loro fantasia e comunicare agli altri l'esistenza di mondi più colorati.
Intendo iniziare a presentare proprio Bros attraverso dei dialoghi che mi permetteranno di conoscere meglio questo artista ed il suo pensiero, come un anticipazione a questo argomento ho fotografato Music e Oil.

Music 

In viale Murillo, angolo via Daniele Ricciarelli, troviamo uno dei personaggi cubici di Bros che sembra voler diffondere musica intorno a sé.

Oil

Girato l'angolo, a pochi metri di distanza  c'è una tanica piena di benzina pronta ad essere fatta esplodere da una miccia già accesa.

Bros e Sonda

Si tratta di uno scherzo tra Bros e Sonda che spesso si recavano insieme a lasciare le tracce dei i loro discorsi notturni che scaturivano spontaneamente sul posto.
Sonda esprime il suo messaggio ecologista attraverso alberelli che vogliono combattere la cementificazione selvaggia della città, mentre Bros si preparava a far esplodere l'alberello, non per una contrapposizione ideologica, ma semplicemente per proporre una storiella divertente di facile comprensione. Tony Graffio

domenica 27 aprile 2014

Dove c'erano le fabbriche (tra via Orobia e via Adamello)

Quattro disegni un po' naïf, ma divertenti compaiono su un muro di via Orobia.

Spider

My family

Ha perso il fumo

Pomp

Cancello e comignolo

Prato e gru

Gru muri e cancello

Cancello arrugginito

Credo che anche Gabriele Basilico sia passato a fotografare questi posti intorno al 1978-1980, dovrei consultare un suo vecchio libro, ovviamente le fabbriche erano ancora in piedi, ma probabilmente erano già in disuso.


venerdì 25 aprile 2014

Fausto e Iaio

L'Italia è un paese molto strano, dove capitano cose che non dovrebbero mai capitare: ragazzi che vengono assassinati a 18 anni da personaggi misteriosi che scompaiono nel nulla con la copertura di strutture dello stato che certo non brillano per prendersi cura dei propri cittadini o per rendere giustizia alle famiglie delle vittime.
Verso la fine degli anni 1970 a Milano, come nel resto del paese, il clima politico era abbastanza teso, nei giovani di quegli anni c'era molto più impegno politico e partecipazione alla vita sociale del proprio ambiente culturale, ma questa coscienza politica sfociava spesso nel fanatismo ed in molti prendevano alla lettera gli slogan propagandistici, applicando comportamenti violenti al proprio stile di vita anziché seguire dei ragionamenti logici che avrebbero portato ad una società più equa e progredita.

Fausto e Iaio

18 marzo 1978 - 18 marzo 2014

Negli anni 1970 c'era una specie di guerriglia che si espletava con agguati e pestaggi tra le contrapposte fazioni di sanbabilini e autonomi; molti ragazzi sono morti in modo violento in quegli anni, spesso per motivi futili che hanno scatenato reazioni d'odio spropositato, come staccare un adesivo da un palo, avere un abbigliamento che veniva considerato una provocazione politica e cose del genere, ma il caso di Fausto e Iaio sembrerebbe particolarmente complicato.

Fausto Tinelli graffito
Fausto Tinelli

Lorenzo Iannucci

Fausto e Iaio frequentavano il Centro Sociale Leoncavallo e stavano conducendo una loro inchiesta sugli ambienti dell'estrema destra che probabilmente stava disturbando qualcuno, ma c'è chi dice che i killer siano arrivati appositamente da Roma per compiere un'azione che avrebbe dovuto essere esemplare.

via Fausto e Iaio

La rivoluzione è un fior che non muor

Le indagini che sono state condotte dopo il loro assassinio sono state molto criticate per non aver portato a nulla di concreto e lasciano pensare che qualcuno all'interno degli organismi statali, se non addirittura di organismi della sicurezza nazionale, abbia fatto in modo di coprire i colpevoli e cercare di far cadere tutto nel dimenticatoio, attività nella quale chi organizza lo stato italiano è maestro da sempre.

Le compagne e i compagni

Un fatto abbastanza strano che ha fatto discutere parecchio è stata la presenza di un covo delle Brigate Rosse a pochi passi da dove abitava Fausto, in via Montenevoso.
Aldo Moro fu rapito il 16 marzo 1978 e in quell'appartamento vennero trovati documenti relativi a questo fatto. 
Può essere che Fausto Tinelli investigando su problemi locali sia poi incappato in qualcosa di più interessante di portata nazionale?

Una vita per essere non solo uomini ma umani

8 colpi di pistola

Qui i compagni ed i professori del I liceo artistico di Brera realizzarono nel 1978 un mural dedicato a Fausto e Jaio. A seguito del suo deterioramento gli stessi a distanza di 30 anni si ritrovarono per rinnovarne la memoria e l'immagine.

La speranza muore ancora a 18 anni?


I vostri sogni le nostre strade

Lapide sul luogo dell'assassinio

Via Luigi Mancinelli collega la via Casoretto alla via Ruggero Leoncavallo

Gli ultimi passi




giovedì 24 aprile 2014

W la birra

Dalla strada, in via Giovanni Bovio (a fianco del n. 28), avevo visto un disco su un muro interno, ma non riuscivo a capire di che cosa si trattasse perché l'affresco era molto vecchio e consumato. Così, sono entrato nel cortile e mi sono trovato di fronte ad una vecchia pubblicità della birra Wührer, la più antica birra italiana, prodotta a Brescia. 
Probabilmente, un tempo al posto dell'elettricista ci doveva essere una trattoria o qualcosa del genere che esponeva una bella immagine dipinta a mano sul muro.
Nessuno ha saputo dirmi a che anno far risalire questa pubblicità, ma è una bella cosa che anche nel ridipingere le mura sia stata salvaguardata quest'opera ormai rara che dovrebbe avere almeno un'ottantina d'anni.
Si tratta di un esempio interessante di un'immagine popolare da salvaguardare a memoria di un passato di cui i "milanesi" moderni sanno poco, o niente.

Quando beviamo la birra siamo tutti uguali

Birra Wührer
Birra Wührer

I contadini bevono birra

I cardinali bevono la birra? E perché no, la beve anche il Papa.

No non è lui, ma gli assomiglia molto...

Via Bovio 28

Il soggetto di oggi meritava uno spazio tutto suo, ma se volete vedere altre curiosità del passato potete consultare questa pagina.




mercoledì 23 aprile 2014

Pesce sommergibile

Come un gigantesco pesce gatto, questo enorme bio-apparato subacqueo mi ricorda vagamente lo Yellow submarine dei Beatles, forse perché sono rari i sommergibili con gli oblò.

Su un muro di viale Monza

Pink submarine

Questo grande disegno murale si trova a pochi passi dalla t.v. degli Urbansolid.

Fotocamera: Pentax K-01

Bucare lo schermo

A pochi passi dalla via Giovanni Pontano, storica Hall of Fame dei graffiti milanesi, gli Urbansolid hanno lasciato un televisore con all'interno un loro marchio di fabbrica.
Come tutti i loro lavori, anche quest'opera degli Urbansolid è ironica, divertente e ben si amalgama nell'ambiente circostante, tanto che in un primissimo momento non mi ero nemmeno accorto d'aver superato questo moderno quadro tridimensionale.

Viale Monza prima di via Merano

Urbansolid, un volto in televisione

Fotocamera utilizzata: Pentax K-01

Grandi lavori e piccolo commercio

Recentemente, Clet Abraham è tornato a Milano per lasciarci qualche altro suo souvenir, sembra che l'artista francese si sia trasferito in Toscana, pertanto potrebbe capitarci più di frequente d'incontrarlo per le strade italiane.
Avevo già dedicato qualche pagina ai suoi divertenti interventi sulla segnaletica stradale, ma devo ancora darmi da fare per raccogliere in maniera più ordinata tutte le sue opere presenti a Milano.

C'è chi lavora e chi sorveglia  chi lavora

Luisa ed il suo mini-mercato in Piazza Oberdan

L'incantevole Luisa, vedendomi fotografare il suo insolito negozio ambulante davanti al cartello stradale corretto da Clet, s'era incuriosita e voleva capire meglio cosa attirasse la mia attenzione. Dopo averle raccontato del mio blog ed aver scambiato qualche parola con lei, ho chiesto di poterla fotografare e lei ha accettato. 
Non posso inserire Luisa nella pagina dei fan della street art, perché la sua scelta di fermarsi sotto l'omino che trasporta la colonna bianca è stata casuale, ma per la sua simpatia, la sua vivacità imprenditoriale ed il suo abbigliamento colorato, merita anche lei una menzione tra i personaggi interessanti che si possono incontrare in città. Tony Graffio

lunedì 21 aprile 2014

Strade nascoste alla Bicocca

Ricollegandomi al precedente post, vorrei riprendere il discorso sui luoghi che vengono scelti dai vari street artist per mostrare i propri lavori.
Sempre restando in zona Bicocca, ci sono strade secondarie che non sono molto battute, eppure anche qui troviamo qualche disegno di giovani talenti come Tenia, un ragazzo dal tratto inconfondibile che sta lasciando parecchi suoi disegni dipinti nei posti più improbabili e meno raggiungibili della città.

Mutamenti sul terrapieno del ponte tra via G. Ugolini e via Padre Reginaldo Giuliani

L'evoluzione della specie

La scimmia è un animale-totem che viene spesso utilizzato da Tenia. Ho già avuto modo d'esprimermi sul significato di questa simbologia in altri post, pertanto non ritornerò su questo argomento, anche se in questo caso si nota una sorta di moltiplicazione evolutiva del soggetto ottenuta attraverso una specie di gemmazione multipla che sembra suggerirci l'idea di un percorso costante in atto.

Muro videosorvegliato con graffiti

Uomo giallo e scimmietta blu

Occhi a mandorla

Ancora una volta, la scimmia presente nella testa di un uomo (un cinese), vuole dettare legge e imporre i suoi capricci all'individuo del quale ha preso possesso (significato palese e molto chiaro), ma il cinese ha uno sguardo un po' tra l'assente e il sofferente, come se stesse cercando d'opporsi a questo comando.
Il graffito a destra dell'uomo giallo, anch'esso firmato Tenia,  mi sembra più una prova che un discorso finito.

Tutte le cose

Tra tutte le cose una scimmia fa la linguaccia...

... un'altra sembra lanciare delle bolle blu
(manca il dettaglio della terza scimmia che fuma una sigaretta)

via Givseppe Vgolini

Ho voluto inserire quest'immagine del cartello che riporta il nome della via per due motivi: primo, per dare un colpo d'occhio immediato del luogo dove si trovano le immagini riprodotte dalle mie fotografie; secondo, perché, per chi non lo sapesse, raccolgo anche le curiosità d'altri tempi in un'apposita pagina di questo blog.
La scritta con caratteri in stile impero romano, ci racconta molto sul nome di questa via che dev'essere stato scelto in epoca fascista per commemorare un carabiniere linciato dalla folla nel 1920 dopo che aveva colpito degli operai durante una manifestazione anarchica.

Pak

Porta colorata

Bipolare

You Can't

BSA

Cravethegain.com
reverse graffiti

In via Pallanza, ho trovato stratificazioni di writers e qualche graffito che poteva essere simpatico osservare per una certa originalità, come poteva essere "Bipolare", solo che contrariamente all'abitudine che di solito prevede di non scrivere o disegnare sui lavori di altri "graffitari", qui questa regola non scritta non è stata rispettata.
Bipolare, rappresentava una specie di Giano a due facce, visto di profilo, per illustrarne la doppia personalità.
La porta colorata e Pak sono esempi di come anche parti di muro imbrattate possano assumere una maggiore dignità grafica ed estetica se isolate dall'ambiente circostante da un'inquadratura equilibrata e ponderata. 
You can't probabilmente vuol dire che siamo noi stessi a porci dei limiti pensando di non poter fare delle cose perché il mondo può darci tutto quello che vogliamo, soltanto chiedendolo e spezzando le catene della paura di non riuscire a fare ciò che desideriamo.
Crave the gain è in viale Sarca sotto il ponte della ferrovia, tra via Pallanza e via Padre Reginaldo Giuliani. Non sono riuscito a trovare alcun riferimento al sito web indicato nel messaggio, ma ho voluto fotografare questa scritta perché per realizzarla è stata utilizzata una tecnica non molto diffusa che al posto di aggiungere colore, toglie lo sporco dalle superfici con un getto d'acqua a pressione ed un mascherino metallico  che fa da stencil. Col tempo la scritta può scomparire, una volta che la superficie trattata torna a sporcarsi.
BSA è uno stencil che ho trovato in diversi punti di questa via che, come quelle strade a ridosso della ferrovia, talvolta non portano in nessun posto e sono abbastanza dimenticate da Dio e dagli uomini, ma non da coloro che amano esprimersi con i colori, più per soddisfazione personale che per mettersi in mostra. In questo modo, pubblicando autori più o meno noti, ho voluto rendere omaggio a coloro che intendono l'arte come un arricchimento della propria personalità e della propria evoluzione umana, anziché di un mezzo per ottenere visibilità e successo. 
Penso che in futuro tornerò su questi argomenti relativi alla volontà di farsi più pubblicità possibile ed alla scelta di dosare la propria presenza, magari cercando di farmi raccontare direttamente dagli interessati il loro modo di pensare e di essere presenti sulla strada. Tony Graffio

Tutte le fotografie di questa pagina sono state scattate con Pentax K-01 e lo zoom Pentax DAL 18-55mm f 3,5-5-6. Le distorsioni ottiche intrinseche a questo obiettivo sono state corrette in PS.