Come vi dicevo ieri, andare a spasso per una Milano semi-deserta aiuta molto ad osservare meglio quello che ci circonda; spesso la gente ci intralcia anche se non vuole ed a me capita, a mia volta, di non soffermarmi a lungo quanto vorrei per osservare ciò che m'interessa per togliermi in fretta dal cammino altrui.
Ieri finalmente, ho potuto andare in giro con la testa tra le nuvole, fermarmi dove volevo, quando volevo e vivere nel mio mondo, senza dovermi scontrare con i passanti frettolosi, o gli automobilisti nervosi.
Ho potuto osservare molte cose che spesso sfuggono all'occhio e alle riflessioni della mente.
La Casa della Fontana mi ha colpito perché si tratta di un insieme di costruzioni molto appariscenti del periodo fascista molto ben conservate ed, a loro modo, moderne.
Costruita nel 1935, questa grande casa residenziale fu progettata dagli architetti Rino Ferrini e Franco Bruni.
Sono passato moltissime volte sul marciapiede dove si affacciano i muri di questo edificio monumentale, la tipica scritta in altorilievo con i caratteri usati negli anni 1930 l'avevo sicuramente già vista, eppure non avevo mai alzato gli occhi al cielo per guardare meglio questi palazzi, o per capire dove fosse la fontana.
Dino Buzzati visse per 10 anni al decimo piano di questa casa, dal 1962 al 1972, anno della sua morte. Abitare in un posto particolare ti fa sentire un po' speciale e magari può esserti d'aiuto anche nel trovare l'ispirazione per dire delle cose interessanti.
Non mi appassionano particolarmente gli appartamenti, ma nemmeno mi dispiacerebbe vivere in un posto dove è palpabile l'atmosfera che ti parla della storia del 1900.
In genere questo blog non si occupa d'architettura, ma la scritta sulla colonna è qualcosa che arreda i muri della città e mi è sembrato giusto accennare molto velocemente anche a questo argomento. TG
Scritta su una colonna
Viale Vittorio Veneto 24
La fontana
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