martedì 10 novembre 2015

Leica SL, uno scatto rubato, lettura dell'immagine e prime impressioni

Torno a parlare del Leica Show 2015 e della possibilità che Leica ha dato a fotografi e giornalisti per provare i suoi prodotti, a Milano, in concomitanza del Photoshow 2015.
Non essendomi preparato in nessun modo a questo evento, non conoscevo le caratteristiche dei nuovi prodotti Leica e nemmeno avevo confidenza con i comandi di queste fotocamere. Nonostante la massima disponibilità dei responsabili dei Leica Store che erano intervenuti per gestire le giornate dedicate a seminari, prove e confronti, non volevo accaparrarmi le fotocamere messe gentilmente a disposizione per qualche scatto di prova per troppo tempo, così ho stabilito di cercare di capire quanto a me interessava semplicemente andando ad effettuare uno scatto con luci estreme, al di fuori dell'area di prova che era una sala di posa allestita con luci a lampo ed un paio di fotomodelli.
Questa volta, in occasione dell'anteprima italiana per la presentazione della Leica SL, ho rubato uno scatto andando a fotografare la ragazza che riceveva gli ospiti di Leica proprio con una Leica SL (Typ 601).
Anche in questo caso l'illuminazione era abbastanza casuale e mischiava sorgenti di luci artificiali di vario tipo.
Non ricordo nemmeno che obiettivo avevo montato in macchina (credo fosse il Vario Elmarit SL 24-90 f 2,8-4 asferico), ma posso dare con certezza i dati relativi a sensibilità, diaframma e tempo di posa.

Caratteristiche generali
La Leica SL è una nuova fotocamera mirrorless professionale molto ben fatta  con un sensore CMOS di formato 24X36 mm da 24 MP. E ' una fotocamera che ha un mirino elettronico che per la prima volta utilizza la tecnologia Leica Eye Res che offre un tempo di latenza d'immagine davvero minimo ed un'ottima risoluzione d'immagine, inoltre il display da 2,95' sul dorso consente una navigazione del menu per mezzo del touch screen.
Il corpo macchina è d'alluminio scavato dal pieno con guarnizioni che tropicalizzano l'interno proteggendo l'elettronica da polvere, umidità e spruzzi d'acqua, conferendo all'insieme una robustezza che dovrebbe garantire al fotografo di poter agire tranquillamente anche in condizioni difficili ed in ambienti particolarmente poco accoglienti. 
Il processore ad alte prestazioni della serie Maestro II ha 2 GB di memoria di buffer consente di scattare una raffica di 11 fotogrammi al secondo, salvando le immagini su una scheda di memoria SD con jpeg e DNG, secondo lo standard UHS riuscendo ad avere delle prestazioni davvero notevoli nella categoria delle fotocamere professionali.
Effettivamente, questa Leica SL si comporta molto meglio della Leica Q di cui ho scritto in questa pagina, la visione è più comoda, la presa più sicura, la sensazione d'avere tra le mani un oggetto quasi familiare è maggiore, anche se la disposizione di comandi e menu, non mi hanno permesso d'essere particolarmente veloce nel modificare la sensibilità degli Iso, o altri dati, ma quello che che secondo me è particolarmente stupefacente è la qualità delle immagini che se ne ricavano.
Non ho avuto voglia di provare a girare un filmato in 4K perché non avrei  modo di visionarlo su uno schermo capace di risolverne la definizione nel modo giusto, ma credo che anche il video possa essere all'altezza degli obiettivi che s'è posta Leica, anche se avremmo gradito un'uscita HDMI non compressa, anzi che un campionamento colore 4.2.2 a 10 bit. Buona la possibilità d'avere un ingresso microfonico ed un'uscita audio per la cuffia.
L'altra buona notizia è che Leica ha deciso di dare la massima compatibilità al Sistema SL permettendo di utilizzare un gran numero di obiettivi Leica, anche quelli del sistema T, senza adattatore. Grazie ad adattatori appositamente prodotti, è invece possibile montare sulla Leica SL gli obiettivi dei sistemi Leica S, M e R, oltre naturalmente alla possibilità di montare ottiche di altri costruttori.
Attacco obiettivo: Baionetta Leica L
Obiettivi utilizzabili: Leica Vario Elmarit SL 24-90 f 2,8-4 asferico; Leica Apo Vario- Elmarit-SL 90-280 mm f 2,8-4; Leica Summilux-SL 50mm f 1,4 asferico; obiettivi del sistema Leica T, obiettivi Leica M con adattatore Leica M per T; obettivi Leica S con adattatore S per L; obiettivi Leica R con adattatore R per L e obiettivi Leica Cine con adattatore Leica PL per L.
Wi Fi: incorporato. GPS: incorporato.

Lettura dell'immagine
Ho impostato la sensibilità della fotocamera su 3200 Iso, un indice d'esposizione che un tempo era il fondo scala dei sistemi a pellicola, quando era praticamente impossibile trovare esposimetri con indicazioni d'esposizione più elevati, anche perché la pellicola iniziava a sgranare in maniera indecente già 800 Asa (poi Iso).
La fotografia digitale ha questo grande vantaggio di non avere grana e di poter raccogliere i fotoni più sperduti e poterli amplificare in modo quasi magico, fino a ricavarne immagini leggibili e, tutto sommato dignitose.
Il fatto di poter disporre di un sensore abbastanza grande già aiuta moltissimo a raccogliere i fotoni presenti in condizioni di illuminazione scarsa, poi i nuovi sensori e processori sono migliorati tantissimo, soltanto rispetto ad un paio di anni fa e la conseguenza ormai è quella di poter fotografare anche in zone semibuie con risultati abbastanza eccezionali.
A mio giudizio, il vantaggio maggiore della fotografia digitale, sulla fotografia chimica, sta proprio nella possibilità di ricavare ottime immagini in presenza di basse luci e fonti d'illuminazione mista.
Ho scattato la fotografia della ragazza al banco d'accoglienza Leica allo show della casa del punto rosso con un tempo di posa di 1/60 di secondo a diaframma 4. 
Un volta aperto il file DNG con Photoshop CS5, ho solo pensato a correggere un po' la temperatura di colore e toccare leggermente alcune dominanti cromatiche; non ho corretto minimamente il rumore, o altre variabili, in parte perché non volevo stravolgere il file, ma anche perché non ho rilevato disturbi tali che richiedessero un mio intervento in post-produzione (anche se qualcosa di strano ho visto, in maniera minima distribuito irregolarmente sulla superficie dell'immagine ricavata. Non era sporco, né polvere perché ha le dimensioni di circa un pixel).
Sicuramente, gli obiettivi Leitz svolgono egregiamente la loro "porca" funzione di riportare un soggetto tridimensionale in due dimensioni sul piano focale di un CMOS, ma anche il sensore, il processore e tutta la componentistica di precisione meccanica ed elettronica sono all'altezza del sistema ottico.
Non vorrei anticiparvi pre-giudizi sull'ultima fotocamera, da me provata in quella rivelatoria bellissima giornata in via Tortona, 35, durante lo Swow Leica, ma secondo me, il sistema Leica SL, per certi versi, è capace di produrre risultati ancora più eclatanti, rispetto al medio formato della Leica S (con le dovute proporzioni e soprattutto in termini di contrasto). Ovviamente, io vi sto parlando anche di parametri che valuto a mio gusto, però in condizioni difficili, probabilmente è più semplice ricavare una fotografia favolosa da una Leica SL che da una Leica S, che ha sicuramente il suo immenso fascino, ma ha anche più limiti di gestione, di manovrabilità e di risultato finale, pur essendo una fotocamera, più tradizionale, rispetto alla nuova nata di casa Leica.
La precisione dell'insieme ottico-meccanico-elettronico ha raggiunto vertici inimmaginabili fino a pochi mesi fa; i 24 MP  di definizione del sensore della Leica SL, mi sembrano qualitativamente più validi dei 37,5 MP della Leica S (in proporzione): non che la Leica S sia una macchina riuscita male, ma evidentemente l'età dei progetti e dei sensori si fa sentire pesantemente e tutto si rinnova e migliora in modo esagerato ad una velocità folle.
E' difficile fare certi discorsi, perché c'è sempre la possibilità d'essere fraintesi, io sono un grande estimatore dei formati abbondanti, ma credo che nel mondo digitale la vera guerra dei formati non esista; forse ci vuole troppo tempo a sostituire un sensore medio formato, mentre i numeri e le ricerche che coinvolgono il 24X36 sono talmente alti e rapide da essere capaci di rivoluzionare completamente qualità d'immagine, velocità d'elaborazione dei dati e, soprattutto, la capacità di gestire l'immagine alle basse luci. 
Fotografare in luce attenuata senza aggiungere flash, o luci ausiliarie, oltre a permettere un grande risparmio di tempo e denaro nell'allestimento del set, conferisce genuinità all'ambiente osservato e permette a tutti di portarsi a casa fotografie stupende, magari con un minimo d'intervento di correzione delle ombre e  della qualità della luce sul primo piano del soggetto.
Come sempre, non sono completamente d'accordo con l'entusiasmo espresso da Leica per la velocità di messa a fuoco automatica in luce scarsa, il sistema di messa a fuoco automatica a contrasto è risaputo a tutti che non è un fulmine in queste condizioni particolari, ma in altre situazioni se la cava bene.
Anche questa volta, l'immagine da me pubblicata ha una definizione di 2000X1333 pixel anzi che gli originali 6000X4000, prò credo che siano comunque sufficienti a valutare la qualità del risultato del sistema Leica SL ed a questo proposito, Vi invito ad osservare con attenzione i capelli della hostess e la sua pelle.
Per me è sempre difficile prendere delle decisioni per quello che riguarda i prodotti digitali che hanno un ciclo di vita relativamente breve; ognuno sa esattamente quanto tempo impiega ad ammortizzare l'acquisto di un prodotto professionale, certo è che il progresso avanza molto spedito e non è detto che una fotocamera da circa 18'500 euro possa durare fino a tre volte più a lungo di una da "solo" 6'900 (circa).
La Leica S è una fotocamera dall'immenso fascino, ma se si devono fare i conti col proprio portafoglio, forse si potrebbe prendere in considerazione l'acquisto di una Leica SL, senza temere di sfigurare troppo. Niente da dire sul sensore che è veramente eccezionale (anzi ecceziunale) essendo lo stesso tipo di sensore utilizzato da Arri Alexa (da fonti certe di TG), anche se quello di Alexa è di una misura diversa in 4:3. Tony Graffio

La nuova Leica SL (Typ 601) sarà in vendita a giorni, dal 16 novembre 2015.


La hostess Leica, al banco accoglienza, un po' sorpresa per le mie attenzioni fotografiche

Consiglio per la visione della fotografia
Mi rendo conto che vedere il volto della ragazza con sovraimpresse le scritte del mio archivio blog e sul naso una pecetta con la mia faccina non sia la condizione migliore per valutare l'immagine; a questo proposito vi suggerisco di vedere il post seguente da http://graffitiamilano.blogspot.it/ e poi scendere con la schermata fino ad arrivare allo scatto "rubato" con la Leica SL, in modo da vedere l'immagine pulita con una definizione di 2000X1333 px.

Tutti i diritti riservati a Tony Graffio

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