lunedì 27 ottobre 2014

Il monopolio del mercato dell'arte

In questo schema, Sante Abbinente ci spiega in modo chiaro e sintetico come funziona il mercato dell'arte contemporaneo che sembrerebbe abbastanza ripiegato su se stesso.
Vari artisti che vivono in luoghi diversi del paese producono le loro opere e pagano i galleristi delle principali città italiane per esporre e rendere le proprie opere più visibili, o forse per conferire ad esse un aura di cultura e presentabilità che le rende più considerabili da chi ha necessità di una pseudo-autorità che gli dica cosa comprare.
Questo argomento è molto delicato e mi riservo d'approfondirlo con l'autore, anche se non è un discorso nuovo, perché ormai è da tempo immemorabile che le cose funzionano così.
Esiste una specie di comunità d'addetti ai lavori prezzolati che indica chi è meritevole in base a quanto riceve dagli autori per farsi inserire nel tal catalogo, rivista, galleria o altro mezzo.
Non è soltanto il mondo dell'arte che funziona in questo modo, in Italia basta avere gli "amici" giusti, pagare più persone possibile, oppure dispensare favori sessuali a destra e manca e magicamente si apre qualche portoncino.
E' un po' triste, ma è così.
Nel mondo dello sport, contano un po' di più le prestazioni personali, ma anche qui c'è molto marciume che rischia di allontanare i giovani da certi ambienti in cui c'entra sempre il fattore economico.

Schema del ciclo del prodotto artistico

Tornando al nostro schema, vediamo come esistano dei giri chiusi che portano un doppio introito a chi si occupa di sfruttare il desiderio di successo e di mostrarsi al di sopra degli altri. Va da sé che sono soprattutto gli "artisti" con buone disponibilità economiche a emergere momentaneamente, poiché poi saranno i posteri a decretare il vero artista che entrerà nella storia.

Lo stesso schema un po' più leggibile

Si tratta di argomenti sicuramente un po' triti, ma ogni tanto è bene tornare a ribadirli.
Il foglio esposto sul Ponte degli Artisti era stato un po' scarabocchiato, così ho cercato di recuperare un file più pulito.
A domani per un altro argomento del giorno. Tony Graffio

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