sabato 24 dicembre 2016

24/25 dicembre 2016: Buona Natività dallo Spazio

"Dove va la mano, vanno gli occhi, dove sono gli occhi è l'attenzione, dove è l'attenzione è l'emozione e, con essa, l'estasi vibrante." Nàtya Shastra

Nostra Signora degli Astronauti. Una Natività nello Spazio. Una delle più belle Madonne realizzate da Dorian X.

Anche quest'anno "Frammenti di Cultura" augura buone feste a tutti scegliendo l'opera di un artista amico del blog di Tony Graffio.
Non ho ancora intervistato Dorian X, ma considero la sua opera molto interessante, sia per i soggetti scelti che per la ricchissima simbologia utilizzata; per la libera espressione della sua anima e l'accurata scelta dei colori impiegati. 
Una volta contattato Dorian gli avevo espressamente chiesto una Natività Extraterreste, visto che il suo stile e gli argomenti trattati sono particolarmente in sintonia con i miei interessi. Invece: sorpresa, l'artista veronese aveva già pronto il soggetto che volevo mostrarvi e del quale adesso vorrei dare una duplice lettura essoterica/esoterica.
Il bene ed il male sono due forze sempre in lotta tra loro; un altro modo per considerare l'azione di queste entità astratte può essere quella di vedere il caos in contrapposizione all'ordine o l'entropia e la ricostruzione.
Anticamente, alcune divinità furono pensate per venire al mondo proprio per proteggere l'umanità dal male. E' stato così per Mitra che doveva contrastare Ariname e più recentemente per Gesù che doveva combattere Satana, ma pur cambiando i nomi e le epoche, la sostanza non cambia.
A ben guardare, anche se si dichiara ateo, Dorian X non fa nulla di nuovo, in quanto ogni uomo ha dentro di sé frammenti di conoscenze ancestrali che gli permettono di interiorizzare verità nascoste ed eventi che si perdono nelle notti dei tempi.
Non serve a nulla volersi discostare dall'elemento trascendentale, il mistero della vita rimane tale per tutti gli esseri senzienti che inevitabilmente cercano di darsi una risposta sulle loro origini ed il loro cammino.
La figura di una madre che dà alla luce un piccolo essere capace di opporsi al male ed eventualmente alla morte dell'anima è qualcosa che dà speranza al mondo e che ricorre in tutte le culture. 
Il Dio dei sette raggi dai Caldei è chiamato IAO e spesso Sabaoth come Colui che è sopra le sette orbite (cieli e sfere), ossia il Demiurgo (Lydus, De mensibus, IV, 38-74; Movers pag. 550; Dunlap, Saba, pag 3.) non ha dimora in questo mondo.
La vita arriva dallo spazio, è quindi normale rappresentare la "Natività" (intesa sia come nascita dell'uomo che del Dio-uomo che come super-uomo che compatte il male) al di fuori del nostro pianeta. 
La presenza di astronavi ed uomini in tuta spaziale nell'iconografia doriana rafforza l'idea della vita che si diffonde nell'intero Universo, mentre l'aureola è il chiaro segno di un fascio di luce intorno alla testa che significa conoscenze esoteriche superiori alle masse, ma anche l'appartenenza a dimensioni ultraterrene che non necessariamente collocano il soggetto che porta questa "corona" nel regno della morte.
Esistono moltissime dimensioni a noi sconosciute che l'artista riesce ad esplorare per una sua sensibilità particolare ed un intuito fuori del comune, anche se questo non significa che colui che illustra queste realtà parallele sia pienamente conscio del loro significato profondo. La riprova di questo fatto sta proprio nella convinzione dell'artista ateo di rappresentare soggetti assurdi che in realtà incarnano pienamente la simbologia e la mitologia tradizionale.
A mio giudizio, è molto bello e democratico il gesto compiuto dagli astronauti nei confronti della Madre Universale poiché sono questi esseri che "incoronano" questa donna come colei che è in grado di cambiare le sorti dei mondo dell'Universo e delle dimensioni ad essi disconnesse. 
La presenza di esseri terrestri ed extraterrestri all'interno della stessa scena ci dona un messaggio di pace universale e di fratellanza cosmica in un momento particolarmente difficile della storia degli uomini.
Le religioni dividono, ma la ricerca delle nostre origini e della verità accomuna gli uomini di buoni propositi e di scienza.
Il telefonino sembra stonare un po' con gli altri elementi raffigurati in questa natività, almeno come impatto visivo ma, al pari delle religioni, è un protagonista del controllo mentale della nostra epoca ed uno strumento del demonio che non poteva mancare in questo tipo di iconografia.
Auguro a tutti di trovare la vera essenza di se stessi in questi giorni dedicati alla riflessione ed all'amore universale. Tony Graffio



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