Oggi, si fa molto parlare di Street Photography che sarebbe un genere fotografico molto praticato, spesso inconsciamente, anche dai fotografi che prendono in mano la macchina fotografica per la prima volta e decidono di guardarsi intorno per registrare immagini spontanee nell'ambiente che li circonda, magari senza disturbare le persone da ciò che stanno facendo, né dare troppo nell'occhio. Per muoversi in maniera tranquilla, senza diventare il centro d'attenzione principale, serve una fotocamera di piccole dimensioni, di piccolo formato, veloce nelle impostazioni e nella ripresa, con un ottica luminosa e non troppo appariscente, comoda da avere sempre a portata di mano, meglio se la si può riporre in una tasca interna o in una piccola borsa anonima.
Vorrei aggiungere che per me la fotocamera ideale dovrebbe avere un'ottica fissa di qualità che abbia una focale ad un medio grandangolo sul 35mm, cioè, proprio un 35mm di focale equivalente su un formato digitale.
Come già sa chi segue il mio blog, per me l'apparecchio quasi perfetto da avere sempre con sé per eseguire scatti in pellicola è la Rollei 35 S, purtroppo, non esiste niente di simile per la fotografia digitale, ma già da parecchio tempo avevo individuato la Fujifilm X100S come la fotocamera che meglio poteva assolvere ai compiti che io desidero affidare ad un piccolo apparecchio fotografico per un uso in incognito in ambienti pubblici come il, diciamolo pure con parole un po' vintage: reportage.
Dopo aver preso contatto con la responsabile dell'Ufficio Marketing di Fujifilm Italia ed aver spiegato ciò che intendevo fare, sono riuscito ad ottenere l'apparecchio fotografico digitale oggetto del mio desiderio, in prova per qualche tempo. Si tratta della Fujifilm X100 S matricola 31L00361.
Primissimo contatto
La fotocamera mi è stata consegnata con la batteria scarica in una scatola contenente il caricabatterie BC-65N, il cavo d'alimentazione e la batteria al litio NP95 da 3,6 volts e 1800 mAh. Osservo subito che, abituato alla batteria della mia Pentax K-01, 3,6 volts mi sembrano pochi, infatti, pur avendo uno spessore doppio, i 7,2 volts per 1860 mAh della batteria DLI 90 (Pentax) si sono sempre dimostrati una potenza più che soddisfacente che mi ha sempre garantito un'ottima autonomia energetica.
Purtroppo, quando si dipende dall'alimentazione elettrica è sempre meglio avere con sé una batteria di riserva (mai avuto questa necessità con Pentax) e il caricabatterie a portata di mano.
La Fujifilm X100S è una macchina ben costruita che può dare soddisfazione anche a chi, come me, proviene dalla fotografia classica e dalle fotocamere a funzionamento meccanico. Molti produttori trascurano la sensazione tattile, mentre Fujifilm ha avuto l'intuizione di capire che avere tra le mani un bell'oggetto di metallo con un aspetto solido e un ottica che non distorce ha la sua importanza per chi fotografa, sia per necessità che per passione.
Adesso, non vorrei sbilanciarmi ad elogiare un modello di fotocamera con il quale ho scattato appena 6 fotografie, perciò cercherò di restare coi piedi per terra e dirvi ciò che ho capito da questi primi scatti con una fotocamera che avevo preso in mano solo in un'altra occasione per pochi minuti.
Nella reception di Fujifilm, ho effettuato una rapida carica della batteria BC-65N, per circa 15 minuti, in modo da registrare le immagini della sede di Fujifilm Italia che si prestava particolarmente per la prova che intendevo fare.
Effetto Moiré molto leggero
Primissime impressioni
Pur essendo recentemente usciti sul mercato fotocamere più nuove, come la Fujifilm X-E2 e la Fujifilm XT1, io ho ritenuto più interessante, per le mie esigenze personali, provare a fondo la Fujifilm X100S che condivide lo stesso sensore APS-C da 16 MP, denominato X-Trans con questi ultimi modelli; sensore che dovrebbe garantire migliori risultati proprio per quei soggetti che presentano trame che potrebbero normalmente avere degli effetti di battimento di linee che disturbano la lettura dell'immagine.
Proprio nel piazzale chiuso al transito, dove si trova il palazzo di FujiItalia, a Cernusco sul Naviglio (Mi), ci sono delle architetture molto belle e dalle geometrie pulite che si dimostrano perfette per iniziare a capire il comportamento di un sensore molto particolare, sviluppato ed utilizzato unicamente da Fujifilm.
Ingrandimento al 100% di un dettaglio della griglia ripreso a 16MP (3264X4896 pixel), sono visibili dei battimenti di linee a cerchi concentrici che non falsano i colori, ma provocano soltanto un leggero contrasto artificiale nell'immagine. Il risultato di questo veloce test dimostra che esiste una leggera presenza di moiré, non tale da rendere l'immagine fastidiosa o non utilizzabile, ma comunque rilevabile da un occhio esperto. Riconosco l'ottima qualità del nuovo sensore Fujifilm X-Trans e mi riservo d'effettuare prove più accurate prossimamente. In questo caso la fotocamera era tenuta a mano libera e lo scatto è avvenuto ad 1/950 sec. f 5,6 con sensibilità impostata a 200 Iso.
Su un'immagine difficile da riprodurre, come quella con le griglie di ferro per l'areazione dei parcheggi delle ditte che si affacciano su questo piazzale, era difficile ottenere un risultato perfetto ed infatti, nel nostro caso, ci sono dei battimenti visibili, ma comunque abbastanza contenuti e impossibile da eliminare perché, a seconda del formato di riproduzione e dalla distanza alla quale si osserva il soggetto, l'occhio non è in grado di isolare ogni singola linee di definizione dell'immagine. Naturalmente, avrei dovuto proporre un confronto con l'immagine ottenuta da un'altra fotocamera per capire se questo sensore è davvero esente da difetti di battimento, oppure no, e questo è proprio quello che mi propongo di fare al più presto comparando le immagini ottenute con la Fujifilm X100S e la Pentax K-01 di mia proprietà. Altra prova ancor più interessante che voglio effettuare, è il raffronto tra l'immagine ottenuta da una X100S e una X100 con sensore di tipo precedente all'X-Trans.
Ottica di qualità
Fin dalla visione della seconda fotografia scattata da me, la numero 5003 per la fotocamera, mi sento d'affermare che l'immagine è ben definita e priva di distorsione ottica, ma questi, come avevo precedentemente accennato, sono i vantaggi di disporre di un'ottica fissa. Brava Fujifilm che forse è l'unico marchio digitale che non s'è piegato alla controproducente tendenza di voler proporre zoom di bassa qualità come primo allestimento sulle fotocamere a obiettivi intercambiabili e sulle fotocamere prive di questa possibilità.
Buono il contrasto d'immagine ed il dettaglio scelto come parametro standard.
Buona risposta con soggetti fortemente contrastati e messa a fuoco veloce e precisa
Non ho certo avuto pietà della fotocamera a mia disposizione, sono partito subito con la ripresa di soggetti difficili per saggiare fin da subito ciò che avrei potuto ottenere da sensore, elettronica e ottica. La risposta della X100S a questo soggetto in controluce è molto buona per un sensore di dimensioni modeste come l'APS-C, l'automatismo d'esposizione a priorità di diaframmi e la velocità di messa a fuoco sono molto soddisfacenti. La messa a fuoco è sicuramente più precisa e veloce della mia Pentax K-01, ma anche qui devo dire che io dispongo di un'ottica zoom poco luminosa che forse non sarebbe il caso di confrontare con il Fujinon Asferico Super ebc 23mm f 2.
Stazione di Cernusco sul Naviglio
Sono arrivato a Cernusco sul Naviglio con la linea verde della metropolitana milanese ed allo stesso modo sono rientrato in città. Anche in questa immagine è presente un forte contrasto che il sensore Fujifilm ben sopporta. M'interessava mettere in evidenza la telecamera di sorveglianza della metropolitana per testare l'invasività della presenza della piccola fotocamera a telemetro digitale e capire se potevo muovermi con la fotocamera al livello dell'occhio senza suscitare le proteste del personale preposto al controllo dei binari o degli altri passeggeri.
Subway
Mentre ero intento a fotografare questa ragazza, mi veniva in mente una celebre fotografia di Bruce Davidson che ritraeva un paio di donne eleganti mentre attendevano l'arrivo di un treno della metropolitana in una stazione sopraelevata a New York. Il mio soggetto è un po' diverso, pur essendo stato ripreso in un ambiente analogo. Intanto è stato ripreso da una distanza maggiore, ma io oltre che dalla figura femminile intenta a scrutare il telefonino ed ad ascoltare musica, ero affascinato da quello che sembra essere una griglia di areazione di stampo industriale, sopra la testa della ragazza.
Appare evidente come i tempi cambino e come, cambino le attività per ingannare il tempo d'attesa; negli anni 1970 si leggeva un libro, adesso si fa tutt'altro, nel nostro caso c'è chi legge qualcosa sullo schermo di un telefonino e ascolta della musica.
Ad ogni modo, con la Fujifilm sono passato inosservato sia agli occhi elettronici dei controllori del binario, sia a quelli umani della giovane viaggiatrice.
Ho effettuato una ripresa anche con la piccola Rollei 35S che pubblicherò in un secondo momento, se volete vedere altre fotografie scattate con la X100S ne troverete molte nelle pagine del mio blog.
Via Ferrante Aporti
Ho riscontrato una certa facilità d'utilizzo della fotocamera in prova che è davvero rapida e comoda da usare, grazie al bellissimo mirino ibrido elettronico/ottico HVF (Hybrid View Finder), mentre non mi è piaciuta la posizione della ghiera della compensazione manuale dell'esposizione che in almeno tre occasioni ho inavvertitamente spostato col pollice della mano destra mentre ero intento a inquadrare i miei soggetti.
Non essendo mai ricorso a questo comando in vita mia, se voglio correggere l'esposizione scelgo infatti di lavorare in modalità manuale, preferirei che si pensasse ad una soluzione diversa per attivare un cambiamento d'esposizione, magari con l'inserimento di un blocco della ghiera, oppure anche eliminando la rotellina girevole.
Per elaborare l'immagine ho utilizzato il software Raw File Converter di Silkipix, versione: 3.2.15.0, fornitami anch'essa da Fujifilm.
Ovviamente, gradirei che esistesse una maggior standardizzazione dei file, in modo che fosse più facile leggere i file raw di diverse case produttrici di materiale fotografico con lo stesso tipo di software che adopero abitualmente, ma questo forse è un argomento intorno al quale si potrebbe parlare per ore.
Non sono un esperto di software e proprio per questo motivo non mi piace perdere troppo tempo ad impostare programmi d'elaborazione di file raw e via dicendo, la mia esigenza è di trovare un buon software che legga ed elabori ogni tipo di file e mi consenta di elaborare comodamente la colorimetria, la distorsione le correzioni prospettiche, la definizione, il contrasto, la luminosità, l'esposizione, il dettaglio, la saturazione e poco altro, ma in maniera sicura ed efficace per ogni modello di fotocamera o scanner che uso.
Nelle immagini esposte in questa pagina, ho volutamente evitato d'effettuare grandi correzioni in post-produzione per poter tastare direttamente il look che Fujifilm ha voluto attribuire ad una fotocamera molto utile e unica nel suo genere.
Posso dire fin da subito che il dettaglio è buono e non richiede le correzioni che ero solito a dare alla mia Pentax K-01 che a volte appare un po' appannata.
La colorimetria di Fujifilm è un po' più fredda di quella di Pentax che a me piace molto e che ritengo sia già di per sé un punto forte di Pentax.
Sicuramente, la Fujifilm X100S è un'ottima macchina fotografica, ogni fotografo o appassionato di fotografia vorrebbe possederla per i suoi grandi pregi di portabilità, velocità, comodità e qualità costruttiva; io sono convinto che quest'apparecchio potrebbe essere prodotto anche con un sensore più grande, mantenendo le stesse dimensioni d'ingombro generale per ottenere una macchina perfetta, o quasi, ma ci sarà tempo di capire meglio anche quali sono stati i miglioramenti fondamentali già introdotti nel passaggio tra la X100 e la X100S. Tony Graffio
Tutti i diritti riservati
Fujifilm X100S (calotta superiore)
Fujifilm X100S (vista di 3/4)
English text:
STREET PHOTOGRAPHY with the Fujifilm X100S
Today, there is much
talking of Street Photography a photographic genre that would be very
practiced, often unconsciously, even by photographers who take up the
camera for the first time and decide to shot around to record
spontaneous images in their environment without disturbing people by
what they are doing. To move in a quiet manner, without becoming the
main focus of attention, you need a small camera with a small size
sensor, fast in the settings, with a fast lens and not too flashy.
Easy to always have on hand. better if you can put in an inside
pocket or a small anonymous bag .
In addition, for me the
ideal camera should have a lens of quality that has a fixed focal
length, on 35mm format, of 35mm, or equivalent focal length on a
digital format.
As already know who
follow my blog, for me the almost perfect device to carry around to
take shots with the film is the Rollei 35 S, unfortunately, there is
nothing similar for digital photography, but for quite some time I
had Fujifilm X100S identified as the best camera that could fulfill
the tasks that I wish to entrust a small camera to use incognito in
public environments such as: reportage.
After I have made a
contact with the head of marketing Fujifilm Italy after I explained
them what I wanted to do, I managed to get the digital camera object
of my desire, in evidence for some time. This is the Fujifilm X100 S,
31L00361 is its serial number.
Very firs contact with
the camera
The camera was handed to
me with a dead battery in a box containing the charger BC- 65N ,
power cord and lithium-ion battery NP95 3.6 volts and 1800 mAh
battery. I note immediately that, accustomed to the battery of my
Pentax K -01, 3.6 volts seem few, in fact, despite having a double
thickness, 7.2 volts 1860 mAh battery DLI 90 (Pentax) have always
been a power more than satisfactory to me and that battery has always
provided an excellent energy independence .
Unfortunately, when we
depend on the power supply is always better to have carried a spare
battery (never had this need with Pentax) and keeping the battery
charger in the camera bag.
The Fujifilm X100S is a
well-built machine that can also give satisfaction to those who, like
me, comes from the classic photography and are used to take
photographs with mechanical cameras. Many manufacturers neglect to
think at the tactile sensation, while Fujifilm has had the insight to
realize that, they possess a beautiful object made of metal with a
solid appearance and with a good lens that does not distort the
image. This fact has its own importance for those who take
photographes for profession or for passion.
Now, I do not want to say
too much to praise a model of camera with which I took just 6
pictures, so I'll try to keep my feet on the ground and tell you what
I understood from these first shots with a camera that I had picked
up only an another occasion just for a few minutes.
At the reception of
Fujifilm, I made a quick charge of the battery BC- 65N , for about 15
minutes, so to be able to record a few images in the place where i
was, because I immediately wanted to test the camera response in
front of a possible effect moiré situation.
Very first impressions
Although Fujifilm
recently released newest cameras on the market, such as the
Fujifilm X-E2 and the Fujifilm XT1, I considered it more interesting
for my personal needs, to try in a long time test the Fujifilm X100S
that shares the same 16 MP APS-C sensor, called “X-Trans”
with these latest models. A sensor, which should ensure the best
results for those subject having their own mat that might
normally have the moiré effect of lines as disturbing result on the reading of
the image.
Right in the same square
closed to traffic, where the palace of Fujifilm Italy is, just outside
Milano, there are some beautiful architectures and some clean
geometric lines that I found perfect to begin to understand the
behavior of a very special sensor developed and used exclusively by
Fujifilm.
100% magnification of a
detail of the grid recorded at 16MP (3264X4896 pixels) , the beats
are visible as lines in concentric circles that do not distort
colors, but they cause only a slight artificial contrast in the
image. The result of this quick test shows that there is a slight
presence of moiré, not such as to render the image unusable or
troublesome, but still detectable by a trained eye. I recognize the
quality of the new Fujifilm X -Trans sensor and I intend to carry out
tests more accurate soon. In this case, the camera was hand-held and
shooting occurred at 1/950 sec . f 5.6 with sensitivity set to ISO
200 .
Difficult to reproduce on
an image, such as the one with the iron grilles for ventilation of
the parking lots of companies that overlook this square, it was
difficult to get a perfect result and in fact, in our case, there are
beats visible, but however quite light and impossible to eliminate
because, depending on the format of reproduction and the distance at
which the subject is observed , the eye is not able to isolate each
individual lines of image definition. Of course, I would have to
suggest a comparison with the image obtained from another camera to
see if this sensor is really free from defects beat, or not, and this
is exactly what I intend to do as soon as possible by comparing the
images obtained with the Fujifilm X100S and the out of production
Pentax K-01 of my property. Another test that I want to make, even
more interesting, is the comparison between the image obtained from a
X100 and the X100S. Old sensorversus the new X- Trans.
Since the vision of the
second photograph taken by me, the number 5003 for the camera, I
would affirm that the image is well defined and free of optical
distortion, but these, as I previously mentioned, are the advantages
of having a fixed lens. Good job Fujifilm you are perhaps the only
brand that have not bowed to the digital counterproductive tendency
to evoid to propose low quality zoom as the first set-up on cameras.
Good image contrast and
detail chosen as a benchmark standard.
I have certainly had no
pity for the camera at my disposal, I started right away with
shooting difficult subjects to test right away what I could get from
the sensor, electronics and optics. The response of this X100S on a backlit subject is very good for a sensor of small size as the APS-C,
the automatic exposure aperture priority and speed of focus are very
satisfactory. The focus is definitely more accurate and faster than
my Pentax K-01, but even here I have to say that I possess a zoom
lens with a poor stop aperture that perhaps it would not be
appropriate to compare with the Fujinon 23mm f 2 Aspherical Super
ebc.
I arrived in Cernusco
with the green metro line of Milan, in the same way I came into town.
Also in this picture is a stark contrast to the sensor Fujifilm bears
well. I was interested to highlight the surveillance camera
underground to test the invasiveness of the presence of small digital
rangefinder camera and see if I could move with the camera at eye
level without provoking protests from the responsible for the tracks,
or of the other passengers.
While I was busy
photographing this girl, I was reminding of a famous photograph by
Bruce Davidson, depicting a pair of elegant women while they waited
for the arrival of a subway train in an elevated station in New York.
My subject is a bit different, although it was taken up in a similar
environment. Meanwhile, it was taken from a greater distance, I was
looking at the female figure intent on scrutinizing the phone and
listening to music and I was intrigued by what appears to be a
ventilation grille mold industry, over the head of the girl.
It is evident how the
times change and how change the activity to pass the time waiting, in
the 1970s you could read a book; in our case there are those who read
something on the screen of a mobile phone and at the same time listen
to the music.
However, with the
Fujifilm I have gone unnoticed at the eyes of the electronic
controllers of the track, as well as those of young human traveler.
I also did a shoot with the
little Rollei 35S that I will publish in another moment.
I have found some ease of
use of the camera in the test which is really quick and easy to use,
thanks to the beautiful hybrid viewfinder electronic/optical HVF
(Hybrid View Finder), while I did not like the position of the ring
of the manual exposure compensation because in at least three
occasions I have inadvertently moved the knob with the thumb of
my right hand while I was framing my subjects .
Having never used this
control in my life, if I want to correct the exposure in fact I
choose to work in a manual mode (or in post-production), I would
prefer it to be thought of a different solution to activate a change
of exposure, perhaps by inserting a block of ring, or even
eliminating the rotating wheel.
To process the image I
used Raw File Converter (version: 3.2.15.0), a software by the ex Silkypix, given me by Fujifilm.
Obviously, I would
appreciate that there was a greater standardization of files, so
that it was easier to read raw files from many different
manufacturers of photographic gear.
In the images shown on
this page, I have deliberately avoided making of large corrections
in post-production to be able to feel directly the look that Fujifilm
has chosen to attribute to a camera very useful and unique.
I can say from the outset
that the detail is good and does not require the corrections that I
used to give my Pentax K- 01, which at times seems a bit hazy (I use nearly each time the old Takumar with manual focus).
Colorimetry Fujifilm is a
bit cooler than Pentax which I like a lot and which I believe is
already a strong point of Pentax.
Surely, the Fujifilm
X100S is a great camera, any photographer or photography enthusiast
would want to own it for its great advantages of portability, speed,
comfort and quality construction. A the same time I am convinced that this system
may also be produced with a larger sensor, while maintaining the same
overall general dimensions to get a perfect camera, or nearly so.
Anyway, there will be time to better understand also what were the key
improvements have already been made in the transition between the
X100 and X100S. Tony Graffio
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