Questa mattina sono sceso nelle gallerie della metropolitana di Milano con l'intento di mettere alla prova la Fujifilm X100s in condizioni di luce artificiale, alto contrasto e messa a fuoco rapida, per rubare qualche scatto spontaneo a qualcuno dei tanti artisti di strada che suonano e cantano sulle carrozze dei treni, non ho trovato molti personaggi interessanti, ma mi sono fatto un'idea di come si comporta la X100s.
Ultimo giorno della settimana della moda
(2000 Iso 1/90 sec. f 2,2)
Indecisione prima di una scelta importante
Leggere può far passare il mal di denti
(2000 Iso 1/100 sec. f 2,2)
C'è chi si annoia...
Chi resta un po' sorpreso...
Chi sogna ad occhi aperti
Ci vuole una bella concentrazione per riuscire a cantare in un ambiente così dispersivo
In effetti, perché ascoltare la musica in cuffia, quando c'è chi canta dal vivo sulla base registrata sul telefonino?
Per un attimo avevo pensato che il tipo col cappellino fosse il body-guard della cantante, invece guardava male solo me...
Comunque anche altri mi guardavano con sospetto
Forse sono stato troppo invasivo?
Per fortuna c'era anche chi trovava la mia incursione fotografica divertente
(2000 Iso 1/100 sec. f 2,2)
E chi era indifferente
Sfuggente
o semplicemente occupata a fare altro
(2000 Iso 1/70 sec. f 2)
Qualche mamma aveva fretta e qualche bambina no
Vedere le persone da fuori la carrozza dà una visione diversa. E' un po' come quando sei fuori dall'ascensore e l'ascensore ha le porte aperte, in quel momento tutti ti vedono e ti guardano, appena entri diventi invisibile e tutti volgono lo sguardo altrove...
Ad un certo punto mi son detto: "Adesso vado a casa a mangiare"
(2000 Iso 1/50 sec. f 2)
Ma prima ho fatto un'ultima foto che mi sembra essere quella riuscita meglio, forse perché non c'era tanta gente intorno, forse perché questo ragazzo sembra già visto, come se fosse uscito dalla subway di New York, o forse perché a me piace sempre molto il bianco e nero.
Ragazzo con cappellino leopardato sulla metrò di Milano
(2000 Iso 1/150 sec. f2,2)
Note fotografiche
Entrato in metrò ho fatto una prova d'esposizione e quando mi sono accorto che sarei riuscito a scattare con circa 1/80 di secondo a f 2, ho scelto d'impostare la fotocamera per 2000 Iso. Avendola già provata per 800 Iso in un precedente post, non volevo andare troppo oltre, anche se sarei curioso di vedere la resa dell'immagine a 3200 Iso, prova che mi riprometto di fare entro fine mese, magari in un ambientazione notturna su cavalletto. La fotocamera si è comportata bene, ma io ho riscontrato un paio di problemi che possono essere stati causati dal mio modo di agire. La messa a fuoco automatica è una gran comodità, ma con poca illuminazione sulla scena da riprendere, i tempi per calcolare con esattezza la distanza aumentano un pochino e poi, probabilmente, avrei dovuto fare delle prove impostando la messa a fuoco continua, mentre, io in genere resto sempre sulla messa a fuoco su un punto fermo, cosa che può aver forse mandato un pochino in crisi il sistema, visto che io, o i soggetti, o entrambi, eravamo spesso in movimento. I tempi di scatto per i soggetti pubblicati in questa pagina andavano da circa 1/50 sec. a 1/100 sec. ed il diaframma da f 2 a f 2,8; il tempo di posa avrebbe dovuto essere sufficientemente veloce da produrre risultati abbastanza buoni, ma ho spesso riscontrato un effetto di micromosso che ha un pochino compromesso la qualità delle immagini. Forse non essendo io molto abituato a questo tipo di fotografia d'azione (street photogrphy) ho effettuato degli scatti un po' troppo in fretta per cercare di non dar troppo nell'occhio. Credo che dovrei rifare un'altra escursione nella metrò e provare ad impostare la Fujifilm X100s direttamente sui 3200 Iso, con la levetta su AF C (autofocus continuo),e vedere se i risultati migliorano.
Il bianco automatico è molto preciso e soddisfacente, e così anche la risposta cromatica del sensore.
Anche per questa serie di scatti ho voluto convertire i file Raf in DNG per poi poterli aprire con il mio PS CS5. Guardando i file risultanti a piena definizione, in un caso mi sono accorto che era comparsa una strana trama, come se ne vedono su quelle fotografie stampate sulle vecchie carte fotografiche con le fibre incrociate. Per tutte le altre immagini non s'è presentato questo effetto. Nel complesso, la correzione del rumore (poco) ha dato luogo a pixel che formano sfumature abbastanza gradevoli che ricordano vagamente la grana della pellicola fotografica.
Per molti anni mi sono rifiutato di fotografare con apparecchi digitali, proprio perché trovavo inaccettabile come grossi pixel quadrati dessero origine a linee oblique seghettate; ma è chiaro che con i sensori che contengono sempre più pixel, gli elementi che formano le immagini tendano sempre più ad essere puntiformi.
L'ultima immagine in B/N l'ho ottenuta direttamente attraverso Silkypix senza portare nessuna correzione per migliorare il rumore, ho soltanto aumentato un po' il contrasto e reso l'immagine monocromatica. Tony Graffio
Nessun commento:
Posta un commento