Ancora degli scatti della sessione fotografica di martedì scorso; questa volta non li ho messi direttamente a confronto con quelli scattati con la Pentax perché in quel caso era stata utilizzata una focale diversa, mentre qui i file Raf sono stati poi convertiti in DNG e rielaborati un pochino con Photoshop, soprattutto il colore, un po' meno il dettaglio e il contrasto.
Questa fotografia l'ho inserita a grandi dimensioni perché si veda l'effetto reticolo che viene prodotto convertendo i file Raf in DNg e poi rielaborandoli in Photoshop.
Margot voleva scalare questo muro; ci riuscirà un poco più in là con l'aiuto di una lunga asse di legno.
Avevo vari scatti di questa immagine ed ero abbastanza indeciso su quale scegliere perché l'espressione della modella era un po' distaccata dal resto del corpo, ho scelto questa, anche se per me è un po' troppo frontale, perché sembra che il soggetto non si accorga d'avere un gatto su una spalla, mentre nelle altre il tatuaggio, già troppo presente diventava troppo protagonista. A me interessava mostrare il contrasto tra una specie di mostro aggressivo e la dolcezza dello sguardo della ragazza, penso che questa fotografia possa avere una grande forza simbolica su come ci vediamo noi, su come ci vedono gli altri e su come siamo veramente.
Spero d'essere riuscito a cogliere il vero io del soggetto, o perlomeno, d'essermi avvicinato.
Questa immagine invece mi piace per la tortuosità che assume il corpo della ragazza in rapporto al contatto con il cane, come se il tentativo di relazionarci ad un essere così diverso da noi ci costringa in qualche modo ad uno sforzo inatteso.
Decisamente è meglio non convertire i file troppe volte se non si vogliono introdurre compressioni strane.
Un bel ritratto, eseguito con una focale mediamente grandangolare come il Fujinon super ebc 23mm f 2, un'ottica che può dare molte soddisfazioni. Ho provato a correggerlo con l'apposito profilo di correzione ottica degli obiettivi di PS, ma ho visto che conviene, quasi sempre, mantenere le immagini come vengono digitalizzate dalla Fujifilm X100s.
Ogni tanto devo dire che anche le fotografie verticali hanno un loro significato.
La pozzanghera sulla destra conferisce un aspetto più realistico ad un paesaggio indefinibile.
Mi disturba un po' aver tagliato un'ala alla mosca sulla sinistra disegnata sul muro, ma simbolicamente forse è stato meglio così.
Iso 200 1/100 sec. f 8
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