Cane Morto è una crew composta da 3 elementi che dipingono insieme grandi soggetti dal fascino inquietante.
La location dove si trova questo gigantesco uomo sdraiato con in mano una chiave è molto particolare; ho avvistato l'opera di giorno, ma la pioggia non aiuta a rendere giustizia alla rappresentazione fotografica ed a trasmettere la giusta atmosfera di questa ambientazione, così, dopo aver documentato velocemente il gigante decido di ritornare sul posto di sera, intorno alle 21.
Di notte l'ambiente ferroviario-post-industriale rende meglio l'idea dell'atmosfera da incubo che incute l'opera di Cane Morto e qualche altro graffito che si trova nei dintorni.
Mentre scendevo la ripida costa che porta ai piedi del palazzo sul quale si trova il mega-graffito, mi sono accorto che c'era un fuoco acceso sotto uno dei ponti che sostiene la strada che porta il nome di via Emilio De Marchi. Capisco che ci devono essere delle persone che vivono lì, infatti poco dopo si muove la luce di una lampadina elettrica che si avvicina in mia direzione. Anch'io ho una lampadina in mano ed aspetto che arrivi qualcuno, per capire meglio con chi ho a che fare e se la mia presenza li disturba. Faccio un po' fatica a capire il mio interlocutore perché non parla bene l'italiano, ma quando entrambi capiamo di non rappresentare un pericolo l'uno per l'altro, avviso che mi sto dirigendo a fare qualche fotografia ai graffiti intorno alla ferrovia e che poi me ne andrò.
Una voce mi dice di stare attento a scendere perché ci sono vetri rotti dappertutto.
Dopo che l'uomo torna sotto il ponte io proseguo la mia discesa, ma un po' per il buio pesto, un po' per l'erba bagnata di pioggia, inizio a scivolare e finisco per terra. Penso subito ai vetri e controllo se per caso sto perdendo sangue, ma per fortuna, mi sono solo infangato i pantaloni.
L'importanza della chiave
(3200 Iso, 0,67 sec. f 4)
Avere una chiave in mano significa essere padroni del proprio futuro e poter fare della propria vita ciò che si vuole.
L'espressione del personaggio di Canemorto che riprende spesso la simbologia della chiave e della serratura tra le mani, presente in un grande mural al Castello di Zak potrebbe non essere pienamente a conoscenza di questo significato, ma c'è da aspettarsi che presto nuovi personaggi comprendendo questa verità e ripropongano loro stessi in atteggiamenti più gioiosi, sicuri delle proprie potenzialità/capacità.
Viene da sé che da una grande chiave deriva un grande potere.
Un volto tremolante
(3200 Iso, 0,67 sec. f 4)
Cane Morto vicino alla ferrovia
(800 Iso)
Fotocamera Fujifilm X100s
Note fotografiche
La Fujifilm X100s è la fotocamera ideale da portare sempre con sé, è in grado di far ottenere risultati molto buoni senza doversi sovraccaricare di tanti accessori o pesanti obiettivi. Per questa ragione, ed anche per potermi muovere indisturbato, senza dare troppo nell'occhio, restare leggero nelle mie incursioni in ambienti ai margini della civiltà, ho scelto di portare con me un mini stativo altrettanto leggero ed invisibile.
Per le riprese notturne a 3200 Iso non ho utilizzato il classico cavetto flessibile, ma ho molto apprezzato la presenza del filetto a vite sul pulsante di scatto della X100s, finezza che non tutti i produttori propongono ai fotografi, forse per poi indurli all'acquisto di altri strumenti elettronici, come cavi speciali e telecomandi senza fili, oppure controlli wi-fi che si possono comandare con tablet o telefonini super-tecnologici.
Ho eseguito varie esposizioni in maniera molto brutale con il dito direttamente sul pulsante di scatto, proprio per provare la qualità del comando manuale.
Pur essendo il mio piccolo Victory un cavalletto abbastanza ridicolo, sono comunque riuscito ad ottenere una fotografia piuttosto soddisfacente del graffito dei Cane Morto, la stabilità non è stato pertanto il problema principale di fronte al quale mi sono trovato questa sera.
La carenza di luce sul set mi ha fatto capire che non si può pretendere l'impossibile dalla messa a fuoco automatica, così sono passato alla messa a fuoco manuale che anch'essa s'è dimostrata una bella sfida. Personalmente, non impazzisco per la messa a fuoco manuale di questa bella macchina fotografica, ma comunque apprezzo che ci sia la possibilità d'intervenire manualmente su una ghiera elettronica senza fine che dà indicazione delle distanze solo sul view-finder. Ho provato a scattare qualche foto con la messa a fuoco manuale, ma come m'era capitato in un'altro caso limite, dove avevo un soggetto in pieno contro luce, questa non è un'operazione delle più semplici e secondo me, è sempre preferibile una messa a fuoco automatica, magari aiutandosi portando più luce sul soggetto con una torcia elettrica abbastanza potente.
Il sensore X-trans, a 3200 Iso, inizia a produrre qualche disturbo che poi si riesce ad eliminare in PS, però riesce a mantenere una colorimetria ancora abbastanza buona.
Un'altra cosa positiva che ho osservato è che nonostante in questo mese di febbraio ci siano state tantissime giornate di pioggia, la Fujifilm X100s si è dimostrata una fotocamera ben protetta contro l'umidità e le intemperie; nonostante mi sia mosso spesso sotto l'acqua, senza troppe protezioni, non ho riscontrato nessun malfunzionamento, spegnimento o fenomeno di condensa nell'obiettivo.
Penso che tornerò a fare qualche prova di scatto alle alte sensibilità, magari senza ridurre il rumore, per far meglio capire fino a che sensibilità si può arrivare senza compromettere la qualità dell'immagine. Tony Graffio
Aggiornamento del 10 agosto 2014
Ieri sera sono ripassato da via De Marchi ed ho visto che ci sono grandi lavori in corso per il rifacimento di un ponte che passa sopra la ferrovia.
Ho fatto un paio di scatti per avere un'idea della resa della mia nuova fotocamera.
Ieri sera sono ripassato da via De Marchi ed ho visto che ci sono grandi lavori in corso per il rifacimento di un ponte che passa sopra la ferrovia.
Ho fatto un paio di scatti per avere un'idea della resa della mia nuova fotocamera.
Via Emilio De Marchi Letterato 1851-1901
Ore 19.40
Fotocamera utilizzata: Pentax Q con smc Pentax 8,5mm
Esposizione a 200 Iso: 1/160 sec. f 5
Esposizione a 200 Iso: 1/160 sec. f 5
Grosso modo stessa immagine scattata con pellicola Fujifilm Sensia 100 Iso e Rollei 35 S
W la pellicola!
Nessun commento:
Posta un commento