sabato 29 giugno 2013

La città in movimento resta ferma se non sceglie la bicicletta

Muoversi in città diventa sempre più difficile, non tanto per il traffico che negli ultimi tempi, complice la crisi economica, sta un po' calando, ma per le scelte del Comune di chiudere sempre nuove strade che diventano accessibili, quando va bene, solo a pagamento.  Altre scelte infelici e contro le normative europee sono quelle di introdurre pericolosi dossi a schiena d'asino,  l'adozione di restringimenti ad imbuto in prossimità degli incroci e l'aver deciso di utilizzare mezzi di trasporto pubblici extra-lunghi. Anche dall'immagine qua sotto si intuisce facilmente che sono i mezzi più ingombranti a bloccare il traffico. Ciliegina sulla torta che rende ancor più infelice e stressante la vita dei milanesi è l'aver deciso di far diventare le periferie zone di sosta a pagamento.  Resterebbero poi da sistemare manto stradale e pavé, nel caso si volesse proprio insistere per conservare il porfido e le mattonelle, ma si sa, chi gestisce la res publica ha uno strano concetto del cittadino che viene visto più come un elemento da tassare e far vivere male che come una persona da rispettare e servire.
Un consiglio: in tutte le città dove si vuole rendere più fluido l'attraversamento veloce da nord a sud o da est ad ovest sono presenti tunnel sotterranei che oltretutto non circondano l'abitato con una cappa di smog come capita per le tangenziali. Perché non fare la stessa cosa anche a Milano, visto che erano già stati iniziati i lavori e gettati al vento centinaia di milioni di euro in un'opera, inutile se abbandonata a se stessa, visibile arrivando dalle autostrada A8?

 Mega-ingorgo

Le bici si arrampicano sui muri 
(dettaglio)

Luogo: via Ettore Majorana
Coordinate geografiche: N 45°30'46.053" E 9°11'28.697"

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