Questo è il nome che è stato affibbiato all'ex centro di smistamento postale, in piazzale Lugano, dopo che era diventato il rifugio di senzatetto, clandestini, spacciatori prostitute e varia fauna urbana. L'ex palazzo delle poste è gigantesco, 22.000 metri quadrati di superficie su 8 piani di acciaio e cemento. Moderno, antisismico, efficiente, ma pieno d'amianto. Ci potevano entrare i treni dallo scalo Farini per scaricare e caricare la posta. Chiuso e abbandonato improvvisamente dopo che era fortemente diminuito lo scambio di corrispondenza cartacea è stato messo all'asta tre volte, ma mai venduto, adesso si parla di demolizione.
Ho raccolto qualche immagine sul muro antistante il parcheggio semi-deserto (ovviamente a pagamento).
I loghi politici sono fonte d'ispirazione per risposte stratificate molto esplicite, ci mancava un esempio di questo tipo e sono felice di potervelo offrire in questa pagina dell'archivio.
Altri bei classici dei messaggi murali inneggiano a legalizzare il consumo di cannabis. Sorprende un pochino trovare in questo habitat tracce di 16 volti piazzati dagli Urbansolid.
Pirla
Jamaica
La prima legge
Quel che rimane di 16 facce
Il re dei tamarri
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