"La vita di un artista influenza la sua arte." Tony Graffio
Sono dell'idea che il modo di condurre la propria vita sia la prima opera d'arte confezionata da un artista.
Vincent Van Gogh non sarebbe diventato un artista tanto apprezzato se avesse vissuto la sua esistenza in modo diverso. Senza il tormento, la sofferenza, la solitudine, il sacrificio, lo studio, la ricerca, le relazioni sfortunate, senza tutto quello che ha dovuto affrontare per affermare la propria voglia di vivere, il desiderio d'amore e la forza della sua visione al di fuori degli schemi e dell'estetica borghese del suo tempo e, soprattutto, senza la corrispondenza e le opere che il fratello Theo, prima, e sua cognata Johanna Bonger dopo, hanno conservato con amore e dedizione. Senza tutto questo avremmo saputo molto poco di un uomo anticonvenzionale e geniale.
La filosofia di Daniele è semplice, ma precisa: liquori a basso costo, skateboarding e nessuna ambizione.
Non sempre è necessario complicarsi l'esistenza per vivere bene, in realtà basterebbe avere fissi nella propria mente dei punti chiari e comprensibili che non creino contrasti o contraddizioni. L'uomo saggio non si pone traguardi impossibili da raggiungere, ma ricerca obiettivi facilmente alla sua portata, in modo da non vivere in preda alle frustrazioni o alla tristezza, ma cercando di sentirsi appagato nelle varie fasi della sua esistenza.
A volte, però l'essere umano si confronta con se stesso, più che con gli altri; quando le sfide con lo skate non bastano più sorgono nuove prove da sostenere ed è così che il nostro amico Daniele, ideatore del personaggio inventato Cheap Beer ha deciso di accettare la prova suprema della "Balena Blu", tatuandosi questo provocatorio simbolo di coraggio ed autodistruzione sull'avambraccio sinistro ed apprestandosi a seguire le orme del Maestro Olandese in una folle rincorsa verso l'annientamento di se stesso.
Cheap Beer and Blue Whale
Ecco le ultime parole che Cheap Beer ha pronunciato durante un'intervista che mi ha concesso ieri, in esclusiva mondiale, ai Magazzini Generali.
Tony Graffio: Cheap Beer, perché ci consigli di consumare birra a buon mercato?
Cheap Beer: Perché costa meno! Semplicemente per questo.
Tony Graffio: Solo per questo motivo?
Cheap Beer: Esatto.
Tony Graffio: Non può essere utile anche per altri scopi? Che ne so... per diluire i colori quando si disegna?
Cheap Beer: Assolutamente sì, è tipo l'acquaragia, stessa roba. Puoi usarla per tutto se vuoi.
Tony Graffio: Anzi più è cheap, meglio funziona...
Cheap Beer: Infatti. Tra l'altro, scusami ma non ho tanto tempo da dedicarti, mi voglio uccidere adesso, sono nel giro della Blue Whale. Devo andare a cercare un palazzo molto alto dal quale gettarmi, ti saluto.
Cheap Beer a Filler Spring edition 2017
A parte esporre le magliette con il logo delle lattine di birra, slogan inneggianti al bere inconsapevolmente ed altri gadget di questo tipo, Cheap Beer m'è sembrato poco interessato a proporre le sue opere al pubblico, si capiva che aveva altri pensieri per la testa. Raramente, lo si trovava presso il suo stand, credo che passasse tutto il tempo al bar, in bagno o in altri luoghi, non si sa bene a fare cosa.
Ha avuto un attimo di commozione soltanto quando ho aperto una tasca segreta della borsa della mia Nikon per mostrargli una reliquia di un suo vecchio adesivo con fondo dorato e scritta nera che riportava anche il disegno di una mano che stritolava una lattina d'alluminio di cheap beer ed il motto di Derry: "Never Surrender".
Mi ha consigliato di conservare lo sticker perché è fatto con una sottile lamina di oro puro. Anche da questa affermazione ho dedotto che era totalmente sbronzo.
Se oggi andrete a Filler, fatemi sapere se è ancora vivo. Grazie. TG
Cheap Beer in un momento di relax.
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