mercoledì 2 settembre 2015

Muro libero

Leggere il burocratese fa sempre un brutto effetto e probabilmente porta anche un po' sfiga. T. G.

L'amministrazione comunale declina ogni responsabilità per i danni in cui potrebbero incorrere i soggetti terzi ed i fruitori di questa superficie murale, a causa della realizzazione di disegni e/o pitture, qualora non abbiano evitato tutte le precauzioni atte ad evitarli.

Sul cartello apposto dal Comune di Milano dove si legge di un "Muro Libero" (qui siamo all'angolo di via G. Arimoni con via Mac Mahon) sarebbe stato bello leggere del significato di questa cosa, anzi che dare tutto per scontato e doversi pure toccare le parti intime prima di guardare un disegno o fotografarlo. Vabbé si sa anche Milano è in Italia e nella penisola padano-sicula-appenninica tutto funziona mettendo sempre le mani avanti, facendo finta di non sapere pur sapendo, per non far capire che poi si sa tutto ed è meglio che poi nessuno sappia quanto siamo "sgamati", altrimenti poi ci pensano furbi e finiamo per doverci prendere le responsabilità di qualcun altro che, pur essendo responsabile, queste sue incombenze non le vuole proprio prendere. 
Un po' è anche colpa dei tempi in cui ci troviamo. In pochi sanno leggere o hanno voglia di farlo, meglio essere telegrafici: muro-libero-stop. E chi ha orecchie per intendere intenda!


Esiste sempre un modo per poter descrivere le cose che non si vogliono spiegare in modo chiaro, meglio essere ambigui o imprecisi, lasciare sempre qualche dubbio nel lettore, in modo da avere la possibilità di poter dare più interpretazioni alla stessa frase, anche senza dover spostare virgole o parole.


A rompere il membro a qualcuno c'è sempre da guadagnarci, se poi si è in tanti, in qualche modo un po' sfrontati e recidivi meglio ancora, penseranno che siete anche un po' "gnucchi" e non tanto capaci di recepire certi discorsi vergati in puro politichese, perciò l'avrete poi vinta voi.
Non vuoi capire che non devi lordare in giro per la città treni, aerei e casermoni?
Ok, sei proprio un rompic... ci pensiamo noi, beccati sti muri di m... e facci su quel c... che vuoi, tanto per un po' poi te ne starai tranquillo, magari ti lusinghiamo a non finire raccontandoti delle altre palle, dicendoti che alcune tue opere sono meritevoli d'essere conservate in eterno e via così.
Va beh dai, qualcosa ti devono pur dire per condirti via e darti l'impressione di far quasi parte di quel sistema sociale che tu contesti. Bella mossa, perché no?
Insomma, sei a pochi passi dal diventare tu stesso assessore, tanto un consigliere comunale writer c'è già stato, vuoi vedere che adesso ci scappa qualche cosa in più?


Ah sì belle parole, ma adesso sappiate che se sgarrerete non sarete più perdonati, adesso che gli spazi esistono bisogna accettare di fare quello che vi dicono, altrimenti son guai.

Senza parole

Adesso, basta prediche e discorsi, continuiamo a far finta di fare i bravi pecoroni e tutto andrà per il meglio.



Vuoi uscire fuori dl coro e non ti accorgi che sei come tutti gli altri?
Guardati meglio allo specchio e capirai...


Sì, anche tu, cosa credi che bastino delle orecchie a punta per essere più bello?


Scappiamo via tutti, ogni scelta ha un suo rischio!

Muri in giro ce ne sono ancora tanti, vedremo se quelli certificati "liberi" daranno vita a qualche opera speciale.


2 commenti:

  1. ma per scriver su un muro libero è necessario il permesso del comune un documento o posso farlo quando i pare?

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    1. Non ci sono regolamentazioni precise, si parla semplicemente di libertà di fare quasi tutto quello che si vuole in certi spazi. Non ritengo che si debbano fare richieste scritte a questo scopo. Esiste un elenco di muri che possono essere utilizzati dagli street artist sul sito del Comune di Milano. Comune che si preoccupa fondamentalmente di 2 cose: che non si offendano i credenti di tutte le religioni (cosa impossibile visto che c'è chi ammazza perfino chi guarda le partite di calcio in tv) e che nessuno si faccia male cadendo da scale o trabatelli mentre dipinge i muri.

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