venerdì 22 aprile 2016

Quello che ho visto ieri sul torrente Polcevera, a Genova

"Se hai dei dubbi su ciò che ti dicono gli altri, muoviti e vai a vedere quello che succede veramente." TG


Come ho già avuto modo di dire, l'informazione dei mass media mi lascia sempre più perplesso. Non si tratta soltanto del fatto che l'Italia è un paese dove c'è un fortissimo controllo politico che si attua su ciò che si può dire sui canali tradizionali d'informazione (vi siete mai chiesti a cosa servono gli albi professionali?); non voglio stare a rimarcare il fatto che Reporters sans frontière considerano il nostro paese totalmente inattendibile, non solo dal punto di vista giornalistico, perché ci sono fortissime pressioni da parte della criminalità organizzata, o da associazioni a delinquere che talvolta (sempre più spesso) coincidono con le istituzioni dello Stato e dal politico di turno che si indigna quando lo si coglie con le mani nella marmellata (sì, mi riferisco proprio a Formigoni, ma anche a 1000 altri personaggi di questo calibro che militano in tutti i partiti dell'arco costituzionale che gli italiani conoscono fin troppo bene). Ho voluto fare qualcosa di più per essere utile a chi, come me, ritenga che questo mondo vada cambiato in meglio, senza il contributo (e la presenza) di chi ha fatto di tutto per distruggerlo.


Ieri (21 aprile 2016), ho preso il treno e sono andato a Genova per vedere con i miei occhi quello che è veramente accaduto nel torrente Polcevera perché mi fido quasi solo di me stesso e volevo parlare con la gente del posto per sapere da loro quello che è effettivamente accaduto.



Il malcontento per come viene gestito il nostro paese è molto diffuso. Sempre meno persone si recano alle urne perché è sempre più forte la convinzione che i partiti facciano solo i loro sporchi interessi e strumentalizzino il senso del voto. Come è successo per il referendum dello scorso 17 aprile. Alcune persone sono ancora convinte che sia necessario votare, forse per senso civico, o solo per abitudine, anche se io resto del parere che chi governa usi questi voti a proprio beneficio per autolegittimare scelte sbagliate, se non contrarie al bene comune dei cittadini, con effetti che sono sotto gli occhi di tutti.


Niente lavoro, pensioni sempre più povere e posticipate, tasse sempre più alte, servizi sempre peggiori e sistemi coercitivi sempre più repressivi nei confronti di tutti noi che facciamo con dedizione il nostro dovere e tiriamo avanti la carretta.



Siete contenti? Non credo. E allora non facciamoci infarcire la testa di cazzate e apriamo gli occhi!


Che cosa ho visto ieri? Ho visto persone serie che facevano il loro lavoro con impegno e professionalità, ho visto uomini che non hanno perso tempo per cercare di fermarmi, o chiedermi cosa ero lì a fare, ho visto persone che si sono date da fare a testa bassa e nel corso di una notte hanno costruito delle barriere per fermare il petrolio prima che potesse arrivare al mare. Ho visto qualcosa che mi ha veramente colpito e mi ha fatto sentire bene.


Oggi siamo talmente disabituati a vedere qualcosa che funziona che tutto ci scivola sulla pelle senza come se fossimo delle anguille, invece che degli esseri umani, eppure io vorrei farvi sapere che c'è ancora qualcosa che funziona perché in certe circostanze non si può scherzare e quando si arriva a situazioni estreme, allora sì che si capisce di che pasta siamo fatti. Retorica? Prendetela un po' come volete, ma parlando con le persone per quel poco tempo che mi sono fermato sul ponte di Cornigliano sul lato di via Giorgio Perlasca ho capito che avevo a che fare con gente sana e responsabile, a differenza degli zombie che ci governano e che non hanno nulla a che fare con noi umili sudditi di una oligarchia corrotta e nauseante. Esagero? No, non esagero, mi attengo alla realtà dei fatti.


Il petrolio nel Polcevera c'è, inutile negarlo, purtroppo io non ho avuto il tempo sufficiente per capire quando esattamente lo sversamento è avvenuto, però mi sono reso conto che perfino le persone del posto si sono lasciate influenzare da quanto hanno dichiarato le fonti di notizie controllate dal potere politico e mi hanno dato risposte molto imprecise e poco documentate su quando il fattaccio è accaduto.
Pensavo di trovarmi di fronte ad un disastro ambientale, ma ho solo rinvenuto tracce di petrolio che forse era già passato oltre, e che era stato arrestato in gran parte. Le barriere poste dall'uomo funzionano, sono stati pazientemente raccolti sacchi di petrolio e riempite autocisterne in gran numero. L'intervento è stato tempestivo, certo non si può arginare tutto, non si possono fare miracoli e soprattutto bisogna cercare di prevenire certe cose, piuttosto che arrestarle perché quando l'uomo si trova a fronteggiare le forze della natura è sempre perdente, anche se molti arroganti uomini del potere politico questa realtà tendono a negarla, non solo davanti ai propri simili, ma anche davanti alla Madre Terra.


Chiunque potrà spiegarvi meglio di me quello che è accaduto alla Iplom, da quello che ho capito, le petroliere scaricano il contenuto dei loro serbatoi presso un punto d'appoggio che lo pompa fino ai piedi delle colline dove una raffineria lo lavora per trasformarlo in un prodotto diverso. Per un motivo che forse non verrà mai ben compreso, una tubatura ha ceduto e una quantità imprecisata che non ha nemmeno senso quantificare s'è riversata in un torrente che sfocia nel Mar Ligure. 
Io continuo a pensare che i tecnici lavorano bene che non sia facile fare pulizia quasi a mani nude e che se l'onda nera ha raggiunto le spiagge questo può essere accaduto perché, come spesso accade, questi sversamenti avvengono lontano dagli occhi dalla gente. Qualcuno deve aver pensato che non era il caso di parlare di questo problema proprio quando era in corso un referendum che chiedeva di gestire con molta più attenzione le estrazioni petrolifere. E questo è il risultato.


Per chiarezza, onestà intellettuale e trasparenza, ci tengo a dire che io non sono andato a votare perché da molti anni non riconosco la sovranità del cosiddetto stato italiano, io sono un dissidente, non ho voce in capitolo su queste cose, ma proprio per questo non ho interessi politici, padroni o paure a dire quello che penso e quello che penso di quello che vedo.



Molte cose devono cambiare, non possiamo lasciare questo mondo in mano a chi lo vuole solo sfruttare e fotterci ogni giorno di più.
Sono stato chiaro? Spero di sì... TG

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