sabato 23 aprile 2016

Anteprima reportage esclusivo da Chernobyl per i 30 anni del disastro nucleare ex-sovietico

"Il racconto di Paolo Restelli è molto completo e le sue fotografie sono di gran lunga le migliori che ho visto scattate in questo luogo terrificante di cui mi spaventa persino scrivere il nome." T. G.

L'impegno ambientalista di "Frammenti di Cultura" si rinnova. Dopo le immagini riportate dal torrente Polcevera, per la prima avvolta questo blog affronta un tema internazionale di grande impegno, grazie al lavoro svolto sul posto da un coraggioso e bravo fotografo italiano che ha raccontato in esclusiva a Tony Graffio la sua avventura a Chernobyl ed i rischi che si corrono ad inoltrarsi in questa zona costantemente sotto controllo militare, in cui è proibito stazionare a lungo.

Paolo Restelli seleziona le immagine che faranno parte del reportage che  verrà pubblicato in esclusiva da "Frammenti di Cultura" martedì 26 Aprile 2016 per il 30° anniversario del disastro nucleare di Chernobyl

Paolo mostra un'immagine con il rilevamento della radioattività a bordo dell'aeroplano che l'ha portato a Kiev, in Ukraina confrontandola con un'immagine di un rilevamento effettuato a 400 metri dalla centrale nucleare di Chernobyl.

"Qui avevamo settato il fondo scala del contatore Geiger a 10 microSv/h, come vedi qui indica 9,99 microsievert/ora, per cui non sappiamo se la radioattività fosse più alta, o meno, però siamo a fondo scala, perciò siamo rimasti in questo posto veramente poco tempo, per evitare di avere problemi di salute" P.R.


Autoritratto a Chernobyl

"Non puoi toccare il terreno o appoggiare niente a terra perché il suolo è ricoperto da polvere radioattiva che si accumula sulle scarpe e rischi di respirare. Io, per precauzione, qui sono entrato con la mascherina. Guanti e mascherina." P.A.R.


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