lunedì 18 aprile 2016

In Lombardia un quarto dei “fotografi” di tutta Italia (come leggere le notizie)

I numeri in Lombardia sembrano confortanti rispetto al resto dell'Italia, ma se si leggono le variazioni percentuali tra il 2014 ed il 2015 si vede che il settore è in sofferenza. Tutte le attività sono in calo, ad eccezione di 2 nuovi costruttori di elementi ottici, 1 nuovo laboratorio di sviluppo e stampa, 3 nuovi fotoreporter e 4 nuovi operatori nelle riprese aeree (Droni?). E' il caso di cantar vittoria? 
Io credo che se nel 2014 c'erano 4211 attività ed un anno dopo 4179, questo significhi che in un anno hanno chiuso complessivamente 32 attività. Sono tante? Sono poche? La variazione è negativa dello 0,8% che non è una percentuale esagerata, ma vuol comunque dire che c'è un po' più di gente a spasso senza lavoro rispetto a 12 mesi prima. Stiamo davvero uscendo dalla crisi? Vedete un po' voi...
A volte, un titolo può indurci a pensare che leggeremo una notizia positiva, ma non sempre è così. Oggi, per esempio, sono molto sconcertato per via del fatto che nella notte tra il 17 ed il 18 aprile, nell'entroterra genovese dicono ci sia stato uno sversamento di petrolio nei torrenti della Valpolcevera che pare abbiano atteso proprio il termine della giornata di consultazione referendaria sulle concessioni ai pozzi petroliferi per fuoriuscire dall'Oleodotto della Iplom che da Multedo scorre fino a Busalla. Eppure, i servizi dei telegiornali erano già pronti di buon'ora questa mattina. Non è che qualcuno ha tenuto in sospeso per qualche ora, o qualche giorno questa notizia? 
Non ne faccio una questione politica, ma di credibilità, trasparenza e di democraticità di un paese civile. Da tempo, anche per altri motivi, medito su un servizio di approfondimento sull'affidabilità dell'informazione "addomesticata". Voglio dimostrare che solo chi è indipendente è serio ed attendibile? Può darsi. T.G.

Milano, 18 aprile 2016. Sono 4mila le imprese nel settore fotografico in Lombardia, una su sei in Italia che ne ha 27 mila. Gli addetti, 12mila in regione pesano un quarto di tutti gli operatori del settore fotografico nazionale, 53 mila. Un settore che vale 1,3 miliardi di euro di fatturato all'anno, di cui 900 milioni a Milano, sui 3,5 nazionali. Il settore si concentra a Milano (1.806 imprese e 7.111 addetti), Brescia (469 imprese e 820 addetti), Bergamo (379 e 785 addetti), Varese (323 e 1.456 addetti) e Monza (303 e 558 addetti). Nella classifica nazionale, Milano supera Roma con 7 mila addetti contro circa 3 mila, anche se pareggia per imprese, circa 2 mila per entrambe. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese 2015 e 2016, sui settori fabbricazione di strumenti ottici e attrezzature fotografiche, commercio all'ingrosso di articoli per fotografia, cinematografia e ottica, commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia, attività fotografiche. 


Settore fotografico, 12 mila addetti su 53 mila.
Più di un terzo del fatturato (sul totale del fatturato nazionale, non come incremento degli affari. Nota di Tony Graffio), 1,3 su 3,5 miliardi.

Fonti delle informazioni: Camera del Commercio di Milano e Ansa

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