lunedì 28 dicembre 2015

Polveri sottili ed aria molto pesante a Milano

Il Bambinello è appena nato, il colorito non è dei migliori e noi tutti siamo molto preoccupati. Per lui ed un po' anche per noi... 

Smog a Milano (Santo Natale 2015) - Fotografia ed elaborazione grafica di Tony Graffio di una scultura di Markus Nine

Tassare l'energia è la forma di guadagno più sicura per tutti i governi del mondo. Nessuno stato rinuncerà mai a gestire un monopolio così importante e redditizio come quello che deriva dal controllo degli idrocarburi e delle altre fonti energetiche. Prima del disastro di Fukushima abbiamo perfino assistito al tentativo di reintrodurre in Italia le centrali termonucleari e nel frattempo il potere politico nostrano fa la guerra alle micro-centrali eoliche ed agli impianti fotovoltaici da casa. Senza contare che recentemente qualche genio piddino (non che gli altri siano migliori, intendiamoci, ma è giusto ricordare che abbiamo una classe dirigente non all'altezza della situazione) aveva anche pensato di targare le biciclette per ricavare ulteriori denari, a discapito dei mezzi di trasporto eco-compatibili e di chi ha a cuore l'ambiente, il pianeta in cui vive ed il futuro dei propri figli.

Mi fa specie che in una situazione che ormai si ripete ogni anno, così grave per la salute pubblica, stiamo vivendo da oltre 40 giorni consecutivi un'emergenza senza via d'uscita, si discuta soltanto se sia giusto, o meno, bloccare il traffico privato per 6 ore al giorno, anziché applicare soluzioni definitive che prevedano cambiamenti di abitudini, di tecnologie e di stili di vita. 

C'è chi afferma che mai come in questo momento storico ci sia la possibilità per tutti d'accedere alle informazioni e di poter accrescere le proprie conoscenze personali, ma è anche vero che mai come adesso il cittadino, o l'individuo, se preferite, si ritrovi ad essere controllato, programmato e disinformato da chi intende manipolare il suo pensiero, la sua coscienza e le sue decisioni.

Se guardiamo al nostro passato vediamo che quello che rimane non sono le ricchezze, ma le opere del pensiero, dell'ingegno di chi è riuscito a costruire qualcosa di buono per le generazioni future, risolvendo i problemi che si propongono nel corso della storia dell'umanità.
Chi non è in grado di affrontare e risolvere i problemi non ha futuro. TG

Non c'è futuro senza cultura


Nessun commento:

Posta un commento