venerdì 7 dicembre 2018

Hellsandro e la sua grafica blasfema a Filler 2018

A Filler do it yourself puoi incontrare grafici, serigrafi, artigiani e artisti di ogni genere, tipo e credo ironico. Hellsandro è un seguace della blasfemia scherzosa; vediamo e leggiamo di cosa si occupano, che cosa fanno e che viaggi intraprendono questi giovani sacrileghi che dileggiano gli uomini di Dio per servire il Maligno... Fortunatamente solo in modo faceto.

Sandro Costa e la sua ostiera originale.
Hellsandro è molto orgoglioso della scatola porta ostie che ha recuperato non si sa come in qualche chiesa friulana. Un pezzo di pregio che non poteva mancare nella collezione del devoto di Lucifero.


Tony Graffio: Ciao Sandro, presentati per favore.

Hellsandro: Ciao a tutti, sono Alessandro Costa da Gorizia, ma sono conosciuto come Hellsandro .

TG: Perché proprio Hellsandro?

Hellsandro: Perché per un periodo della mia vita ho vissuto in Murcia, nel Sud della Spagna, quindi quando sono tornato in patria mi chiamavano "el Sandro", poi da el a hell il passo è stato breve...

TG: Certo... Mi sembra divertente.

Hellsandro: Sì, dai... è un soprannome nato così, stupidamente, ma siccome mi piace la blasfemia scherzosa e irriverente, me lo sono tenuto.

TG: Cosa fai di blasfemo?

Hellsandro: Più che altro faccio grafiche e illustrazioni.

TG: Quanti anni hai?

Hellsandro: 34.

TG: Sembri più giovane...

Hellsandro: Perché qui a Filler sono uno dei pochi senza barba...

TG: Capito. Fai anche qualche serigrafia?

Hellsandro: Mi aiuta un amico, non ho un mio laboratorio, le magliette le abbiamo fatte insieme e le ho stampate io tirando la racla.

TG: Per non smentirti anche le T-shirt sono piuttosto blasfeme.

Hellsandro: Sì, ma scherzosamente...

TG: Beh, certo non capita spesso di vedere suore in skate-board con Satana.

Hellsandro: Satana le spiega un po' cos'è la vita...

TG: Altri soggetti?

Hellsandro: Sempre suore, preti malvagi e demoni...

TG: Ogni maglietta illustra un po' una gag infernale. In quella maglietta vediamo la Morte che interferisce nella vita degli uomini...

Hellsandro: Tutto nasce da screzi di vita vissuta, in un quadretto ci sono anch'io che formatto il mio computer e attendo che riparta.

TG: La tua è una grafica decisamente Punk, possiamo dirlo?

Hellsandro: Sì, possiamo considerarla Trash-Punk, in più io sono skater...

TG: Ti inserisci molto bene in questa realtà di Filler e del Do It Yourself. 

Hellsandro: Decisamente. E poi io sono un "No scooter"; nelle mie grafiche c'è sempre qualcuno in skate che picchia qualcuno in monopattino.

TG: Cattivissimo!

Hellsandro: Il mio è un mondo cattivo, ma buono. Io sono buonissimo in realtà...

TG: Tu hai preso una posizione politica ben precisa, un po' come quelli che stanno con la Lego e odiano i Playmobil.

Hellsandro: Esatto.

TG: O come noi motociclisti che odiamo gli scooteristi...

Hellsandro: Esatto. Io però sono un vespistaaaaahhhggg...

TG: Mi spiace allora abbiamo terminato l'intervista...


Viaggio in Iran in Vespa
Hell Sandro in viaggio con gli amici sulla sua Vespa Rally 200 arancione. 

Hellsandro: Però sono un vespista che viaggia.

TG: Con la vespa vecchia?

Hellsandro: Vespa vecchia. Ne ho due: ho un rally 200 del '76 e un VNB3 del '63.

TG: Complimenti.


Vespe vintage a Teheran
Le Vespe di Hell Sandro e amici a Teheran nei pressi della Torre Azadi. Il Raid è durato 28 giorni ed i chilometri percorsi tra andata e ritorno sono stati 12'000.

Hellsandro: Sono stato in Iran con la mia Rally. Da Gorizia all'Iran, viaggiando sempre via terra, mai via mare.

TG: Hai trovato qualche sponsor?

Hellsandro: No, ho chiesto in giro e sono riuscito a ricevere solo qualche indumento tecnico.


Solo uno sponsor tecnico ha creduto al successo del Raid Gorizia-Teheran-Gorizia di Hell Sandro e Co.

TG: Con chi hai viaggiato?

Hellsandro: Con altri due amici, anche loro in vespa.

TG: Bravi. Avete un club allora?

Hellsandro: Sì, ma non ufficiale. Ho anche un pullmino T2 Volkswagen del '68. Sono un appassionato di vintage, mi piacciono i dischi in vinile, gli amplificatori a valvole...

TG: Ah bene, anch'io. Ho un T4 che spero diventi presto d'epoca. Sandro che musica ascolti?

Hellsandro: Principalmente musica Punk, però anche tanta musica Rock anni '70 e qualcosa degli anni '60. Spazio abbastanza. Musicalmente, non sono così elitario come con le mie grafiche.

TG: Ho capito. Sandro, come mai sei venuto a Filler diy?

Hellsandro: Sono stato invitato. Chiaramente, conoscevo già il festival, ma non ci ero mai stato, perché da Gorizia non è proprio vicino, ma visto che l'estate scorsa sono stato contattato da Dario Maggiore, ho deciso di partecipare. Sono sempre aperto a nuove collaborazioni e esperienze. Mi è piaciuta l'idea e adesso sono qua.

TG: I tuoi lavori vanno sempre letti con molta ironia, sei molto in tema con l'atmosfera che ci circonda.

Hellsandro: Sì, sono  molto ironico e spero che i miei lavori facciano divertire un po' il pubblico di Filler.


Uno scatto di Hell Sandro con Roberto uno dei suoi amici a Persepolis

Le Vespe di Hell Sandro e amici a Teheran nei pressi della Torre Azadi.
La Vespa abbandonata nel Kurdistan turco (Turchia del Sud) durante il viaggio e poi recuperata non senza problemi in un'altra occasione.

TG: A differenza del tuo viaggio in Iran, che immagino non sia stata una passeggiata. Hai avuto qualche contrattempo?

Hellsandro: Tantissimi. Siamo partiti in tre con tre Vespe e siamo tornati in tre con due Vespe. La terza Vespa l'abbiamo recuperata in seguito. Il viaggio l'abbiamo fatto dieci anni fa, nel 2008, c'era ancora Bush... non è stato facile. Ci abbiamo impiegato un anno solo per organizzarlo e ottenere i documenti. Se chiedi un visto per l'Iran ci vuole il suo tempo, non è che lo chiedi e te lo danno subito. Devi essere invitato dal console...

TG: E devi pagare...

Hellsandro: Sì. Un bel po'. Ci è costato più il visto che tutto il viaggio.

TG: Noooo...

Hellsandro: Sì, perché la vita lì costa pochissimo.


Hell Sandro El Sandro
Hellsandro si è limitato a mostrare qualche scritta sulla sua Vespa Rally 200 del 1976. Niente disegni satanici in Iran.

TG: Hai portato le tue grafiche ai persiani?

Hellsandro: (Ride) No, quello no. Anzi...

TG: Non eri curioso di vedere le galere iraniane?

Hellsandro: Proprio no. Dovevamo nascondere anche i tatuaggi.

TG: Gli iraniani non hanno tanto il senso dell'umorismo.

Hellsandro: Con loro, c'è poco da scherzare.


Chi ritira qualche cartolina da Hellsandro può lasciare una libera offerta dentro la scatola del boia.

TG: Ti occupi anche di pubblicità?

Hellsandro: Per 15 anni sono stato socio con uno studio che si occupa di comunicazione, a Gorizia. Quello che vedi qua sul mio banchetto è un po' blasfemo-sarcastico, ma in realtà io lavoravo facendo il packaging design. Confezioni per prosciutti, panettoni, vini, grissini e altri generi alimentari non per la grande distribuzione, ma per prodotti di nicchia un po' elitari; quindi un po' più particolari e costosi.

TG: Se a Natale apriamo un panettone e ci troviamo dentro un demone, sappiamo che è un tuo scherzo.

Hellsandro: Esatto. Effettivamente qualche Easter egg nascosto lo inserisco sempre. Magari qualche 666 colorato con un grigio chiaro che si vede-non si vede. 

TG: E adesso come lavori?

Hellsandro: Circa un anno fa ho lasciato l'agenzia, ero uno dei soci, mentre adesso sono più minimalista e mi sono indirizzato ad un mercato diverso. Adesso, passami il termine, sono più cazzone ed ho iniziato a far uscire queste grafiche per realtà dello skateboarding in Slovenia. Lì c'è molto più movimento, ci sono diversi skate-park.

TG: Forse ci sono più giovani?

Hellsandro: Ci sono più giovani, hanno più voglia di fare, ci sono realtà nuove; anche la Slovenia è un paese giovane... è davvero un altro mondo. Ci sono centri sociali dove puoi organizzare tranquillamente eventi Punk o Metal; mentre da noi in Friuli non c'è più niente. Non ci sono nemmeno i locali dove andare a suonare con la cover-band...

TG: Addirittura? Come mai?

Hellsandro: Ci sono molti anziani. Pensa che Trieste è la città più vecchia d'Italia e Gorizia sarà la seconda, probabilmente. Il bello di vivere a Gorizia è avere la Slovenia vicino. La Slovenia è una nazione piccola, basta lavorare con due o tre realtà e la voce si diffonde in fretta. per fortuna, lavoro tanto con skate shop, skate contest e gente che costruisce skate park o skater. Tutto il mio micro-mondo è nato da lì, perché anch'io sono uno skater. Faccio il free-lance, ma continuo anche a fare packaging perché c'è chi ha ancora bisogno di me per proseguire i loro lavori.

TG: Il tuo mondo immaginario però è intriso di suore e preti, come mai?

Hellsandro: Vicino a casa mia c'è un convento e vedo sempre tantissimi preti e suore, così prendo l'ispirazione da quello che mi circonda veramente.

TG: Fai anche graffiti?

Hellsandro: Ogni tanto sì.

TG: Hai fatto qualche mostra?

Hellsandro: Onestamente, no.

TG: Vedendo certe tue situazioni quotidiane mi viene in mente Chiara Dal Maso che ogni giorno disegna una cartolina-diario. Sembra che tu faccia una cosa del genere sulle magliette.

Hellsandro: Sì, ho anch'io delle cartoline che qui propongo ad offerta libera che mostrano situazioni di vario tipo. È una cosa che mi viene istintiva, non so come spiegarti... Mostre personali, ancora non ne ho fatte, ma ho partecipato con le mie grafiche a contest di vario tipo. Mi hanno proposto di esporre qualche quadretto, ma ancora non m i sono attivato per farlo, anche perché non mi sento un artista.

TG: Usi i colori tipici del Punk sulle tue magliette e sulle grafiche: nero, rosso e bianco, prevalentemente.

Hellsandro: Sì, il rosso e nero sono i colori dell'anarchia e dell'Hardcore. Sono venuto qua facendo una selezione cromatica che mi consentisse d'avere tutto su una palette molto riconoscibile.

TG: Chi ti vuole contattare per offrirti un lavoro su commissione come può farlo?

Hellsandro: Può mandarmi un'email a hellsandro666@gmail.com oppure su Instagram

Il banchetto di Hellsandro a Filler 2018

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