lunedì 10 dicembre 2018

Calcografia, tatuaggio e leggende giapponesi con Monica Tenia

Monica Tenia e un suo dipinto che serve come campione per i tatuaggi.

Tony Graffio: Monica parlami di te.

Monica Tenia Tattoo: Mi chiamo Monica, ho 30 anni, sono toscana, ma abito a Torino da 5 anni. Ho iniziato a tatuare da quando avevo 19 anni, ma adesso mi occupo anche di incisione.

TG: Stampi soggetti molto interessanti dalle tue incisioni; si tratta di temi che riguardano la tradizione giapponese?

MTT: Sì, un po' si rifanno alla tradizione giapponese, ma soprattutto si rifanno all'iconografia del tatuaggio. Negli ultimi decenni il tatuaggio ha preso una svolta completamente diversa da come veniva trattato fino agli anni '90. Adesso quest'arte è molto più ricercata ed anche iconograficamente si è evoluta in modo impressionante. Ogni  mia stampa ricorda un po' il modo di tatuare oppure riporta personaggi tatuati.

TG: Ti sei ispirata al tatuaggio per fare delle stampe che comunque parlano di questa arte.

MTT: Sì.

TG: I soggetti che rappresenti sono originali o t'ispiri a qualcosa di pre-esistente?

MTT: Illustro delle antiche leggende che in qualche modo rivisito. Qui, per esempio, puoi vedere una donna che si trasforma in volpe, perché secondo una leggenda giapponese le donne che non si prendevano cura dei propri figli o non erano abbastanza attente alla loro educazione, si trasformavano in esseri mostruosi. Ogni leggenda giapponese, e ce ne sono davvero tante, ha un po' a che vedere con la morale e il comportamento dell'individuo in rapporto alla società in cui vive. In qualche modo queste leggende hanno un valore educativo.

Una matrice incisa da Monica

TG: Che tecnica hai usato per incidere la matrice della Donna-Volpe?

MTT: Per fare le linee acquaforte, per fare le campiture l'acquatinta. Si tratta di due tecniche base della calcografia. La matrice è di zinco ed è qua, te la posso far vedere se vuoi.

TG: Grazie. Volentieri vediamola. Monica, ma tu hai allo stesso soprannome di uno street-artist molto attivo qui a Milano, lo conosci?

MTT: Parli di XXX? Sì, ci siamo conosciuti...

TG: Siete quasi parenti?

MTT: No, lui è il maschio e io la femmina dello stesso parassita ed infatti dividiamo la stessa scena.

TG: E a Torino sei mai andata allo Psych Out Festival?

MTT: Ah sì, il festival psichedelico organizzato da Giampo Coppa...

TG: Quante copie tiri dei tuoi lavori?

MTT: Dipende. Se mi piacciono le stampe ne tiro varie, quella della Donna-Volpe è tra le mie preferite.

TG: Non numeri le stampe?

MTT: Alcune sì, altre no...

TG: Allo Psych Out hai mai partecipato per esporre i tuoi lavori o per tatuare?

MTT: No.

TG: Per lavorare con l'incisione hai fatto degli studi accademici?

MTT: Per fare le incisioni, ovviamente ci vuole un laboratorio e qualcuno che ti insegni. La calcografia non è istintiva come la pittura e se non conosci le tecniche non riesci a fare gran che. Mi ero trasferita a Torino per studiare all'Accademia di Belle Arti, ma non ho portato a termine i miei corsi perché non andavo molto d'accordo con gli altri studenti. Poi, iniziando a lavorare nel campo del tatuaggio ho capito che ci vuole estrema pazienza e tantissimo tempo per dedicarsi alla calcografia; io non riuscivo a far combaciare i miei orari con quelli dell'Accademia, così ho interrotto i miei studi, anche se alla fine sono riuscita ad apprendere quello che mi serviva sapere.

TG: Disponi di un tuo torchio?

MTT: No, per questo continuo ad andare all'Accademia a stampare, diciamo... clandestinamente.

TG: Beh può essere utile. Serigrafie ne hai mai fatte?

MTT: Sì, le ho anche qui, ma non ho fatto nulla di particolare. Preferisco nettamente l'incisione. 


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A sinistra, la Donna-Volpe, al centro la stampa del fantasma acquistato da TG, a destra un'altra versione della stampa del fantasma di una donna maltrattata. 

TG: E quel disegno?

MTT: No quello non lo vendo, i pezzi unici li tengo. Poi sono i disegni dei tatuaggi che propongo al pubblico.

TG: Che prezzi hanno le tue stampe?

MTT: Partono dai 20 euro, per le stampe più piccole, in su.

TG: Quella stampa cosa rappresenta?

MTT: Uno scenario cosmico. 

TG: Uhmm, vediamo altri soggetti... E questo che sembra un demone?

MTT: Questo è un fantasma giapponese. La leggenda dice che le donne maltrattate dai loro mariti tornano sulla Terra dei vivi, dopo la morte, per vendicarsi. Di solito sono rappresentate mentre indossano delle vestaglie bianche, hanno i capelli sciolti, proprio per sembrare dei fantasmi. Le donne torturano e fanno dispetti terribili ai mariti ancora in vita.

TG: Quanto costa?

MTT: Qui agli Alterbej la vendo intorno ai 30.

TG: Ma perché è inquadrata diversamente da quell'altra che ha lo stesso soggetto?

MTT: Perché questa è la prima che ho stampato, ma non ero troppo convinta, allora poi ho tagliato la matrice ed ho tolto un pezzo del vestito. Capita che a volte un certo soggetto lo  presento poi in stampa con un taglio della carta diverso e colori vari. A volte uso una carta spessa, altre volte una carta sottile...

TG: Ok, ti compro quella intera, mi piace di più perché ha un formato più allungato.


Tony Graffio insieme agli Street Never Sleeps.


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