Talvolta Tony Graffio è un po' pigro, così adesso Alex Massacci intervisterà Francesco Biagini.
Alex Massacci e Francesco Biagini
Tony Graffio: Alex procedi pure con le domande, intervista te stesso e Francesco, grazie.
Alex Massacci: Figata... Mio caro, come ti stai trovando qui in questo fantasticherrimo Basement Party?
Francesco Biagini: Benissimo, ovviamente...
Alex Massacci: Bugiardo!
Tony Graffio: Ma no, vedo che è sincero, perché lo inibisci Alex? Francesco, parlami un pochino di te per favore.
FB: Lavoro per varie case editrici, per la maggior parte americane, ma anche per qualche casa editrice indiana...
TG: Case editrici indiane?
FB: Indiane, esatto, perché anche lì fanno i fumetti e li leggono. Pubblicano diversi volumi in collaborazione con autori, tipo Grant Morrison o addirittura registi come Wes Craven per il quale ho realizzato un fumetto qualche anno fa.
Le stampe esposte da Francesco Biagini al Basement Party.
TG: Come sei entrato in contatto con gli indiani? Gli hai spedito qualche tuo lavoro? Oppure ti conoscevano?
FB: Ero a New York al Comic Con, è passato un editore, ha visto i miei lavori, si è fermato a parlare con me e dopo qualche mese mi è arrivata la prima proposta per realizzare un progetto.
TG: Scusa Alex, mi hai portato al cospetto di un pezzo grosso. Un vero Big...
Alex Massacci: Assolutamente sì, tra l'altro vorrei chiarire che questi indiani sono la Virgin, non quattro gatti spelacchiati... Francesco è un nome importante del fumetto mondiale. E' anche un pornostar mancato, ma questa è una cosa che sappiamo solo lui ed io...
TG: Confermi Francesco?
Francesco Biagini: Molto mancato...
TG: Mancavano i centimetri?
FB: Mancava tutto.
AM: Anche la voglia di interpretare la parte.
FB: Soprattutto quella.
TG: Va bene, Francesco, ma quali sono i tuoi personaggi più conosciuti?
FB: Probabilmente il fumetto sul quale ho lavorato che ha avuto maggiore notorietà è stato Elric, un personaggio fantasy molto cupo ispirato a romanzi anni '60 e '70 di Michael Moorcock per il quale ho realizzato una dozzina di numeri.
TG: Complimenti. Hai il tratto contrastato un po' alla Frank Miller, o sbaglio?
FB: Sì, ci puoi ritrovare Frank Miller, Mike Mignola e molti altri, ma soprattutto c'è la mia grandissima capacità d'annoiarmi perché periodicamente modifico, riadatto e trasformo il mio tratto perché tante volte non riesco a soffermarmi sullo stesso stile. Pertanto, sporco, ripulisco, solarizzo, schiarisco e via dicendo.
TG: Lavori manualmente?
FB: Per anni ho lavorato in digitale, ma mi è venuto il rigetto totale, così adesso faccio tutto esclusivamente con carta, matita, pennarello e pennello.
TG: Lo chiedo ad entrambi: so che ci sono dei software molto belli per disegnare al computer e che vanno molto bene per realizzare i fumetti. Che cosa ne pensate?
Alex Massacci: Sinceramente, io sono metà purista e metà digitalista. Fino a qualche anno fa ti avrei detto che il miglior approccio è quello tradizionale con carta, pennello eccetera, ma ultimamente ho riscoperto alcune fasi di lavorazione digitale che possono essere comode e buone. Sicuramente, il digitale non risolve tutte le situazioni, ma ti può agevolare certi passaggi, però bisogna prima passare dal disegno tradizionale. Anche per capire come far funzionare la parte digitale. I software nuovi sono certamente molto validi e ti semplificano la vita, ma solo se sai come si adoperano e come si adopera una matita.
TG: Ci vuole molto tempo ad imparare ad usare un software per i fumetti?
AM: Dipende... Io lo uso ad un livello basico, pertanto non ho impiegato tantissimo ad imparare, ma per fare le cose ad un livello più approfondito, assolutamente sì, ci vuole tempo ed esperienza.
TG: E tu Francesco cosa dici?
FB: Sì, Assolutamente, anche perché per tutto il tempo che ho usato i software, principalmente Photoshop che è quello più semplice, ho sempre fatto in modo da lavorare come se stessi utilizzando un pennello normale. La cosa più importante era l'opzione di poter cancellare, trasformare e correggere, cosa che in seguito mi ha dato una maggior libertà anche con il pennello, proprio perché avevo abolito la paura e la timidezza di sperimentare.
TG: E' così Alex?
AM: Assolutamente. Ci stiamo rimpallando le stesse risposte, ma è proprio così, al 100%. A volte, il grande limite di tutto è proprio la paura di se stessi e che se sbagli non puoi più correggere. Effettivamente l'utilizzo di programmi come Photoshop; Manga Studio o quello che sia ti aiuta a superare la paura di sbagliare.
TG: Ho capito. Parlando un po' di collezionismo, volevo sapere se avete esposto tavole originali.
FB: Abbiamo esposto delle riproduzioni stampate che abbiamo concesso per l'esposizione qui al Cotton Club.
TG: Perché? L'editore ha dei diritti di proprietà che vi vietano di esporre gli originali?
FB: Nel caso di Alex, lavorando con Bonelli, c'è tutto un discorso di copyright e richieste a monte per le esposizioni. Io sono più libero, ma rimane il fatto che esporre gli originali è sempre un problema, anche per chi organizza la mostra.
TG: Per eventuali danneggiamenti?
FB: Ci sono vari tipi di rischi: bisogna pensare alle assicurazioni, alle consegne, alle riconsegne e a tutti quei passaggi che complicano un po' le varie fasi organizzative.
TG: Quanto vale una tua tavola?
FB: Non lo so, ma possiamo andare dai 300 in su.
TG: Dollari o rupie?
FB: Facciamo euro...
TG: Ok...
FB: Poi, ho il problema che essendo io stesso un collezionista tendo a non dare ad altri i lavori che realizzo...
TG: Collezioni te stesso?!
FB: Diciamo che non voglio che mi si scompagni il servizio... Perché di solito ti vanno via le uniche tavole dignitose...
TG: Le più belle.
FB: Quelle brutte invece ti rimangono.
TG: Che fregatura...
FB: E allora, tanto vale che me le tenga!
TG: Tutti vogliono le cose belle! E come mai?
FB: Chissà... Non me lo spiego...
AM: Volevo soltanto dire, scherzi a parte, che ho lo stesso identico problema... E so che non siamo i soli. Se io dovessi scegliere delle pagine o delle tavole da fare vedere, se sono originali porto le più brutte, così, nel caso che si rovinino, vaffanculo! Chissenefrega e scusate per l'espressione un po' colorita...
TG: Uhmmm... Ti ho sentito dire di molto peggio Alex!
AM: Lo so! (Risate)
TG: Avete qualcos'altro da dire? O che volete far sapere al vostro pubblico?
AM: Sì, il 25 novembre andate in edicola e compratevi il Magazine di Drago Nero che poi se sarà colorato bene come ci aspettiamo sarà fantastico. Una storia è mia e sono molto orgoglioso di farvela vedere.
TG: Senti, ma se lavori con Bonelli conoscerai Stefano Marzorati, vero?
AM: Certo, lo conosco, è una bella persona e fa il bassista nei Temporal Sluts. E' molto disponibile, simpatico e alla mano, con lui si può tranquillamente scherzare.
TG: Francesco, c'è interesse per il fumetto italiano, si riesce a vendere?
FB: Rispetto a 7-8 anni fa la situazione è migliorata e adesso sembra che tutti vogliano leggere, vedere e soprattutto disegnare fumetti. C'è questo nuovo trend che fino a che tira va bene...
TG: E tu Alex, cosa ci dici?
AM: Io per adesso sono fortunato perché sto lavorando ad una serie tra le più stabili di Bonelli; certo che gli alti e bassi ci sono e ci saranno sempre. Lo spirito imprenditoriale di Bonelli, dopo la morte di Sergio, è cambiato molto: forse è più aggressivo da una parte e meno rispettoso nei confronti di certe figure storiche, però è anche vero che bisognava dare una scrollata a questa situazione. Incrociando le dita, speriamo che tutto continui per il meglio o avremo tra noi due disoccupati in più... Possibili neo-pornostar... Centimetri a parte...
TG: E' così Alex?
AM: Assolutamente. Ci stiamo rimpallando le stesse risposte, ma è proprio così, al 100%. A volte, il grande limite di tutto è proprio la paura di se stessi e che se sbagli non puoi più correggere. Effettivamente l'utilizzo di programmi come Photoshop; Manga Studio o quello che sia ti aiuta a superare la paura di sbagliare.
Una fan d'oltreoceano di Alex Massacci.
TG: Ho capito. Parlando un po' di collezionismo, volevo sapere se avete esposto tavole originali.
FB: Abbiamo esposto delle riproduzioni stampate che abbiamo concesso per l'esposizione qui al Cotton Club.
TG: Perché? L'editore ha dei diritti di proprietà che vi vietano di esporre gli originali?
FB: Nel caso di Alex, lavorando con Bonelli, c'è tutto un discorso di copyright e richieste a monte per le esposizioni. Io sono più libero, ma rimane il fatto che esporre gli originali è sempre un problema, anche per chi organizza la mostra.
TG: Per eventuali danneggiamenti?
FB: Ci sono vari tipi di rischi: bisogna pensare alle assicurazioni, alle consegne, alle riconsegne e a tutti quei passaggi che complicano un po' le varie fasi organizzative.
TG: Quanto vale una tua tavola?
FB: Non lo so, ma possiamo andare dai 300 in su.
TG: Dollari o rupie?
FB: Facciamo euro...
TG: Ok...
FB: Poi, ho il problema che essendo io stesso un collezionista tendo a non dare ad altri i lavori che realizzo...
TG: Collezioni te stesso?!
FB: Diciamo che non voglio che mi si scompagni il servizio... Perché di solito ti vanno via le uniche tavole dignitose...
TG: Le più belle.
FB: Quelle brutte invece ti rimangono.
TG: Che fregatura...
FB: E allora, tanto vale che me le tenga!
TG: Tutti vogliono le cose belle! E come mai?
FB: Chissà... Non me lo spiego...
AM: Volevo soltanto dire, scherzi a parte, che ho lo stesso identico problema... E so che non siamo i soli. Se io dovessi scegliere delle pagine o delle tavole da fare vedere, se sono originali porto le più brutte, così, nel caso che si rovinino, vaffanculo! Chissenefrega e scusate per l'espressione un po' colorita...
TG: Uhmmm... Ti ho sentito dire di molto peggio Alex!
AM: Lo so! (Risate)
TG: Avete qualcos'altro da dire? O che volete far sapere al vostro pubblico?
AM: Sì, il 25 novembre andate in edicola e compratevi il Magazine di Drago Nero che poi se sarà colorato bene come ci aspettiamo sarà fantastico. Una storia è mia e sono molto orgoglioso di farvela vedere.
TG: Senti, ma se lavori con Bonelli conoscerai Stefano Marzorati, vero?
AM: Certo, lo conosco, è una bella persona e fa il bassista nei Temporal Sluts. E' molto disponibile, simpatico e alla mano, con lui si può tranquillamente scherzare.
TG: Francesco, c'è interesse per il fumetto italiano, si riesce a vendere?
FB: Rispetto a 7-8 anni fa la situazione è migliorata e adesso sembra che tutti vogliano leggere, vedere e soprattutto disegnare fumetti. C'è questo nuovo trend che fino a che tira va bene...
TG: E tu Alex, cosa ci dici?
AM: Io per adesso sono fortunato perché sto lavorando ad una serie tra le più stabili di Bonelli; certo che gli alti e bassi ci sono e ci saranno sempre. Lo spirito imprenditoriale di Bonelli, dopo la morte di Sergio, è cambiato molto: forse è più aggressivo da una parte e meno rispettoso nei confronti di certe figure storiche, però è anche vero che bisognava dare una scrollata a questa situazione. Incrociando le dita, speriamo che tutto continui per il meglio o avremo tra noi due disoccupati in più... Possibili neo-pornostar... Centimetri a parte...
Francesco ha preso seriamente il compito di disegnare una delle zucche ornamentali che ho consegnato a molti artisti presenti al Basement Party.
Tutti i diritti sono riservati
Nessun commento:
Posta un commento