martedì 5 dicembre 2017

Speciale Basement Art & Culture 16a Parte: Vincenzo Kuro Fortunato

Anche se in questa edizione del Basement Party non ha partecipato come espositore, ho voluto ugualmente sentire che cosa aveva da dirci Vincenzo Kuro, uno tra i più bravi  serigrafi e poster-artist italiani. Mi sono fatto spalleggiare da Daniel Tummolillo per mettere Vincenzo in difficoltà con domande cattivissime, ma i due serigrafi hanno fatto subito comunella e non sono riuscito a cavare un ragno dal buco.
Unico punto davvero positivo di questa intervista è che finalmente ho capito come Kuro sia riuscito a raggirarmi e a farsi intervistare per ben due volte comparendo due volte nello stesso libro dedicato alla Rock Poster Art che ho presentato in edizione speciale a colori e limitata. 
Per non annoiarvi troppo abbiamo parlato anche di gattini....

Claudio Rinaldi di Rinoteca e Kuro del Silkscreen Department
Claudio Rinaldi di Rinoteca e Kuro del Silkscreen Department.

Tony Graffio: Vincenzo Fortunato, che cosa vuol dire Kuro?

Vincenzo Fortunato Kuro: Una volta disegnavo un gattino bendato che si chiamava così e mi è rimasto appiccicato questo soprannome...

TG: Perfetto, allora propongo anche a te di disegnarmi qualcosa su una zucca ornamentale e ti chiederei di trasformarla in Kuro...

Kuro: Va bene, un gattino bendato, già ci avevo pensato anch'io di farti un soggetto di questo tipo. Dopo ritirerò la zucca e ti invierò una fotografia.

La piccola zucca disegnata da Kuro.
La piccola zucca disegnata da Kuro.

TG: Qua con noi c'è anche Daniel Tummolillo che fremeva dalla voglia di incontrarti di persona; anche lui è un serigrafo... credo che adesso mi farò aiutare e chiederò a lui di farti qualche domanda.

Daniel: Benissimo.

TG: Tu sei più che qualificato in questo campo, saprai anche come mettere in difficoltà Kuro con domande cattivissime... precise e che scavino in profondità. Perché non ci sono bastate le ben due interviste già pubblicate su Musica in Cantina... vogliamo sapere di più sul suo conto.

Daniel: Questa è la terza intervista?

Kuro: Sì, questa è la terza...

TG: Eh sì, è la terza perché sei un personaggio importante!

Kuro: (A Daniel) Tu sei già stato intervistato?

Daniel: Eh sì, ho trovato Tony Graffio in giro nei locali di Milano e non ho potuto sfuggirgli...

TG: Con Kuro avevo già provato ad intervistarlo otto mesi fa, in occasione dell'altro Basement Party, ma non ero riuscito a parlargli perché si era dato malato, così adesso recuperiamo... Però questa volta diremo cose diverse da quelle dette nel libro, altrimenti il libro non lo legge più nessuno.

Kuro: Ok, va bene, ma guarda che l'altra volta è venuto qua Rino perché io ero effettivamente a casa malato...

TG: Ecco giusto, chiariamo subito una cosa, il Silkscreen Department è una costola della Rinoteca?

Kuro: Sì, fondamentalmente la Rinoteca è nata come laboratorio di falegnameria, difatti sono loro che hanno allestito questa galleria per accogliere i vostri lavori. Nello stesso tempo Rino ha sviluppato il laboratorio di serigrafia, per la voglia di entrambi di dedicarci a questo tipo di stampa manuale...

TG: Che tra l'altro vi riesce molto bene. L'altra volta ho comprato ben tre delle vostre stampe... Anche perché i prezzi che fate sono veramente buoni.

Kuro, Bravo Tony, fai girare un po' i nostri poster.

TG: Come avete iniziato?

Kuro: Io e Rino volevamo stamparci le nostre T-shirt e ci siamo detti: "Visto che ci piace fare le cose da soli, stampiamocele da soli. Fatte a mano". Così, abbiamo iniziato a mettere insieme il nostro laboratorio.

TG: Siete partiti con la serigrafia perché è un'attività che rientra nello spirito del Do It Yourself?

Kuro: Sì, abbiamo visto che potevamo farlo in casa, ma poi io mi sono appassionato e continuo a portare avanti da solo questa attività.

TG: Quando avete iniziato?

Kuro: Nel 2012. Abbiamo iniziato in cantina, in un buco davvero piccolissimo.

TG: Beh, mi sembra giusto, siamo al Basement e si fa tutto in cantina...

Kuro: All'inizio sì, sfrutti lo spazio che hai.

TG: Da noi un po' più nei box, qua in cantina, confermi Daniel?

Daniel: Confermo.

TG: Anche in Abruzzo è così?

Daniel: Sì, io ho aperto da poco una serigrafia in una cantina, a Popoli al numero civico 27 di una via.

TG: La tua aula a Brera invece che numero è?

Daniel: 27. 

TG: Ok, abbiamo capito.

Daniel: E' fortuna, quello è un numero che è ritornato più volte sulla mia strada... così l'ho mantenuto nel nome del mio laboratorio: come segno del destino.

Vincenzo Fortunato e Daniel Tummolillo serigrafi italiani
Kuro e Daniel Tummolillo di Atelier 27

TG: (A Kuro) Quindi tu e Rino stampavate magliette?

Kuro: Sì, però a me è sempre piaciuta la poster-art e così ci ho voluto provare...

TG: Vincenzo, io credo che a te piacciano anche le donne nude...

Kuro: Sì, soprattutto... Quello è il tema principale dei miei poster.

TG: Benissimo. Ma adesso possiamo dire ufficialmente che Rino ha mollato la serigrafia o è un segreto?

Kuro: Beh, sì Rino ha smesso per dedicarsi alla falegnameria e alla stampa 3D, però se vuole stampare qualche logo sui lavori che ha fatto ci pensa lui e li stampa in serigrafia.

TG: Alle stampe su carta ci pensi tu da solo?

Kuro: Sì, quello è un lavoro che gestisco io.

TG: Non si è capito perché abbiamo fatto due interviste, ma va bene lo stesso...

Kuro: Tu avevi mandato due email, perché pensavi che Rino si occupasse della serigrafia, invece ti ho risposto io sia da poster artist che da serigrafo.

TG: Hai ragione, infatti io avendo visto qui Rino lo scorso marzo con le tue serigrafie credevo che se ne occupasse lui e forse Claudio per non deludermi mi ha lasciato della mia idea. Poi, recentemente, quando gli ho scritto l'email per farmi raccontare qualcosa sulla stampa serigrafica è venuta fuori la verità.

Kuro: Esatto, siccome lo Screen Department stampa anche per altri artisti, in un'intervista ho parlato un po' più di me e nell'altra del laboratorio.

TG: Perfetto, e ci sta benissimo così. Adesso, però ti metteremo un po' più sotto torchio: tocca a te Daniel!

Daniel: Proviamoci... Una cosa che ho notato nel tuo lavoro e che mi fa molto piacere è la cura dei dettagli, perché appoggiandoti alla Rinoteca ho visto che hai pirografato ed inciso addirittura dei tappi...

Kuro: Sì, mi piace curare anche i particolari della spedizione, sembra una cosa assurda, ma a me è piaciuto fare i tappi incisi al laser.

Daniel: Bravo.

Kuro: Sì sono stati apprezzati da molti clienti che adesso li stanno utilizzando come sotto-bicchieri. L'idea era proprio quella...

TG: Va beh, ho capito la parte del cattivo devo farla sempre io, tra di voi vi fate solo complimenti... Ok, sei bravo, molto bravo, ma so che c'è chi ti muove delle critiche perché fai pagare troppo poco le tue serigrafie, credo che anche Stefano Marzorati la pensi così... E' vero?

Daniel: Secondo me, tanti artisti italiani fanno prezzi piuttosto bassi in questo campo, ma vedo che anche qui al Basement questa è la tendenza. Credo che se il mercato riconoscesse maggiormente il valore di quello che facciamo i prezzi dovrebbero essere un po' più alti... Perché vedendo anche quello che fai dal punto di vista tecnico, riconosco che ci sono dei begli "sbattimenti" dietro al tuo lavoro...

Kuro: Certo, dietro ad ogni poster c'è un bel lavoro, però è anche vero che è bello che la nostra sia un'arte fruibile un po' da tutti.

TG: Alla portata di tutti, giusto.

Daniel: Vedo che negli Stati Uniti i prezzi sono più alti e mi piacerebbe che si cercasse di equiparare il valore di quello che facciamo qua a quello che succede oltreoceano.

Kuro: In America ci sono un paio di nomi molto importanti che sono diventati inavvicinabili come prezzi. Chuck Sperry inizia a costare davvero un po' caro, però i suoi pezzi sono molto belli. Buon per lui che se lo può permettere.

TG: E' sempre un discorso di domanda e offerta.

Kuro: Probabilmente, è per quello.

TG: Kuro, dobbiamo anche dirti che ci piace il tuo modo di sfumare i colori.

Daniel: Vero, io mostro le tue sfumature ai ragazzi ai quali faccio i workshop e anche loro sono entusiasti.

Kuro: In realtà, ho fatto le sfumature solo in un paio di poster. Sono state delle sfide; dei tentativi che sono venuti bene... Ho fatto fatica perché in effetti non è così semplice ottenere quegli effetti, e non so quanto lo rifarò spesso... Mettiamola così.

Daniel: Quei poster li uso proprio per spiegare ai miei studenti cos'è una sfumatura.

Kuro: E' stato divertente stamparle, però non è facile farle.

TG: Daniel, inviterai Kuro a Brera?

Kuro: Mi ha già invitato. Fin dall'anno scorso, sono io che purtroppo non riesco a spostarmi un gran che.

TG: Beh allora invitiamolo a Popoli...

Daniel: Io ci proverò, però avendo un altro lavoro bisogna organizzarsi. Continuerò anche a proporre i workshop; logicamente l'Abruzzo è più vicino ad Ancona di Milano.

Kuro: In primavera vedremo di fare qualcosa.

TG: Daniel, coraggio adesso fai una domanda più tosta!

Daniel: Ci dovrei pensare un pochino...

Kuro: E se ci pensassimo dopo cena?

TG: Va bene, ci riproveremo più tardi, ma non dimenticarti della zucca. Ti aspetterà una domanda cattivissima, caro Kuro.

Kuro: (Preoccuato) Non esagerare Tony...

Kuro
Kuro

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