giovedì 14 dicembre 2017

Käthe Kollwitz, sentimento e passione civile

A 150 anni dalla nascita dell'artista tedesca Käthe Kollwitz, la Casa della Memoria di Milano accoglie, dal 14 dicembre 2017 al 6 gennaio 2018, una mostra composta di 15 opere, tra incisioni e manifesti, che il Museo Käthe Kollwitz di Berlino ha dato in prestito all'Associazione Le Belle Arti e al Comitato Resistenze dell'ANPI. Prima di pervenire a Milano, le opere di Käthe Kollwitz erano state presentate, dal 12 novembre al 10 dicembre, in una mostra a Lodi presso lo Spazio Bipielle Arte di via Polenghi Lombardo 13, intitolata: "Vita e destino, tre stanze per Käthe Kollwitz.
Raramente, mi è capitato di vedere incisioni calcografiche di tale bellezza ed espressività; pertanto approfittando anche delle feste natalizie, vi consiglio caldamente di visitare questa mostra che è stata appena inaugurata. Nonostante le poche opere esposte, ritengo valga la pena di affrontare un viaggio da fuori Regione, per non perdere l'occasione di osservare in tutta calma e intimità stampe della prima metà del secolo scorso. I soggetti rappresentati non possono non toccare il cuore di ogni visitatore e farlo riflettere sul significato delle vite di coloro che ci hanno preceduto, hanno lavorato duramente e sofferto di un destino perverso che ha loro fatto attraversare ben due guerre durissime e molti eventi tristi, come è accaduto all'autrice di questi straordinari lavori.
La mostra è visibile al terzo piano della casa con le facce sui muri nei seguenti orari: dalle 9 alle 17, dal lunedì al venerdì. L'accesso è gratuito.

Käthe Kollwitz sentimento e passione civile Mostra Milano
Weberzug, La marcia dei tessitori - Käthe Kollwitz - Acquaforte e carta smeriglio.


Chi era Käthe Kollwitz
Käthe Kollwitz nasce nella città prussiana di Königsberg (ora Kaliningrad, Russia) nel 1867; si è afferma in un mondo artistico dominato dagli uomini sviluppando una visione estetica incentrata sulle donne e sulla classe operaia. Le sue rappresentazioni di donne, inclusi i suoi frequenti autoritratti, comunicavano efficacemente le difficoltà dei suoi soggetti durante un periodo in cui le donne stavano ancora negoziando modi per rappresentarsi nelle arti. Mentre il suo stile naturalistico appariva fuori dal mondo in un'epoca in cui assisteva alla nascita dell'astrazione, le sue raffigurazioni di esperienze umane universali, la sua profondità e la sua forza emotiva espressa attraverso le fitte reti di linee, contrasti e chiari e scuri, riflettevano anche il suo tempo. La perdita di suo figlio durante la prima guerra mondiale la portò ad un'esplorazione permanente dell'argomento del lutto. Ha anche trovato molti dei suoi soggetti nell'ambulatorio medica di suo marito che riceveva lavoratori e persone bisognose.
Muore il 22 aprile 1945 a 78 anni, pochi giorni prima della fine della Seconda Guerra Mondiale.

Käthe Kollwitz sentimento e passione civile, Milano, Casa della Memoria.
 La saletta del terzo piano della Casa della Memoria che accoglie la mostra.

Il percorso espositivo si articola in tre tematiche che hanno segnato l'esperienza personale e artistica di Käthe Kollwitz: il tema della maternità violata dalla guerra e della "Pietà", ricorrente nelle sue incisioni e nelle opere plastiche; quello del ruolo sociale dell'artista e del suo impegno nel difendere i più deboli attraverso una produzione espressionista e di denuncia delle condizioni dei contadini e dei tessitori protagonisti della storia tedesca. Infine, a partire dal 1891, Käthe Kollwitz si svela in una sequenza di autoritratti molto introspettivi che vanno dall'età giovanile fino alla maturità; autoritratti molto intensi che ci mostrano una donna cosciente del dramma storico che l'umanità sta attraversando in quegli anni.

Mostra Käthe Kollwitz, sentimento e passione civile
Käthe Kollwitz

In questa mostra, curata da Renato Galbusera, titolare della cattedra di pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Brera, gli originali sono quanto mai diversi ed espressivi se paragonati con le riproduzioni fotografiche da me ottenute o da quelle riportate nel catalogo che ha un costo minimo di 5 euro. Per questo motivo, a chi è interessato anche alla riproducibilità delle opere d'arte suggerisco di non perdere l'occasione di confrontare la stampa originale con la sua riproduzione ed osservare attentamente il segno dell'artista tedesca che riesce ad esprimere una tridimensionalità ed una profondità del tratto difficilmente riscontrabile in lavori di altri artisti ottenuti da procedimenti tecnici analoghi. TG


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