martedì 26 aprile 2016

CHERNOBYL vista da Paolo A. Restelli, 30 anni dopo l'esplosione del reattore n. 4 (seconda parte)


Maschere antigas abbandonate nella scuola di Prypiat

All'epoca della Guerra Fredda tutti in Unione Sovietica dovevano avere una maschera antigas per potersi difendere dagli attacchi chimici o nucleari (anche se in questo caso sarebbe servito a poco). La scuola di Pripiat era frequentata da circa 2'000/2'500 alunni.

Queste maschere antigas erano in dotazioni ai bambini che frequentavano le scuole.

Cartelli riportanti i nomi dei paesi evacuati all'interno della Zona d'Esclusione

Chernobyl 2, l'antenna per spionaggio Duga vista dal retro

I sovietici hanno sempre sostenuto che l'impalcatura del Duga non era un'antenna, bensì l'intelaiatura di una struttura di un parco giochi per bambini, peccato che poi i grandi a furia di giocare abbiano combinato un bel disastro...


 Particolare del Duga

Un'altra immagine del Duga visto da vicino

Kopachi è un villaggio completamente raso al suolo, fatta eccezione per i due asili infantile (indicati con un rettangolino verde e la scritta kindergarten), fino al 1986 qui abitavano 1100 persone, adesso nessuno.

Un giocattolo nel giardino dell'asilo di Kopachi

Interno dell'asilo infantile di Kopachi

Un lettino dell'asilo di Kopachi

La scuola materna è il luogo dove si ricevono i primi insegnamenti - Kopachi, Ukraine

"Ritengo che il disastro di Chernobyl vada visto come la prima causa della caduta dell'Unione Sovietica." TG

Libri di musica e di altre attività che dovevano allietare le giornate dei bambini di Kopachi

I lettini del dormitorio dell'asilo di Kopachi

I giochi utilizzati dai bambini nel cortile dell'asilo di Kopachi

 Prypiat, l'hotel più bello della città

 Prypiat, i cartelloni che avrebbero dovuto essere utilizzati per la festa del 1° maggio 1986

Prypiat, quel che resta di uno dei supermercati meglio riforniti dell'Ex Unione Sovietica

Palazzi a Prypiat 

A Prypiat,come in tutta la zona di esclusione, è assolutamente vietato appoggiare qualsiasi cosa a terra per evitare di raccogliere radioattività e contaminare oggetti come borse ed altro. Le troupe televisive che operano in queste aree avvolgono le gambe ed i piedini dei cavalletti in stoffe, guanti di lattice, sacchetti o altri materiali che poi verranno gettati via.

 Una palestra a Prypiat

La ruota panoramica del Luna Park di Prypiat 5 giorni prima dell'inaugurazione mai avvenuta.

Nell'aria la radioattività è abbastanza bassa, nel terreno invece è molto alta, nei muschi e nei funghi si riscontrano valori di radioattività ancora più alti perché queste forme di vita vegetale assorbono il loro nutrimento dalla terra contaminata. 

Prypiat. Novi Filmi era un libretto che presentava i film in programma nel cinema locale. Un reperto che risale al 1979.

Questa è la parte più radioattiva di Prypiat, perché il vento soffiava in questa direzione, per precauzione è stata alzata un'ulteriore barriera di filo spinato per scoraggiare gli intrusi a passare in questo luogo.

Erano state date indicazioni ai visitatori di non fotografare le nuove installazioni militari, i militari, se eventualmente erano allo scoperto, ed i 3 check point attraverso i quali si accede alla zona di esclusione. 
Una volta sfollati (il 29 aprile 1986), gli abitanti di Prypiat sono stati tenuti per 6 mesi in una tendopoli, dopo di che sono stati trasferiti in una nuova città più a Nord, al confine con la Bielorussia, costruita appositamente per accogliere queste persone. 

Panorama di Prypiat visto dal terrazzo di un palazzo di 16 piani che Paolo A. Restelli ha raggiunto a piedi

A Prypiat gli ascensori non funzionano a causa di un guasto alla vicina centrale elettrica (nucleare) avvenuto 30 anni fa...

La prima regola per proteggersi dai raggi Beta è quella di indossare vestiti pesanti a manica lunga e pantaloni lunghi.

Prypiat, tavolino per macchina da cucire in interno giorno

Nonostante il pericolo, molte persone sfollate sono tornate illegalmente nelle loro abitazioni per riappropriarsi dei loro beni e dei loro arredamenti. In seguito altre persone sono entrate a Prypiat per asportare dai palazzi i termosifoni ed altri metalli, al fine di rivenderli. Queste persone sono state bloccate dalle forze di sicurezza. Altri individui hanno invece rubato delle automobili abbandonate, ma non hanno avuto occasione di poterle utilizzare che per pochi chilometri, poiché questi trafugatori sono stati trovati morti all'interno delle autovetture, appena al di fuori della zona di esclusione. Le automobili risultavano radioattive nell'ordine dei 60 Sievert.

Chernobyl, la statua dei liquidatori

I liquidatori sono quei "volontari" che per primi hanno spalato la grafite radioattiva fuoriuscita dal nocciolo del reattore dalla centrale nucleare. La targa riporta la frase: "Per gli eroi che hanno salvato il mondo". I liquidatori avevano solo 3 minuti a loro disposizione, a causa dei livelli altissimi di radiazioni, erano stati dotati di una mantellina di protezione di piombo spessa mm 3 che pesava circa kg 40. Avevano circa 60 secondi per salire 10 piani di scale, arrivare sul posto per spalare il materiale da eliminare in 60 secondi e poi ritornare,sempre in un minuto. Una missione impossibile.

Esposizione di mezzi automatici per la rimozione di materiale radiattivo

Per cercare di fare il lavoro dei liquidatori sono stati utilizzati dei Robot (esposti nello spazio fotografato da P.A.R.), queste apparecchiature comandate a distanza hanno lavorato per circa una settimana, dopo di che si è dovuto ricorrere nuovamente all'impiego di personale umano. Questi operai per l'occasione sono stati impietosamente definiti Bio-robot... Nel 1986/87 sono stati sacrificati 240'000 liquidatori. Fino al 1992, si parla di circa 600'000 liquidatori impiegati per sanare questa situazione disastrosa. Queste persone venivano pagate moltissimo, l'equivalente di 2'000 $ a missione, che si rivelava essere l'unico servizio che facevano perché poi non avevano modo di fare nient'altro. 

Interno Ospedale di Prypiat, sala operatoria uno dei posti più pericolosi della città. 

Qui sono stati ricoverati i primi liquidatori. I vestiti dei liquidatori sono stati stoccati nel sotterraneo che è diventato così uno degli ambienti più radioattivi del mondo, dove si arrivano a misurare 400 microsievert.

La radioattività a terra è molto alta perché è qui che s'è depositata la polvere di grafite e di uranio.

La Foresta Rossa viene sempre monitorata contro eventuali incendi che potrebbero provocare nuovamente una forte dispersione di radioattività nell'aria ed il trasporto di ceneri contaminate.
Gli altri reattori di Chernobyl sono rimasti attivi fino alla fine degli anni '90, c'era in progetto la costruzione del reattore numero 5 che non è mai stato portato a termine. Anche nella centrale numero 2 s'era verificato un incendio che poi è stato controllato. Il reattore numero 1 è stato l'ultimo ad essere stato disattivato.
Molte case, automobili ed altri oggetti sono stati sotterrati proprio per evitare che a qualcuno potesse venire in mente di portarsi via qualcosa di estremamente pericoloso. TG

FINE SECONDA PARTE

Leggi la prima parte

Tutte le fotografie sono di Paolo A. Restelli
Tutti i diritti riservati






















2 commenti:

  1. Grazie Tony per aver messo in parole quello che ti ho raccontato a voce.

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  2. Una piccola chicca.... i primi liquidatori (che sono tutti morti in breve tempo), avevano ricevuto in premio per il lavoro fatto una bottiglia di..."Pepsi Cola!"

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