Via Bramante
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Cinesi su porte di legno
Il catenaccio
Dietro il catenaccio
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No justice no peace
Verità per Stefano Cucchi
Due parole per Stefano Cucchi: il suo caso ed il conseguente insabbiamento della verità da parte di tutte le autorità istituzionali è l'esempio di come l'Italia non possa essere annoverata tra le nazioni civili e di come in questo paese esistano delle forze antidemocratiche alle quali è stata data licenza di uccidere e di compiere qualsiasi tipo di porcheria contro i cittadini. E' evidente che tra chi ha il permesso di esercitare violenza e dare la morte senza essere punito esistono elementi che si comportano in questo modo per puro divertimento e disprezzo dei valori umani e civili. La verità è sotto gli occhi di tutti, non c'è bisogno che venga certificata nelle aule dei tribunali da chi rappresenta solo il diritto del più forte e schiaccia i deboli. Il silenzio, di fronte a questi abusi, è una colpa molto grave che accelera i tempi di un'inarrestabile processo di decadenza che porterà presto il mondo ad una terribile fine.
E' significativo e di buon auspicio che di fianco a queste scritte che chiedono una società più giusta compaia un'altro motto (visibile sopra la firma dei Corsari di Milano) che recita così: <La nostra memoria è un muro mai grigio>
Alien
Fagiolo
Fagiolo e parigine
Microfono
Mario Monti ti odia
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