Daniel Tummolillo è un personaggio che abbiamo già incontrato altre volte sulle pagine di "Frammenti di Cultura", non mi dilungherò molto nell'intervistarlo perché molti di voi lo conoscono bene, ma mi sembra giusto fargli un paio di domande riguardanti la sua attività e le opere che ha esposto al Cotton Club. Tra l'altro il suo stand era accanto al mio, vedi il servizio della TG3 delle Marche. Se non gli chiedessi qualcosa potrebbe anche arrabbiarsi...
Daniel Tummolillo legge "Musica in Cantina" nelle pause del Basement Party di Jesi.
Tony Graffio: Ciao Daniel, quali serigrafie hai portato al Basement Party di Jesi?
Daniel Tummolillo: Ho portato la produzione fatta durante questo 2017, lavori preparati per la mostra alla quale ho partecipato a giugno presso la galleria Espinasse31 e nuove stampe tratte da frame di film fatte apposta per il Basement Party.
TG: Perché hai scelto proprio questi soggetti che, se non sbaglio sono tratti da "Il Grande Lebowski"; "Pulp Fiction" e da "Old Boy"? Li ritenevi particolarmente adatti al pubblico del Basement Party?
DT: Ho ritenuto di esporre e mettere maggiormente risalto queste ultime immagini legate ai film, perché mi è sembrato un tema forse più interessante e maggiormente vicino al pubblico che sarebbe intervenuto alla mostra di Jesi, in quanto ormai si tratta di icone popolari che fanno parte della cultura della nostra epoca, molto conosciute ed apprezzate dalla nostra generazione.
TG: Dove hai realizzato queste stampe?
DT: Recentemente, vivo tra Milano, dove insegno serigrafia all'Accademia di Belle Arti di Brera, e l'Abruzzo, dove lo scorso mese di luglio ho aperto un laboratorio/galleria di serigrafia. Le serigrafie che avete visto al Basement Party le ho realizzate a Popoli; le stampe sono numerate, firmate e timbrate come 27, il nome del mio nuovo studio e non con il mio nome.
TG: Non ci sono problemi di diritti di immagine a riprodurre i fotogrammi di film che non ti appartengono?
DT: Ritengo di no. Le immagini le ho ri-fotografate dallo schermo televisivo; le immagini di questi film sono comunque facilmente rintracciabili in rete, per cui di dominio pubblico. Inoltre, io le "re-interpreto" secondo un mio gusto cromatico personale e non fedele all'immagine originale dalla quale ho soltanto tratto spunto.
Monolithic Elephant di Daniel Tummolillo
TG: Hai esposto a Jesi anche il tuo primo gig-poster, vero?
DT: Esatto, è la stesso poster che tu hai inserito nella tua auto-pubblicazione di interviste: "Musica in Cantina", un bellissimo libro del quale ho comprato alcune copie, in modo che i miei studenti possano consultarlo in Accademia, a Milano, ed anche presso il mio studio.
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