Murder Farts al Basement Party
Al Basement Party 2017, come giustamente ha osservato il pubblico intervenuto, l'offerta artistica è stata grande e molto ampia. Io stesso non sono riuscito a visitare tutti i poli della festa in cui sono state allestite le mostre, gli spettacoli musicali ed i Dj-set, però ho voluto ascoltare quanti più artisti, ospiti, espositori e personaggi particolari hanno preso parte a questo evento che sicuramente verrà ricordato a lungo, sia per la qualità intrinseca delle proposte culturali che per aver attirato un gran numero di visitatori da ogni dove e per il gradimento generale della manifestazione.
Non è semplice mettere insieme spazi istituzionali come la Pinacoteca Pianetti ed un centro sociale autogestito come il TNT; o l'arte di strada e le proposte colte di artisti che da decenni ricercano il loro segno, esprimendosi con tecniche sperimentali o desuete, eppure a Jesi abbiamo visto di tutto e conosciuto nuovi amici che ci hanno insegnato perfino ad apprezzare i mostri e le loro stravaganze.
Sistemato in un angolo tranquillo, in fondo alla Galleria del Cotton Club, tra le pazzesche chitarre di Alberto Forstner e gli inquietanti robot di Wolfenstein, Murder Farts si pavoneggia davanti ai suoi quadri tridimensionali che sprizzano ironia da ogni poro e sembrano essere stati creati per clonazione, più che per modellazione...
Fortunatamente, sono riuscito ad assistere anche al concerto dei Plutonium Baby al Man Cave, dove sabato 18 novembre erano esposte altre creature su ruote del noto spaventoso artista Underground romano che, in seguito, ci ha deliziato le orecchie con una sua Dj-session/show di ottimo R'n'R. Prezzi delle opere ad personam...
Le miniature mostruose di Murder Farts
Murder Farts: Dica...
Tony Graffio: Dove e quando sei nato?
MF: A Roma! Quando, non me lo ricordo perché penso che ero talmente piccolo che non potevo ricordarmelo... Forse lo sa mia mamma...
TG: Glielo chiederemo allora...
MF: Glielo chiederemo...
TG: Di cosa vuoi parlarmi?
MF: Boh!
Murder Farts 666% Rotten Custom Monsters
TG: Della Santissima Trinità?
MF: Certo! Perché no? La Santissima Trinità... Esiste da circa un anno... E' un collettivo artistico, anche se non mi piace questo termine... Vabbé, per prima cosa siamo tre amici. Seconda cosa: siamo tre fottuti punk-rockers, due omini e una donnina: Simone Lucciola, io e Paulette Du dei Plutonium Baby. Ci conosciamo da sempre per aver partecipato a concerti, fatto musica e tutto il resto. Abbiamo il nostro stile nelle arti grafiche, scultoree ed altre discipline artistiche. Un giorno, un po' per scherzo, abbiamo fatto una mostra insieme, l'abbiamo chiamata la Santissima Trinità ed adesso ci siamo accorti che la Santissima Trinità è un pacchetto. Se tu chiami la Santissima Trinità, ti portiamo le mostre di tre artisti ed un concerto con la band, perché a parte Paulette Du, anche Simone suona in un'altra band. Oltre alle mostre ti suoniamo del buon R'n'R: questo è quello che facciamo.
TG: Divisi, ma inseparabili?
MF: Per adesso, sì. Siamo inseparabili... per adesso... Però l'unione funziona e ci diverte. La cosa bella è che tutto è tenuto insieme dal Rock and Roll che porta avanti la musica che proponiamo ed i miei Dj-set.
TG: Qual'è il vostro motto?
MF: Il motto della Santissima Trinità è: Punk; Monster and Rock and Roll!
TG: Ah, però!
MF: Eh sì, è questo: è un cerchio legato all'inizio e alla fine. E' un continuum...
CRAMPS
TG: Spiegami meglio il concetto di "Monster", per favore.
MF: I "Monster" sono i mostri, sono le persone differenti, gli esseri diversi, perché per noi il termine mostro non è dispregiativo... Anzi... Essere diverso, essere un freak è un pregio. Io sono diverso, perché tu società mi hai visto diverso... E' tutto un sistema che funziona così!
TG: Da quanto tempo ti fanno sentire così?
MF: Dal 1971? Da quando sono nato? Specifichiamo... non c'è nessuno che mi fa sentire diverso... A chi mi fa sentire diverso, io gli cago in bocca... Ti voglio citare una frase: " Mostro, come diverso, respinto dalla società, condannato a priori. Costretto a compiere azioni malvagie e a diventare un ribelle..." Costretto... a compiere azioni malvagie...
Murder Farts' Monster
TG: L'hai scritto tu?
MF: No, è una sentenza che ho trovato cercando varie definizioni di mostro. E' una citazione che trovi leggendo il romanzo di Mary Shelley: Frankenstein. Questa frase rappresenta la creatura del Dottor Frankenstein; per questo, se hai fatto caso, nelle mie opere io utilizzo molto quel mostro, proprio per citare queste parole. Sei tu che decidi che quello è un mostro, un diverso: tu società. Non sono io diverso, non sono io malvagio... sei tu che decidi. E questo è quello che pensa anche la Santissima Trinità... Parappappapà, finiamo così.
Murder Farts al Man Cave di Jesi
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