domenica 20 luglio 2014

Orgoglio ferroviario

In un paio d'occasioni mi è già capitato di parlare dei muri di via Giulio Cesare Procaccini e della cosiddetta Fabbrica del Vapore, senza però mostrare le decorazioni in stile Liberty che abbellivano l'esterno di quello che era una grande fabbrica di treni, tram e materiale rotabile.
La rivoluzione industriale in Italia incominciò verso la metà del 1800 grazie all'energia idraulica ed al vapore, a Milano, ancora verso la fine del XIX secolo, i tram erano trainati da cavalli, pertanto è comprensibile che il treno a vapore prima, e più tardi il tram elettrico, fossero dei mezzi rivoluzionari e di gran prestigio che andavano presentati in maniera adeguata, quasi monumentale, anche a livello architettonico.
Nell'area compresa tra la via Messina e la via Procaccini, nel 1899 sorgeva la ditta Carminati, Toselli & C. che, rifondata nel 1907, diventò la Società Italiana Carminati-Toselli. Questa società ingrandì ulteriormente il proprio giro d'affari arrivando ad espandere i propri capannoni fino agli spazi adiacenti alla via Luigi Nono e a piazza Coriolano. Quella zona, all'epoca, era ancora poco edificata, mentre ai nostri giorni, nonostante la presenza del Cimitero Monumentale ne condizioni ancora lo sviluppo a Nord, sta diventando sempre più popolata e piena di iniziative culturali, grazie anche a questi spazi, il cui restauro è stato portato a termine di recente.
Da poco meno di quindicina d'anni, in quell'area ormai identificata da tutti i milanesi come la Fabbrica del Vapore, sono ospitati vari laboratori artigianali, associazioni, attività imprenditoriali, spettacoli teatrali ed esposizioni di vario tipo.
Le guerre e la fine dell'attività della Carminati-Toselli, avvenuta nel 1935, nel mezzo dell'epoca fascista, provocarono distruzioni, demolizioni e cambiamenti nelle strutture architettoniche, ma nove edifici si sono salvati, o come nel caso della "Cattedrale" sono stati quasi completamente ricostruiti.
Fortunatamente, sono conservati in evidenza i bei fregi posti sulle finestre e sui muri della Fabbrica del Vapore che ci comunicano istantaneamente quale fosse l'attività che si svolgeva all'interno di queste officine e come un tempo si considerassero con più amore anche i luoghi industriali. Tony Graffio

Fabbrica del Vapore
Società Italiana Carminati-Toselli

Respingenti ferroviari sopra le finestre

Ruote e balestre


Respingenti e catene all'angolo del muro

Fotocamera utilizzata: Pentax K-01

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