Da circa 4 mesi vicino ad Affori, in uno spazio dove prima operavano delle ditte di trasporti, si sono installati dei giovani artisti che sotto la bandiera dei pirati sperimentano nuovi modelli di socialità e cultura. Si tratta di persone che provengono da vari luoghi geografici e da diverse esperienze personali; viaggiano con mezzi pesanti che sono le loro case su ruote ed organizzano vari eventi all'interno di questa loro nuova tappa di un percorso esistenziale aperto. Alcuni pirati si sono incontrati dopo aver frequentato gli ambienti della musica Techno, altri sono dei talentuosi street artist, tutti sono alla ricerca di un loro percorso creativo ed umano che li metta in contatto con il mondo.
Mercoledì 22 gennaio, ero intento a fare uno dei miei soliti giri senza meta precisa, non mi ero mai addentrato in una strada dalle parti di via Lisiade Pedroni che pensavo non avesse sbocco, quando notavo dei graffiti piuttosto interessanti che desideravo riprendere più da vicino.
Ho chiesto informazioni ad una ragazza che passava di lì, ma da lei non ottengo grandi spiegazioni, così riprovo con un'altra ragazza che m'invita ad entrare in un grande piazzale cintato da un cancello di ferro e così vengo a sapere di questo luogo d'aggregazione spontaneo che si chiama: "Proprietà Pirata".
Fino ai primi giorni d'ottobre 2013, un Centro Sociale con questo nome era già presente in Bovisa, vicino alla Stazione di Bovisa-Politecnico, ma poi è stato sgombrato, a testimonianza di questo trascorso, ancora oggi si possono vedere parte dei graffiti realizzati da Tenia ed altri writers in quel luogo (ve li mostrerò in un prossimo post).
Entro nel grande piazzale dove forse anni addietro venivano parcheggiati i camion e conosco alcuni ragazzi che si sono istallati qui. Poi, vengo accompagnato in quello che è il bar della comunità, c'è poca luce, ma io questo inverno non avendo programmi fotografici precisi, avevo già pensato di muovermi sempre con la mia Pentax digitale montando l'ottica più luminosa a mia disposizione, un 50mm a vite di 40 anni fa, il famoso Takumar f 1,4 alle terre rare, un'ottica splendida, anche se leggermente radioattiva ed un po' lunga per il formato aps.
Questa "testata meccanica" dipinta su fondo nero è un'opera stesa su un pannello di legno lasciata nel bar da un "mutoide" di passaggio.
In questo spazio, Diego,un ragazzo di 24 anni di Roma, sta lavorando ad un suo nuovo graffito, ma s'interrompe per raccontarmi quel poco che sa di questi disegni, poiché anche lui è qua da poco tempo.
Un altro disegno molto simbolico all'interno del locale adibito a bar.
Un gruppetto di ragazze sta preparando uno spettacolo di acrobazie e musica davanti una vecchia roulotte.
Gli Otierre, una Crew hip-hop molto conosciuta del panorama musicale italiano, sono già passati da questo palco.
Solo i pesci morti seguono la corrente.
Le prove continuano fino a sera.
N1 Crew Milano.
Questo è stato il primo disegno che avevo visto dall'esterno.
Un camion di una "residente".
Diego.
Una casa sdentata.
Proprietà Pirata.
Una papera meccanica s'affaccia tra i rami.
1312.
Un disegno che Diego non ha ancora terminato.
Il camper vintage di Tenia.
Ed alcuni suoi lavori.
No eroina.
Tenia in de scai with diamonds.
Risate all'ingresso.
Un mezzo colorato con vernice anti-radar riporta il simbolo dei "Mutoid Waste Co." sul cofano.
The Duck Crew.
Margot.
Questo accampamento di pirati mi piace molto, se avrò la possibilità di seguire lo sviluppo delle attività di coloro che prendono parte a questa esperienza collettiva approfondirò meglio contenuti dei segni grafici e le storie dei loro autori. Tony Graffio