sabato 10 agosto 2013

Non abboccate

Ivan Tresoldi
Il tranello della bocca

C'è chi ama parlare e chi ama scrivere. Il mondo è pieno di "parolai", ma chi non parla e non scrive è spesso preda di false promesse che si beve con avidità. Basta parole, ci vogliono i fatti. Le parole sono spesso ingannevoli, davanti a questa scritta che stranamente non ha i soliti caratteri usati da Ivan, mi domando se siamo per caso davanti ad un falso, anche perché l'autore ha commesso un vistoso errore d'ortografia. Pensando però alla bella posizione che Ivan ha scelto per collocare la sua frase ritengo di non aver dubbi, siamo sicuramente in presenza di una sua opera originale.

La firma di Ivan Tresoldi

Dove trovare ciò che vedete in queste fotografie? E perché?
Quando ho aperto questo blog, mi sono prefissato di costituire un archivio delle immagini che appaiono sui muri della città  e che possono avere un significato rappresentativo dei tempi che stiamo attraversando, non si tratta di fare un elenco degli street artist più attivi o conosciuti di Milano, ma di cercare di capire quali messaggi viaggiano sulle strade e che persone vivono in quest'ambiente urbano. Non mi sto inventando niente, ma mi interessa scoprire eventuali significati nascosti o le necessità che stanno dietro certe manifestazioni, a volte spontanee, a volte studiate, che diventano sempre più evidenti ed al tempo stesso amalgamate nelle strutture che hanno occupato. Sono molto interessato al concetto del tempo e del suo trascorrere, perciò penso di darmi dei termini entro i quali portare a compimento la mia ricerca. Sono inevitabilmente interessato anche allo spazio nel quale ci muoviamo e così ho pensato di far cosa gradita a chi vive a Milano, a chi la conosce o a chi ha passioni simili alle mie, rendendo i luoghi da me visionati individuabili con certezza, oltre che attraverso immagini che rendano visibili parti allargate di edifici e non soltanto gli interventi grafici. E' pertanto possibile recarsi esattamente sul luogo preso in esame grazie a delle coordinate precise, utilizzando sia i nomi delle strade, che la latitudine e la longitudine fornite dall'ausilio di strumenti gps. 
E' un momento di profondi cambiamenti per la città e la collettività, nonostante il periodo storico non riesca a proporre alla nostra società nuove strade da percorrere, assistiamo comunque a vari tentativi per far cambiare rotta ad abitudini, pensieri e progetti. Si capisce benissimo che esistono forti resistenze per evitare di rendere attuative riforme involutive che vorrebbero esercitare ancor più controllo sulla libertà dei cittadini. C'è molto stordimento a livello generale ed una incapacità diffusa di vedere la realtà delle cose che non permettono di andare tutti nella stessa direzione. Questa confusione si palesa ovunque. Un tempo, forse 100 anni fa, il dissenso popolare si manifestava con forme diverse di protesta o di malessere, magari più coraggiose, ma meno evidenti, ora, questa nostra pseudo-democrazia digerisce qualsiasi cosa, anche le critiche più spietate e gli scandali più disgustosi, ma non recede dal voler realizzare i propri progetti,a discapito dell'opinione della gente comune. Perché su argomenti caldi non si effettuano dei referendum seri? Perché è sempre più difficile attuare la volontà popolare? 
Fermare il tempo non è possibile, ma può essere utile raccogliere dei documenti che ci permetteranno di visionare in futuro il pensiero di chi dissente dal volere di chi ha il potere di costruire o ricostruire un nuovo progetto di vita. Io, nelle mie fotografie, cerco di esprimere entrambe queste voci in contrasto tra loro, da una parte mostrando ciò che più mi interessa: il pensiero delle masse, anche se queste spesso si esprimono singolarmente, e dall'altra la città dei detentori del potere politico ed economico che avanza, aumentando volumetrie, vetro, cemento e tutto ciò che da questi fattori può derivare. 

Luogo: via Liguria, 27
Geo appunto: N 45°26'38,234" E 9°11'20.605"

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