sabato 10 maggio 2014

Seconda visita a Zak

Il Castello di Zak, nonostante sia un luogo pieno di trappole antiuomo, ha esercitato un grande fascino anche su di me. Dopo un primo sopralluogo quasi casuale, lo scorso 6 aprile, ho deciso di tornare a conoscere meglio Zak e la sua strana dimora regale, ad una quindicina di giorni dal primo incontro che ho avuto con questo strano personaggio ai confini tra il mondo reale ed il mondo delle illusioni. 

Zio Zak e i suoi pensieri

La vita di ogni uomo è un percorso imprevedibile, basta poco per trasformare un'esistenza normale in qualcosa che potrebbe apparire un modo per espiare gli errori commessi in passato. Le difficoltà fortificano il carattere e la forza che ci spinge a sopravvivere, giorno dopo giorno è qualcosa che possiamo trovare solo dentro noi stessi.

Beauty and the thought are the flowers of the soul

La solitudine e le esperienze ci danno il tempo per pensare a tante cose, dopo di che nasce il desiderio di incidere le nostre parole nella mente e perfino sui muri che ci circondano per ricordarci meglio chi siamo, cosa abbiamo visto, cosa abbiamo fatto e dove stiamo andando.

Zio Zak sotto una delle sue frasi riprese dai ragazzi che disegnano le pareti del suo castello.
La salamandra cornuta è di Speed Majico.

Pur essendo un'entità quasi astratta, nel senso che un uomo che non ha una vita normale e diventa un eremita che si ritira  sulla cima di una montagna, o come in questo caso in un luogo che non dovrebbe nemmeno esistere, oggi è visto come un fantasma, ma in realtà egli ha una propria identità che si afferma in relazione a coloro che interagiscono con lui permeando il suo nuovo modo d'essere, fino a renderlo fiero di aver ritrovato una nuova utilità sociale in una comunità in qualche modo estranea alla società.

L'emozione che c'è fra ogni essere umano è ciò che c'è intorno

Zak tiene molto a questa sua frase che ha fatto collocare sopra una porta che permette l'accesso alla sua dimora. 
Ho scattato una fotografia di Zak sotto questa scritta, ma poi ho preferito vederlo nella situazione in cui si accompagnava alla salamandra cornuta e ad una frase che mi sembra più positiva e propositiva: "La bellezza ed il pensiero sono i fiori dell'anima"
Capisco quello che Zak intendeva dire parlando dell'emozione che c'è quando degli esseri si incontrano ed hanno uno scambio della loro espressione umana, o umanità, ma questa frase sopra la porta secondo me non è presentata correttamente; forse sarebbe stato meglio parlare della magia, dell'atmosfera che si crea tra persone di idee, cultura ed età diversa quando sentono di voler partecipare a qualcosa di comune. Non è facile parlare delle emozioni perché per ogni essere si tratta di qualcosa di diverso e di difficilmente comunicabile, ci sono momenti particolari in cui tutto è possibile e perfino il tempo e lo spazio sembrano annullarsi, ma in realtà non è così, per questo, poi all'improvviso possiamo essere colti da grandi trasformazioni e cambiamenti.
Spero che questa atmosfera magica permanga per sempre in questo luogo così lontano dal mondo esterno, ma so che ogni esperienza, per quanto incantata, ha un suo inizio ed una sua fine, sembra triste parlarne adesso; mi auguro che questa stagione di luce, di calore e di colore non abbia mai termine e possa dar luogo ad un'estate perenne.

Anche i ragazzi che frequentano l'Accademia di Brera "affrescano" le pareti del "Castello"

In questo castello, tra le tante cose che si verificano, è in atto anche una specie di esperimento sociale tra persone che si incontrano, si parlano e si confrontano, forse quasi senza accorgersi delle loro diversità.

Speed Majico sta portando a termine un nuovo disegno


Molti ragazzi stanno imparando a trovare la loro tecnica ed il loro stile, ci sono grandi esperti e soggetti alle prime armi che in tutta tranquillità possono mettersi alla prova.

S. Majico 2014


Il conte Zakula
Zakula non è Drakula, ma il suo castello non è meno bello di quello del conte transilvano, specie adesso che sta diventando un museo di graffiti art.

Una stella per Zak. 
Qui ogni graffito è dedicato allo zio Zak che accoglie i ragazzi e trova uno spazio a tutti coloro che hanno qualche idea da realizzare con i colori a spruzzo.

RB
Un ritratto prorompente che sembra voler uscire dal muro.

Tra i tentacoli della piovra

Un mandala che dovrebbe essere un lavoro a due tra Tenia e Amina.

Sperimentazioni 3D sugli angoli dei muri di Tenia

La malizia di Zak

Noye per Zak

Un'ala del Castello al tramonto

Fine della visita

Anche questo viaggio nelle terre nascoste e dimenticate  ha avuto fine, nemmeno questa volta ho avuto molto tempo per compiere le mie ricerche in maniera approfondita poiché ero entrato in questo Castello in un orario ormai prossimo al tramonto.
Ho scattato qualche fotografia anche dopo il calar del sole con l'aiuto di un piccolo cavalletto portatile, ma il clima espresso da quelle immagini cambiava radicalmente, così ho preferito non inserirle in questo contesto e ritornare da Zak in un orario pomeridiano che mi lasciasse più libertà di movimento. 
Ho sempre la tendenza a voler tornare nei luoghi che mi colpiscono per visionarli in vari orari, in stagioni diverse e con condizioni meteorologiche differenti, anche se ultimamente vorrei ricercare l'unicità del momento, senza perdermi in inutili percorsi circolari che non mi permettono di uscire da un compiacimento estetico del luogo e della dimensione temporale che mi tormenta e non mi fa trovare la mia vera forma  ideale.
Questi concetti devo elaborarli meglio e penso non siano percorribili con mezzi fotografici digitali poiché la rapidità dello scatto finisce per indurmi a scattare ancora ed ancora e a poter soddisfare soltanto le curiosità dei voyeur che poco indugiano nelle riflessioni che vorrei affrontare. Tony Graffio

Fotocamera: Pentax K-01 con zoom 18-55mm






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