Domenica 25 maggio, si è conclusa la valorizzazione di un muro di proprietà della Basilica di San Lorenzo Maggiore. Hanno contribuito al compimento di questa interessante operazione culturale noti "Street artist" italiani di grande talento.
Dopo avervi presentato le fasi di lavorazione delle prime 2 giornate, è finalmente arrivato il momento di vedere il risultato finale che non è esente da sorprese.
Il Sant'Ambrogio di Neve apre il racconto murale per immagini, voluto da Don Augusto Casolo, siamo intorno alla fine del IV secolo.
L'Attila, disegnato da Acme 107 ci ricorda che il "Flagello di Dio" giunse a Milano verso la metà del V secolo per insediarsi per qualche tempo a Palazzo Reale e da qui stabilire la propria supremazia su Roma.
Questo disegno molto classico non sfigurerebbe all'interno della Basilica.
La luce che illumina l'orecchio destro di Ambrogio lascia un certo alone dietro la testa, si tratta di un segno ben preciso di come il Vescovo di Milano sia stato prescelto dal Signore.
Attila lasciò Milano nel 452 per motivi che non sono del tutto chiari, forse preferiva dedicarsi alla guerra piuttosto che dare vita ad una nuova società, certo che la cosa non gli portò nulla di buono, visto che morì in maniera molto strana, forse avvelenato, circa sei mesi dopo, nel 453 in Pannonia.
Il muro di via Pio IV, angolo Corso di Porta Ticinese diventerà sicuramente un'attrazione importante per gli appassionati di graffiti, ma anche per tutti i cittadini che amano Milano.
Una delle sorprese che vi avevo preannunciato è il fatto che il personaggio disegnato da Encs non è Papa Pio IV, bensì Carlomagno.
Un'altra interessante sorpresa ci viene dal Leonardo da Vinci di Mr. Blob che sembra addirittura aver inventato la bomboletta spray, solo che a quel tempo le preziose bombolette erano riutilizzabili e costruite di legno.
Interpretazione fantastica di un combattimento tra l'aquila degli Sforza e il biscione dei Visconti per simboleggiare un importante cambiamento nel Ducato di Milano del XV secolo che vedrà un nuovo signore della casata degli Sforza al potere.
Alessandro Gatti, Gatto Nero, ha avuto qualche ripensamento sull'uso dei colori durante le giornate del "Milan Street Hi-Story", una rappresentazione di Milano tra passato, presente e futuro, ma l'effetto finale è sicuramente ben riuscito.
Cheone ha disegnato Alessandro Manzoni e la sua penna e così siamo già arrivati alla fine del XIX secolo.
Altra sorpresa, un piccolo salto temporale vede il Giuseppe Verdi di Luca Zammarchi sfilare sul mural prima di Napoleone.
Giuseppe Verdi visto da vicino.
Due guerre accostate tra loro, vedono Napoleone Bonaparte a Milano e dei soldati moderni non meglio identificati che stazionano proprio in prossimità delle Colonne di San Lorenzo.
Il Napoleone di Gianbattista Leoni.
Kasy 23 ha voluto dare alla scena da lui disegnata un'impronta un po' surrealista, simboleggiando la caduta dei capi delle forze del male nella seconda guerra mondiale con il re nero degli scacchi.
Dettaglio del tappino e della scritta realizzata da Gep, come tutte le scritte realizzate in questo mural.
Le sorprese non sono ancora finite. Sembra che 750 ml. non si sia presentato in tempo per terminare la sua rosa rossa (visibile sul post relativo alla giornata di sabato 24 maggio), così il mural è stato completato con un ringraziamento al parroco, mecenate dell'opera.
E vi ringrazio anch'io per aver seguito fin qui questo piccolo reportage in 3 parti della manifestazione coordinata da Jacopo Verdesca e Andrea Casillo. Tony Graffio
Un vero capolavoro!!!!!Complimenti a tutti gli artisti!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaBellissimi,presto li verrò a fotografare!!!
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