sabato 11 aprile 2015

Apertura MIA

MIA Milan Image Art Fair
Fiera d'arte dedicata alla fotografia ed all'immagine in movimento (non al cinema però) 
Quinta edizione: dall'11 al 13 aprile 2015, dalle ore 11 alle 21 (domenica chiude alle 20)
Dove? Porta Nuova Ex-Varesine, Piazza Lina Bo Bardi, 1


L'ingresso della nuova sede della MIA

145 stand nei quali i maggiori galleristi internazionali, la maggior parte sono italiani, incontrano appassionati e collezionisti di fotografia con la speranza di vendere opere di vario genere, in grado d'accontentare un po' tutti i gusti. 

Eric Guo - Facing each other IV, V, II and III
digital photography

Ieri, fin dalle prime ore di pre-apertura, il vostro Tony Graffio si aggirava già tra i corridoi della fiera nostrana più interessante per gli autori dell'immagine fotografica, qui l'imperativo è vendere perché i costi di gestione degli stand sono abbastanza consistenti ed i galleristi, oltre ad amare il loro lavoro sono pur sempre degli uomini d'affari che vogliono guadagnare. 
Nonostante questo quadretto economico, ieri il clima era abbastanza rilassato e sono riuscito a trovare anche chi ha deciso di partecipare alla MIA al solo scopo di farsi conoscere e per cercare di costruire qualche nuovo rapporto con le istituzioni ed il mondo dei critici.

Istvan Mizerak

Ho già intervistato un artista giapponese molto particolare ed ho individuato alcuni personaggi che potranno raccontarmi qualche bella storia, poiché più che il nome prestigioso, che comunque è sempre bello poter ascoltare, mi piace riportare la visione di chi ha sviluppato un'idea autonoma del mondo che rispecchi la propria personalità e che sappia descrivere quello che è arte, o un modo di vivere non proprio allineato ai soliti schemi che impongono il prodotto di successo. 
Nel campo artistico, la regola che permette di costruire un autore di successo è quella d'investire grosse somme su di lui, per fare aumentare le sue quotazioni, la circolazione e la diffusione del suo nome, sia tra gli addetti ai lavori che tra il vasto pubblico che ama circondarsi di cose belle e che ha il denaro necessario per potersi permettere degli acquisti importanti.

Di questi argomenti parlerò più diffusamente in altre future occasioni, quello che mi preme dire, in questo momento, è che il rapporto tra il mondo dell'arte ed il mondo dell'economia è molto stretto e che certe abitudini che si vedono applicate nel mercato della Borsa valori sono spesso  identiche ed è per questo motivo che quando le opere di un artista raggiungono il valore massimo, si sceglie di vendere per realizzare il massimo guadagno per poi investire nuovamente in qualcosa più nuovo che possa avere una tendenza al rialzo.

Un po' per passione, un po', forse, per aver capito che era il momento d'andare contro tendenza, 5 anni fa, il direttore, nonché ideatore del MIA, Fabio Castelli, ha dato vita a questa importante fiera d'arte fotografica che oggi possiamo dire ha avuto anche il pregio di convertire i suoi investimenti economici per sviluppare la cultura e l'amore per l'arte contemporanea in un paese come l'Italia che arriva sempre un po' in ritardo su tutto, ma che questa volta sa catalizzare l'attenzione di vari operatori europei ed asiatici.  
Cercare di lanciare un nuovo mercato di pregio nel settore della fotografia artistica è un'operazione che è ampiamente riuscita, tenendo in considerazione il ruolo sempre più di spicco acquisito dalla MIA e dalle altre fiere dell'arte milanesi. 
Tenetevi pronti, nei prossimi giorni cercherò di farvi visitare, nei suoi vari risvolti le cose che più mi avranno colpito. Tony Graffio

Una veduta della Milano all'epoca di Expo 2015

MIA Fair sbarca nel rinnovato quartiere di Porta Nuova/Ex-Varesine, simbolo della MIlano che guarda al futuro. The Mall, è il nuovo centro polifunzionale tra i grattacieli che hanno cambiato la skyline della città.

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