Fabrizio Bellomo, nato a Bari nel 1982 esprime la sua arte con vari mezzi; il suo modo d'opporsi al "Bistekka Pensiero" è una negazione alla "ridondanza visiva" che si è esplicitata attraverso il suo Dante con la Svastika, diffuso anche a Milano, a partire dal 2007.
Dante diventa come un dittatore
In questa fotografia, scattata con la Pentax K-01 dotata di un obiettivo SMC Takumar 50mm f 1,4, ho voluto dare diverse informazioni in un unico fotogramma. La messa a fuoco è stata presa sulla svastika accostata al nome di Dante che è l'elemento più rivoluzionario in questa immagine. La targa della via è stata volutamente tagliata, in modo da essere di riferimento per conoscere il luogo dove si trova questo manifesto, ma al tempo stesso non doveva soverchiare il vero soggetto. In questo, mi è stato d'aiuto anche il fatto che la didascalia fosse parzialmente cancellata da un segno nero di grande spessore. Humen è la tag di Andrea, un ragazzo (adesso ha 28 anni) che si ispira alla "vandal art", che ha avuto qualche problema legale per la sua passione per la trasgressione ad ogni costo, soprattutto in zona Ticinese. E' difficile scegliere cosa mostrare e cosa nascondere, a volte decido di non mostrare segni troppo ostentati ed aggressivi, ma poi mi auto-convinco che facendo un'operazione di censura di questo tipo snaturo il valore della mia documentazione. Certo, non si può mostrare tutto, bisogna comunque effettuare una selezione, altrimenti dovrei fotografare ogni singola cicca per terra o tutte le cacche di mosca che trovo sui muri; bisognerebbe avere un criterio per procedere in questa grande osservazione della realtà urbana, ma trattandosi comunque di una ricerca personale, non voglio sottomettermi a regole, pur se scritte o non scritte da me stesso, e seguire l'istinto del momento, ricordandomi di tentare d'offrire una ricca tipologia di casistiche, per poi soffermarmi con più attenzione su quello che colpisce la mia fantasia. Per questo motivo non espongo soltanto graffiti, o disegni, ma mi occupo anche di altri elementi che poco hanno a che vedere con la "street-art".
Sempre all'interno della fotografia di oggi, volevo aggiungere in conclusione a questa dissertazione sul mio modo di raccontare ciò che fotografo, che l'alone scuro sul muro giallo, nella zona sottostante il collage di Dante era la stessa area sulla quale per diversi anni si trovava incollato il grande volto di Gary Coleman (Arnold Jackson in Different Strokes) eseguito da Zibe. Tony Graffio
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