Questa massima di Ivan Tresoldi è molto potente e molto vera.
In Italia, i giovani non hanno un futuro in cui potranno veder realizzati i propri sogni, i propri desideri, le proprie ambizioni. Le alternative che si pongono a questa parte creativa e produttiva della popolazione sono: l'emigrazione oppure la narcosi. Ovviamente, la rivoluzione non si può fare perché è contro la legge... Legge che tuttavia autorizza, con le solite assoluzioni di massa, gli sbirri ad ammazzare di botte i ragazzi.
E non mi riferisco solo a Cucchi ed Aldrovandi.
Conosco, già da tempo, alcuni giovani che passano le giornate nella loro stanza e non hanno nessuna intenzione d'uscire di casa per vedere il mondo, perché in troppi casi hanno ricevuto solo delle porte sbattute in faccia, quando va bene, solo porte...
Ci Tolgono i sogni...
per farci dormire sonni tranquilli
E' anche significativo il fatto che questa scritta appaia in prossimità della Stazione Bovisa delle Ferrovie Nord, un luogo a pochi passi dalle facoltà di Architettura ed Ingegneria, dove ogni giorno transitano moltissimi studenti.
Ivan, di certo è un poeta che non dorme, perché il compito degli artisti è proprio quello di anticipare le visioni del mondo e dare delle risposte alle masse che troppo spesso si astraggono, persino dalla loro vita reale e si lasciano raccontare un mucchio di falsità, crogiolandosi e beandosi in queste illusioni per gonzi.
Quale sarà il prossimo passo del governo globale per rendere inutilizzabili le menti pensanti? Organizzare un'altra guerra? Tony Graffio
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