L'arte è un fuoco che brucia in ogni spirito creativo, una necessità incontrollabile d'esprimere se stessi, anche in una situazione di profondo isolamento, poiché l'artista non è mai solo e prima o poi, se la sua opera ha un valore universale, verrà scoperta ed esaltata.
In molti cercano di mercificare le opere dell'ingegno umano per trarne un profitto economico, quasi si trattasse di proporre delle azioni o dei titoli di borsa.
Carlo Cecaro riconosce un valore economico alle sue opere, ma non vuole essere trattato come certi artisti dei quali si parla solo in funzione di quanto tempo manchi alla loro morte ed alla conseguente rivalutazione del loro lavoro come logica dell'esaurimento della loro produzione.
In realtà, molti grandi artisti sono stati molto prolifici e questo fatto non ha minimamente svalutato il valore della loro opera complessiva, anzi ha reso questi autori ancora più ricchi e permesso ai loro discendenti di vivere nell'agiatezza.
L'arte non può essere considerata come un investimento economico, ma come un ambiente particolare in cui il desiderio di un pezzo di nostro gusto può indurci a spendere cifre anche importanti per accaparracelo.
Come s'è visto nel 2001, con il crollo delle Torri Gemelle al World Trade Center (Centro del Commercio Mondiale) di New York, uno dei primi settori a risentire della crisi mondiale e della paura della guerra globale è stato proprio il mercato dell'arte, con il disinteresse del capitale e dei collezionisti verso il mondo artistico.
In seguito, quando s'è capito che la vita sarebbe continuata ugualmente, nonostante i disordini mondiali, lo scontro di culture, di religioni ed il nuovo progetto degli stati sociali, alle soglie del nuovo millennio che avrebbe riportato indietro di un secolo lo stile di vita della classe media, gli artisti hanno ripreso lentamente a vendere le loro opere.
E' veramente difficile capire che cosa dà valore ad un oggetto, ma è sicuramente poco corretto voler convincere la gente che ci sia un autore o un opera che possa valere più di un altra. Solo il nostro gusto e le nostre disponibilità economiche possono decidere quanto vogliamo e possiamo spendere, perché solo i sentimenti ed i ragionamenti personali di ogni collezionista sanno indirizzarlo su quello che egli vuole veramente possedere ed ammirare.
Prendendo spunto, come spesso capita dalla visione delle televendite, Carlo Cecaro concepisce quest'opera intitolata: Questo quadro è un investimento.
Opera che si propone in vendita di per se stessa, senza nemmeno aver bisogno di un soggetto visivo, tanto il fine ultimo è quello di far fare un acquisto che poi si rivaluti nel tempo.
Opera che si propone in vendita di per se stessa, senza nemmeno aver bisogno di un soggetto visivo, tanto il fine ultimo è quello di far fare un acquisto che poi si rivaluti nel tempo.
Quest'opera potrebbe essere offerta come un esperimento di vendita alle stesse emittenti televisive dalle quali si sentono pronunciare frasi di questo tipo:
"Questo quadro se acquistato cambierà la realtà finanziaria della vostra famiglia"
NdTG Frase pronunciata a Telemarket for you il 14 settembre 2014 alle ore 12,33, mentre si proponeva una vendita di un quadro di Gastone BIGGI. Biggi poi morì 15 giorni dopo.
Questo quadro è un investimento
Il peso dell'arte è pari al peso delle nostre anime
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