giovedì 15 novembre 2018

Un Procione Cosmico In Orbit al 29° Psych Out Festival

Cosa ci fa un procione cosmico allo Psych Out Festival? Semplice: scalda la mente a chi lo organizza! TG

Giampo Coppa è nell'organizzazione dello Psych Out Festival (prima Psych Out Party) fin dal 1989.
Giampo Coppa è nell'organizzazione dello Psych Out Festival (prima Psych Out Party) è lui che lo ha inventato nel 1989.

Tony Graffio: Ciao Giampo, dove vai con quel procione cosmico sulla testa?

Giampo Coppa: Lo porto sempre con me. Devi sapere che i procioni cosmici li trovi di due tipi: rosa o azzurri. Il mio è azzurro. Devi anche sapere che i procioni cosmici non sono stati uccisi per fare questi copricapi perché dopo un po' questi animali spaziali perdono il pelo e abbandonano la loro pelliccia tutta intera, tanto poi gliene cresce un'altra...

TG: Giampo, ma cosa mi stai raccontando?

GC: Storie dallo Spazio...

TG: Balle spaziali, insomma... (risate)

TG: Perché questa edizione dello Psych Out si chiama: "In Orbit"?

GC: Questa edizione è stata tutta un po' orbitante... Vagavamo negli spazi cosmici cercando di atterrare su una base che ci potesse ospitare; infatti a differenza delle altre edizioni che si sono sempre svolte a fine ottobre, questa è stata differita a novembre. È nato tutto un po' in orbita e sempre in orbita siamo, ma adesso finalmente siamo atterrati.

TG: È mai stato a rischio il festival di quest'anno?

GC: Quello no. Impossibile, ma dovevamo capire dove atterrare.

TG: Le altre edizioni del festival avevano un nome o un tema?

GC: Beh, il primo festival lo abbiamo chiamato: Psych Out 25, back to the Sixties and color your mind. Si trattava del 25° compleanno della nostra festa psichedelica che prima aveva una cadenza mensile, mentre da quattro anni a questa parte l'abbiamo trasformata in un festival a cadenza annuale.

TG: A chi si perderà questo fantastico festival psichedelico, cosa vorresti dire?

GC: Non è il caso di preoccuparsi, perché per l'anno prossimo, in occasione della 30a edizione, prepareremo un festival indimenticabile del quale si parlerà in tutta la galassia. Occhio però a non perderlo, perché potrebbe essere l'ultimo mitico Psych Out! Spero che tutti gli appassionati di stile di vita anni '60 e musica psichedelica si informino per tempo e vengano a trovarci, perché noi ad ogni festival ci mettiamo anima e cuore per costruire allestimenti, situazioni, luci e tutto quello che crea l'atmosfera di un evento unico e irripetibile. Quest'anno, tra le varie attrazioni, abbiamo anche qui con noi i nostri fratelli svizzeri del Vinyl Sound & Liquid Show Club di Bellinzona. Per quattro anni ci abbiamo pensato noi del Brain Illusions, Riccardo Iconout ed io, ma in questa occasione, visto che con loro già ci scambiamo i liquidi, abbiamo affidato il light show a Gianni, Teo e Omar.

TG: Quanto pubblico aspettate?

GC: L'anno scorso abbiamo avuto circa 800 ingressi; quest'anno speriamo di restare ancora su questi numeri, ma purtroppo quando c'è un po' di pioggia la gente non si muove tanto volentieri. Però, se lo vai raccontare ad un belga lui ti dirà: "Brutto tempo? Embeh, quindi?".


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