lunedì 12 novembre 2018

Giocondamente

"Datemi la verità, invece che amore, denaro o fama." Henry David Thoreau

Per fare una mostra, non serve uno spazio espositivo, serve innanzitutto un'idea... per una felice coincidenza Boettiana, per oltre un anno mi sono perso nei paesaggi umbri e lombardi di Leonardo.
E, anche se ora, so con certezza chi è Monna Lisa e perché Leonardo ha iniziato a dipingere a Vaprio d'Adda, non importa davvero a nessuno, nemmeno a Leonardo, per cui la triste Duchessa di Milano, con il tempo, al di là della contingenza, divenne il suo rovello sull'idea dell'arte.
Il grande zero dell'arte moderna occidentale... E Fabrizio, come il Piero, ma senza andare in bianco, riparte da qui, come una cura, come un'autoterapia che aiuta a non farci deragliare dall'unica strada che davvero conta , quella delle curiosità e della conoscenza... E per un'altra felice coincidenza, Fabrizio ed io ci siamo ritrovati, all'insegna  di questa ripartenza, all'insegna di una rifondazione che sa di eternità: tutta la vera arte è sempre contemporanea. Luca Tomio, il non-curatore della mostra

Dal giorno 8 novembre 2018, per circa un mese, potrete trovare alla Don Gallery di via Cola Montano 15 le opere di Fabrizio Bixio Braghieri, un artista che produce opere per serie analizzando determinati argomenti. Questa volta Bixio s'è concentrato fino allo sfinimento sulla Gioconda e sul suo feticcio. L'arte in questo caso è stata intesa come terapia e cura del proprio io che ha aiutato l'autore ad uscire da un momento difficile. Ciò che viene mostrato in galleria è il prodotto di circa due mesi e mezzo di questa attività. TG


Giocondamente Don Gallery
Una delle 120 monna lise di Bixio Braghieri

Bixio: Nel 2017 entrai in una crisi, nel senso che avevo delle idee che distruggevo da solo, nell'arco delle 24 ore. Per la prima volta nella mia vita mi imposi un lavoro e mi dissi: Bixio, l'icona dell'arte è la Monna Lisa, tu non andrai a letto la sera se ogni giorno non avrai dipinto una sua rappresentazione. Ho attuato questa disciplina, fino a che, dopo una novantina di lavori, la mia testa s'è ri-aperta. Mi sono finalmente sbloccato accorgendomi che avevo un corpo di lavoro, anzi che chiuderlo ai principi, come sempre. In questo percorso, mi ha aiutato il mio amico Luca  Tomio che è anche il curatore della mostra.


Franco Toselli gallerista Luca Tomio non-curatore
Franco Toselli al bancone del bar della Don Gallery parla con Luca Tomio.

Luca Tomio: Beh, Bixio è un non-artista e io sono un non-curatore.

Bixio: Vero, sono sempre stato un artista invisibile.

Luca Tomio: Insieme abbiamo fatto tre mostre invisibili.

Bixio: In almeno due non c'ero...

Luca Tomio: Questa è la prima mostra in cui è visibile...

Bixio: Parallelamente al mio discorso di rinascita, c'era il suo.  Luca è un mio grande amico e alcune volte lavoriamo assieme. Lui sta portando avanti un discorso più tecnico su Leonardo e la Monna Lisa. Ma è una cosa che può spiegarti meglio lui...

Tony Graffio: Va bene, sentiamo...

Luca Tomio: È come se ci fossimo ritrovati dopo quella che per lui è stata una terapia. Anche se vista da qui può sembrare un'ossessione perché ne ha dipinte tantissime.

Tony Graffio: Mi sembra di capire che lui stia uscendo da questa ossessione, mentre tu ne stai entrando...

Luca Tomio: Bravo. E a un certo punto ci siamo persi entrambi, perché noi milanesi siamo un po' apolidi. Lui è finito su un'isola della Sardegna e io su un'isola di terra che è l'Umbria. Dopo due anni di lontananza, ci siamo re-incontrati e dopo che gli ho detto che ho fatto un lavoro che mi ha permesso di identificare la Gioconda, anzi la Monna Lisa, lui mi dice d'aver dipinto 1000 monna lise. Se fossimo due preti diremmo che questi fatti sono avvenuti per la provvidenza.

Bixio: Ma non lo siamo... (ghigno)


Bixio "Sandokan" Braghieri alla Don Gallery
Bixio "Sandokan" Braghieri alla Don Gallery

Luca Tomio: No, infatti non lo siamo. Lui assomiglia di più a Sandokan e io a Janez... Questa storia oltre ad essere divertente è anche bella, perché ci siamo ritrovati all'insegna della Monna Lisa, solo che lui ne è uscito da questa ossessione, ma io invece non so come fare.

Tony Graffio: Non è mai bello etichettare dei lavori, ma potremmo dire che ci troviamo al cospetto di opere di Brut Art?

Luca Tomio: Può ancora avere un senso parlare di Bel Art? L'arte non è né bella, né brutta. L'arte ormai si confronta con il consumismo e qui sei al supermercato della Monna Lisa. L'artista si misura in base a quanto prende le distanze dal supermercato. Bixio è bravo in questa operazione.


Brut Art
Una parete di Gioconde. A Franco Toselli piace particolarmente il terzo quadretto nella prima fila in alto.

Tony Graffio: Anche tu sei bravo, come curatore.

Luca Tomio: Ma io non ho fatto nulla.

Tony Graffio: Però ci stai raccontando l'opera di un artista.

Luca Tomio: I curatori oggi devono fare un passo indietro, perché ormai gli artisti si curano da soli.

Tony Graffio: L'arte è guarita allora?

Bixio: Sì. In maniera omeopatica. Paradossalmente, grazie alle ossessioni.

Tony Graffio: Quante monna lise hai esposto qui alla Don Gallery?

Bixio: 120?

Tony Graffio: Allora sono circa tre mesi di lavoro?

Bixio: Sì. Ci ho messo circa due messi e mezzo ad uscirne in gloria, alla fine...  Era la mia ultima speranza, perché ero in una loop autodistruttiva.

Tony Graffio: Questa è tutta la tua produzione di Gioconde?

Bixio: Sì. Fondamentalmente sì. Ne mancano solo due che sono in viaggio, ma non sono ancora arrivate.

Tony Graffio: Tutti lavori ad olio?

Bixio: Ci sono molti oli su tela, qualche acquarello, ma ho dipinto anche su altri tipi di supporti, come puoi vedere...


La "Gioconda di Carloforte".
La "Gioconda di Carloforte".

Tony Graffio: Sì, vedo anche una lattina di tonno.

Bixio: Quella è la scatoletta del tonno di Carloforte, dove vivo io. Mi divertiva il fatto che ogni tipo di supporto potesse dire la sua. È una specie di outlet della Gioconda che vedendolo così acquista quasi un senso industriale. In realtà, sono i miei stati d'animo perché ogni giorno è diverso. Io poi sono un po' lunatico, perché diariamente mi sento sempre diverso.

Tony Graffio: Infatti questa Gioconda non sempre sorride... Sulla scatoletta di tonno mi sembra piuttosto seria.

Bixio: Si tratta di momenti diversi.

Tony Graffio: Bixio, ma tu come nasci? Vuoi raccontarmi qualcosa della tua storia?

Bixio: Ho cinquantuno anni, ho iniziato a pasticciare più o meno a otto anni. Poi, grazie alla Galleria Toselli che mi ha supportato, ho iniziato a fare dei discorsi specifici, presi in maniera capillare e sfruttati, quasi, fino a finire un determinato capitolo e portare avanti un determinato processo. 

Tony Graffio: Hai avuto altri stili?

Bixio: No, questo è il mio stile pittorico, più o meno da sempre. Le tecniche vanno da un olio un po' bastardo, agli acquarelli più delicati, ma anche loro sono segnati dai guasti dovuti dal caso. Nel loro caso l'acqua che è un po' l'artefice della loro magia.

Tony Graffio: Si tratta di lavori fatti di getto, vero?

Bixio: Sì, credo profondamente nel getto e sono profondamente anti-accademico. Volendo so disegnare, ho fatto architettura, prima il liceo artistico di via Hajech, quando ero ancora un po' punk... Lì ho imparato a disegnare, ma poi, non pretendo di parlare come Picasso, ma adesso sto disimparando.


Bixio Braghieri
Una "Gioconda espressionista".

Tony Graffio: Ti piacciono gli espressionisti?

Bixio: Esatto, i tedeschi. Il gesto penso che sia importante.

Tony Graffio: Vendi tutto in blocco?

Bixio: Mi sarebbe piaciuto fare una grande installazione e venderla in-toto. Adesso vediamo come vanno le cose. Sentirò Luca che intenzioni ha. Probabilmente, mi porterà in Umbria e da qualche altra parte. La mostra è bella da vedere in questa maniera.

Tony Graffio: Non hai ancora venduto niente?

Bixio: Sì, ci sono dei pezzi in vendita, il gallerista sa tutto, ma io aspetto di vedere come andranno le cose.

Tony Graffio: Certo... I colori dei quadri sono molto diversi tra loro.

Bixio: Come gli umori. Sono dei racconti giornalieri di sensazioni e momenti diversi. Magari penso tanto a cosa fare, ma poi mi esprimo in maniera fulminea.

Tony Graffio: Hai viaggiato tanto in vita tua?

Bixio: Sì, sono stato in Sud-America, poi sono andato in Nord-Europa. In tre anni differenti ho vissuto in tre diverse isole perché adoro le isole. Da quattro anni, sono residente a San Pietro a Carloforte. Questi luoghi mi aiutano molto a concentrarmi perché mi permettono di avere la natura intorno a me. Mi piace camminare, stare lontano dalle puzze e in questo modo far ricominciare a funzionare il mio cervello. Ho una casa a Milano che voglio vendere per prendermi uno studio in questo quartiere, proprio perché mi piace spostarmi di isola in Isola... perché ho un rapporto particolare con le isole. Vado avanti, di ossessione, in ossessione; grazie a questa sorta di diario delle sensazioni sono uscito abbastanza bene dalla mia crisi.

Tony Graffio: Ti sei mai prodotto opere di street art?

Bixio: No. Ci ho pensato, ma preferisco situazioni più intime, per questo mi piace esprimermi sulla tela.

Bixio esporrà prossimamente a Perugia, presso La Loggia dei Lanari.

Tony Graffio: Buonasera Franco, sono Tony Graffio.

Franco Toselli: Ciao, piacere d'incontrarti.

Tony Graffio: mi piacerebbe sapere che cosa ne pensa di questa mostra.

Franco Toselli: Perché vuole conoscere il mio pensiero?

Tony Graffio: Beh è sempre interessante conoscere il pensiero di un gallerista importante come lei...

Alcune gioconde acquarellate da Bixio

Franco Toselli: Tempo fa, ho ospitato una mostra di Braghieri, amo molto i suoi acquarelli. Guardare l'insieme di questa mostra ti lascia un po' scosso, ma guardando questi quadri uno per uno ti permette di scoprire qualcosa di particolare.

Tony Graffio: A tratti, c'è qualcosa che ricorda un po' Van Gogh...

Franco Toselli: No no, gli artisti hanno sempre usato il colore e hanno usato la materia. Se usi la materia pensi a Van Gogh, se usi il monocromo pensi ad un altro, ma bisogna cercare di non pensare troppo e cercare di entrare nel lavoro. Sul momento mi sono trovato un po' disorientato, ma ogni tanto scopro un piccolo gioiello che mi piace. Senza esagerare...

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