Giovanni il Sardo mentre è intento a creare una chiave di violino.
Tony Graffio: Giovanni, hai voglia di fare una piccola chiacchierata?
Giovanni: Va bene.
TG: La tua è un'attività artigianale?
Giovanni: È un lavoro artistico.
TG: Ok, artistico.
Giovanni: Sì, perché creo solo pezzi unici. Non faccio produzione in serie. Le mie sono vere e proprie opere d'arte di micro-scultura.
Giovanni usa un seghetto da traforo per orafi.
TG: Da quanto tempo sei un micro-scultore?
Giovanni: 7 anni, ormai.
TG: Come ti è venuto in mente di iniziare?
Giovanni: Vuoi saperlo veramente?
TG: Se hai voglia, sì...
Un dettaglio della chiave di violino in legno lavorata da Giovanni.
Giovanni: Allora, era un periodo in cui avevo lasciato il lavoro perché non mi piaceva lavorare con certe persone, ma poi non riuscivo più a trovare un'altra occupazione, anche se avevo un buon curriculum. Non c'è stato niente da fare, non riuscivo a trovare niente. Un giorno, tornando a casa ho capito che dovevo avere un'attività tutta mia e che avrei dovuto inventari qualcosa. Non volevo dipendere da altri. Prima facevo la potatura degli ulivi. Un altro giorno, scherzando con un amico artista è saltato fuori che con un seghetto per il traforo potevo realizzare dei dischi di legno, delle formine semplici. Poi, piano piano, da una cosa un po' grossolana, grazie anche ad amici, o a incontri casuali nei mercati, ho iniziato ad avere uno scambio di informazioni. Un ragazzo mi ha consigliato di ordinare un seghetto da orafo per riuscire a realizzare lavori molto più fini. Poi, sono andato a vivere in un posto molto bello in Umbria, dove c'è un artista del legno molto noto che costruisce mobili di pregio.
TG: Chi è?
Giovanni: Un certo Rolf Hoffmann. Ho abitato da lui. Un giorno arriva da me con un coltello e mi dice: "Tieni, io non lo so usare, ma penso che tu farai grandi cose." Così piano piano, con la calma e l'esperienza ho scoperto che le mie mani avevano come una memoria e molte volte io ero spettatore di quello che facevano. Mi meravigliavo perfino di quello che realizzavo: era incredibile. È un'arte che viene da dentro.
Il coltello usato per la micro-scultura del legno.
TG: Quanto tempo hai impiegato ad imparare a lavorare in questo modo?
Giovanni: 7 anni. Ogni giorno evolvo interiormente grazie alle mie opere, perché mentre lavoro attuo la mia meditazione.
TG: Una specie di Karma Yoga?
Giovanni: Questo è diventato il mio lavoro principale.
TG: Riesci a vivere solo di questo lavoro?
Giovanni: Sì.
TG: Hai uno studio da qualche parte?
Giovanni: Questo! (Intende la sedia/banchetto da orafo sulla quale è seduto ndTG) Io lo prendo e lo piazzo dove voglio, anche a casa mia o a casa di un mio amico: tac.
TG: Fai tutto su questa sedia... Non hai bisogno di molto spazio?
Giovanni: No.
TG: Ti basta una lucina, un banchetto, una sedia girata al contrario...
Giovanni: Che mi sono auto-costruito...
TG: Sei contento adesso?
Giovanni: Sì.
TG: Sei indipendente, fai quello che vuoi, crei delle forme nuove, viaggi, vedi posti sempre diversi...
Giovanni: Conosco gente...
Giovanni e una giovane frequentatrice del mercatino Alterbej.
TG: Ti commissionano anche lavori?
Giovanni: Certo! Soprattutto.
TG: Come ti troviamo?
Giovanni: Ho un sito internet su Facebook che si chiama: Cicco Ciccolallo.
TG: Fai oggetti anche di dimensioni più grandi?
Giovanni: Sì, però quello che mi piace di più è la micro-scultura.
TG: Perché?
Giovanni: Perché mi piacciono le miniature, poi vedo bene quello che sto facendo, mi immagino d'essere piccolino e di essere in mezzo ai dettagli.
TG: Quanti anni hai?
Giovanni: Ne ho compiuti 32 ad ottobre.
TG: Che prezzi hanno le tue opere? Più o meno...
Giovanni: Più o meno, ho fatto in modo che tutti possano comprare da me; ho qui esposto dei lavori dai 6 ai 300 euro.
TG: Fammi vedere che cosa costa 6 euro e cosa ne costa 300.
Giovanni: Per 6 euro puoi comprare questi ciondoli.
TG: Ah, ok, sono dei pezzettini di legno tagliato a fettine e con un paio di forellini dove passa il laccetto che serve per appenderli al collo.
Giovanni: Sì, però per ogni ciondolo ho dovuto usare quattro tipi di carte vetrate diverse per renderlo un vero gioiello. È fatto tutto a mano. C'è sia il materiale che la mano d'opera. Invece per creare una micro-scultura di una testa di bufalo ho impiegato una settimana di lavoro. Ovviamente, è un pezzo unico e sono entrato quasi in trance per realizzarlo. Pensavo solo a quello, dalla mattina alla sera.
Un prezioso gioiello di Cicco ciccolallo dal costo di 300 euro.
TG: Che qualità di legni lavori?
Giovanni: Lavoro i legni più pregiati, perché ovviamente per fare le micro-sculture serve un legno forte. Mi piace molto il Bosso, che per me è un legno sacro. È il più pregiato che ho. Poi, utilizzo il Ginepro sardo perché è di una qualità superiore a quello che trovo in Continente. Quel legno, stando alle intemperie, sviluppa una maggiore resistenza agli agenti ambientali.
TG: Ma il Ginepro non cresce in montagna?
Giovanni: Cresce sia in montagna che al mare. C'è il Ginepro marittimo, come quello di montagna. Poi c'è il maschio e c'è la femmina...
TG: E la femmina è migliore?
Giovanni: Ovviamente... Come in tutto. Poi utilizzo il Ciliegio, l'Ulivo, l'Olivastro, il seme di avocado, il seme della palma della foresta amazzonica che si chiama Tagua.
TG: Il famoso avorio vegetale.
Giovanni: Esatto. E poi utilizzo il legno di rosa, la rosa canina che è la rosa selvatica, il Tiglio, l'Ebano, il Palissandro. In più, ho un legno molto raro che tengo solo per le cose veramente speciali che è il legno di pistacchio selvatico sardo. Si tratta di una pianta preistorica che sta scomparendo; io ho avuto la fortuna di ricevere in regalo un pezzo di questo legno che proveniva da una trave di una capanna di pastori di 400 anni fa. Bellissimo. È un legno giallo-verdognolo, ce l'ho qua nella mia borsa.
TG: Lavori anche l'osso?
Giovanni: Sì, lo lavoro. Nella borsa ho due pezzi di corna di cervo, ma anche quelli sono solo per le occasioni speciali. Quando c'è una persona che vuole qualcosa di davvero particolare le propongo di usare l'osso.
TG: Che oggetti costruisci con l'osso?
Giovanni: Collane e ciondoli, ma anche orecchini.
TG: Il legno che serve per fare gli archi, il Cedro, ti piace?
Giovanni: Ho un pezzo di Cedro del Libano e poi utilizzo anche il Cirmolo.
TG: Molto bello anche quello...
Giovanni: Profumato...
TG: Usi prevalentemente legni regionali e nazionali?
Giovanni: Sì, a parte l'Ebano. Voglio utilizzare le risorse del paese in cui vivo.
TG: E col seme d'avocado cosa scolpisci?
Giovanni: Statuine.
TG: Rifinisci tutto con la carta vetrata?
Giovanni: Dipende. Se lavoro con il coltello, liscio l'oggetto che taglio con il coltello, perché se usassi la carta vetrata rischierei di perdere dei dettagli.
Giovanni il Sardo, 32 anni, Gioielli di Legno.
Tutti i diritti sono riservati
Grazie!
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