giovedì 25 dicembre 2014

Augurasi d'uscire dalle tenebre il prima possibile

Carlo Cecaro ed io abbiamo scelto di augurare a tutti coloro che seguono "La Milano di Tony Graffio" TANTI AUGURI di BUON NATALE e buone feste con un'opera che abbiamo già presentato, non per riciclare un lavoro interessante, ma per ribadire un concetto collegato alla realtà del paese.
Passa il tempo, si rimpastano le giunte, si alternano i politici di padre in figlio, cambiano le stagioni, ma cada la neve o splenda il sole, i furbastri responsabili del malaffare si rifanno il trucco e periodicamente anche la facciata al sistema, ma nulla, assolutamente nulla cambia. Siamo tutti in balia dei malfattori di stato che taglieggiano il cittadino in ogni modo e distruggono il bene pubblico, depauperando le ricchezze di un popolo allo stremo e ogni speranza, nei giovani, di avere un futuro migliore.


Non bastano le belle parole, o le promesse da marinaio, l'Italia sta vivendo uno stato d'occupazione permanente da parte dei malavitosi e dei mafiosi politicizzati autoproclamatosi capoclan di se stessi.

Dettagli tecnici: fotocamera Pentax K-01 con zoom Pentax 18-55mm regolata in automatismo a priorità di diaframmi, Iso 200, diaframma f 4,5, tempo d'esposizione 5 secondi, focale 32mm.

Nota degli autori per la lettura dell'opera:
Questo quadretto tridimensionale, volutamente ironico, rappresenta il momento iniziale della ribellione popolare, poiché nonostante le autoblindo e l'esercito dei malvagi, la volontà delle masse non può essere imbrigliata e sottomessa in eterno. I dettagli hanno la loro maledetta importanza ed infatti, su una finestra del secondo piano è presente un poco di bianco che altro non è che una palla di neve scagliata da qualche cittadino, come gesto di sfida al potere oppressivo di una classe politica arrogante e prepotente.
Sarà un piccolo gesto insignificante come questo che farà scatenare la rivoluzione e la ricostruzione morale e civile del paese.

Un tocco di serenità che ci riporta indietro nel tempo, negli anni del dopoguerra. 
Carlo ha inserito nel suo presepe laico un Babbo Natale giocattolo di legno del 1947, una vera rarità che però ci rappresenta tutti molto bene nel modo di procedere. 
Per continuare a muoversi nella la vita di tutti i giorni dobbiamo tenere il fiasco di vino pronto all'uso, in una mano e una lanterna nell'altra, in modo da illuminare il cammino in una strada sprofondata nel buio di tenebre, mai così profonde.

Quanta creatività ed ingegno sprecati!
Abbattiamo le Mafie dei Palazzi del Malaffare, rifondiamo il sistema sociale partendo da valori umani d'onestà e giustizia, i delinquenti devono stare in galera, non sugli scranni.

Sullo sfondo della miniatura in 3D abbiamo piazzato un'altra opera significativa, sempre di Carlo, che ben ci fa capire come andranno a finire le cose, lasciando il sistema in mano ai mafiosi legalizzati.
Quale futuro per l'Italia?

Un piccolo dietro le quinte mostra la semplicità del progetto d'illuminazione del set dell'altra sera.
Ho utilizzato una lampadina led da esploratore per il controluce del Babbo Natale del 1947, un paio di candeline cinesi dietro il pannellino del Palazzo del Malaffare, sia per cambiare la temperatura di colore, in modo da aumentare la tridimensionalità complessiva dell'opera, sia per schiarire il piano orizzontale di sfondo. La facciata era illuminata soltanto da un'altra lampadina led dall'alto, un po' di taglio.
Quale futuro? Posto dietro l'opera principale era illuminato soltanto da una candela, come è  visibile dall'ultima fotografia di questa pagina.
Avevamo poco tempo a disposizione per scegliere gli elementi da aggiungere al mini-set e per effettuare gli scatti fotografici, fortunatamente Carlo s'è ricordato d'avere nelle sue collezioni d'oggetti semi-inutili un bellissimo giocattolo a molla degli anni 1940 che è il pezzo forte della scena ed il protagonista dell'opera, ancor più degli Stormtrooper di Star Wars, questa volta un po' maltrattati, uno è stato anche fin troppo sommerso di neve finta. Nemmeno l'altro Babbo Natale nella sfera di vetro può competere con il mini burattino di legno, anche perché il primo appare esattamente per quello che è: un oggetto di plastica, a buon mercato e d'importazione.
Il contrasto tra i babbi natale è in qualche modo una parodia tra il passato ed il presente: esistono giocattoli veri, di legno, con una loro dignità storica e culturale ed oggetti made in China catapultati nella nostra società, ormai quasi incapace di produrre in loco, sempre più privata anche di tradizioni e cultura. 
Tra poco non ci resterà che venderci l'anima, ma può essere che in molti abbiano già provveduto anche a questa operazione-disperazione.
Abbiamo provato ad effettuare uno scatto senza la neve, ma volevamo un'atmosfera più natalizia, così siamo ricorsi d'urgenza all'uso di schiuma da barba schiacciata a mano, l'effetto ottenuto non è molto realistico, ma il clima generale doveva essere quello di una farsa che rispecchiasse un po' le situazioni assurde, ma tristemente vere, presentateci dalla realtà, in cui molti politici depredano i cittadini per comprarsi mutande colorate, dolciumi, diamanti e tutto quello che gli passa per la mente, senza preoccuparsi di coloro che non hanno una casa in cui vivere, o il latte da dare ai propri figli.
Ci siamo arrangiati alla meno peggio, sempre per restare in tema alla situazione generale; tutto sommato riteniamo d'essercela cavata abbastanza dignitosamente e d'aver dato vita ad un microcosmo interessante che riesce ad esprimere un messaggio molto chiaro con pochi poveri elementi scenici.
Stiamo pensando di realizzare altre piccole messe in scena scegliendo altri argomenti d'attualità, se avete suggerimenti, potete lasciarci un commento, o scriverci un'email: graffiti.a.milano@gmail.com
Se volete contribuire a sostenere l'arte e la cultura che viene dal basso e proprio per questo più vera e di valore, potete farci un'offerta per comprare l'opera, altrimenti finisce che ve la riproporremo in altre forme ed in altri mini-sceneggiati fotografici.

Tanti auguri e tanta fortuna a tutti gli uomini di buona volontà da Tony Graffio e Carlo Cecaro




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