Ho raccolto qualche promemoria fotografico, ripreso un po' velocemente, per dare ancora qualche indicazione su quello che si può vedere di nuovo fino a domani in via Tortona ed, al tempo stesso, dare una piccola anteprima di quello che tratterò più diffusamente con interviste piuttosto approfondite, appena avrò il tempo di sbobinare le mie registrazioni audio per ascoltarle e poi trascrivere il tutto su queste pagine.
Una bellissima fotomodella posa per i fotografi allo stand Fowa
La presenza di belle ragazze al Photoshow, per fortuna, è una tradizione che dura da tanti anni. Un tempo, erano soprattutto i produttori di pellicole ad ingaggiare le modelle per far sparare scatti fotografici a raffica a truppe di fotografi armati delle prime reflex motorizzate, oggi il supporto è cambiato, ma le abitudini di portarsi a casa valanghe di file con soggetti femminili permane.
Questa mattina, ho incontrato un pentaxista con una K20 al collo, sulla metropolitana, quando ha saputo che ero già stato ieri al Photoshow, si è subito rivolto a me per sapere se ci sono ancora le modelle.
Vorrei tranquillizzare tutti, soprattutto coloro che visitano il Photoshow per le fotomodelle: le ragazze ci sono, sono tante e bellissime.
Edo Bertona e la sua cornice per carta Kozo semitrasparente
Epson ha da poco immesso sul mercato un nuovo tipo di carta che s'ispira alla carta giapponese fatta con una pianta della famiglia del gelso, si tratta di una carta industriale molto sottile che permette d'ottenere risultati pittorici piuttosto interessanti e neri molto profondi, grazie anche ai nuovi inchiostri Epson utilizzati sui nuovi modelli di stampanti Epson. In fotografia vediamo una Epson P800 ed un prototipo della speciale cornice retroilluminata a luce led messa a punto dallo stampatore di Borgomanero.
Prototipo di Gibellini Point and shoot di legni pregiati in formato 4X5, non sono previsti mirini, si scatta a mano libera. Anteprima mondiale.
Il giovanissimo costruttore Sassuolese ha iniziato la sua attività in campo fotografico disegnando, progettando e fabbricando fotocamere folding d'alta gamma e tecnologia (per l'uso di materiali molto tecnici come il carbonio, il titanio e l'anticorodal) soltanto da un anno, ma è già diventato una certezza ed un punto di riferimento per molti fotografi che utilizzano il grande formato in tutta Europa. Tony Graffio l'ha intervistato per voi.
Gizmon Made in Japan
Con la parola Gizmo si suole indicare un oggetto inutile, dal nome complicato, pomposo e un po' ambiguo. La giapponese Gizmon sembra proprio essere una ditta dedita all'accessorio inutile, ma lo fa con stile e un design accattivante.
Ciò che vedete non sono piccole macchine fotografiche, ma custodie per telefonini con funzione di fotocamera digitale inglobata. Curiosità che piacciono a chi vuole stupire ad ogni costo con un tocco vintage.
Prezzi intorno ai 60 euro. Il mio telefonino costa meno della metà di queste custodie...
Lytro, fotocamera a fuoco "liquido"
Un altro Gizmo un po' più tecnologico del precedente.
Attraverso un suo software proprietario è possibile agire sulla messa a fuoco dopo lo scatto, quasi come se si trattasse di un parametro di Photoshop.
Ha anche due funzioni per ottenere in modi diversi fotografie stereoscopiche (un po' stile Viewmaster), o tre D (con occhialini colorati).
La cito come curiosità, perché finalmente ne ho visti alcuni pezzi dal vero ed anche perché ha il sensore dello stesse dimensioni del formato delle vecchie Minox per spie: mm 8X11.
Spendereste 1200 euro per un giocattolo del genere?
Distribuito da Fowa.
Meccanica di precisione Made in Italy per movimenti micrometrici di slitte per macrofotografia ed altri accessori utili nel campo della fotografia naturalistica.
Adesso, non vi racconto gran che perché ho in programma d'andare a trovarli presso la loro officina ed intervistarli con calma, posso solo assicurarvi che la qualità dei pezzi da loro prodotti è stratosferica.
Christian e Sandra, da Barcelona con sorrisi e fantasia
Simpatici catalani con una loro linea di prodotti coloratissimi dallo stile un po' anni '60 chiamata Smile. Belle le tracolle, divertenti le custodie per fotocamere, un po' assurdo il tappo con scritto smile. Buona l'idea di leggere sorridi prima di fare la fotografia, ma se c'è il tappo sull'obiettivo, come fai a scattare?
Lui si occupa della parte commerciale, lei è la designer, la loro ditta esiste da solo tre anni, ma sta andando alla grande. Cercano un distributore per l'Italia.
Prototipo d'oggetto misterioso reperito all'IBTS
A breve vi racconterò una bellissima storia di due fratelli: due giovani imprenditori molto coraggiosi d'Avezzano che hanno qualcosa d'interessante da dire nel campo dei supporti stabilizzati per cinematografia professionale.
Il futuro della fotografia è nei ritratti 3D?
Questo è quello che sembra chiedersi il nostro simpatico omino imprigionato in una statuetta di un materiale ancora piuttosto insolito
Questo è l'articolo che parla dei cloni in 3D
Tutto questo avviene in via Tortona, sotto gli occhi di Leonardo da Vinci
Domani ultimo giorno del Photoshow 2015, affrettatevi ad andare a vedere quello che vi ho presentato fino adesso e molte altre interessantissime cose, seminari compresi.
Per oggi è tutto, un saluto da Tony Graffio
Nessun commento:
Posta un commento