Nuovo orientamento del blog
Ultimamente, sulle pagine di questo blog ho iniziato a trattare argomenti che vanno al di là dei temi che mi ero prefissato di seguire quando avevo iniziato a pubblicare immagini relative alla street art ed ad altre forme d'espressione spontanea che appaiono per le strade della città.
Da una parte, ritengo d'aver effettuato un discreto lavoro di documentazione che è abbastanza rappresentativo di varie casistiche, tecniche, zone, argomenti ed autori, così credo che la mia motivazione a continuare su questo percorso stia un po' venendo meno, anche perché, probabilmente, non c'è stato quello scambio comunicativo con i protagonisti di questo ambiente che avrebbe potuto portare ad un interessante dialogo ed ad un approfondimento di certe realtà.
Andare a caccia d'immagini per la strada è sempre interessante poiché si entra in contatto con molta gente e si possono conoscere situazioni sommerse che talvolta i comunicatori istituzionali, o non indipendenti, tendono ad ignorare se non a nascondere.
Sono contento d'aver visto delle realtà molto interessanti e credo di voler in qualche modo approfondire certi discorsi, magari offrendo dei servizi fotografici più completi, integrati da testi che spieghino meglio certe cose, in una serie di ricerche personali in cui possano trovare voce anche coloro che voce non hanno, o quelle situazioni a cui si accennava prima, volutamente trascurate.
Poiché questo sito sta avendo un discreto seguito, ho anche deciso d'ospitare in queste pagine quelle persone che hanno delle cose da dire e che non trovano un loro canale, oppure chi ritenga che il suo modo d'esprimersi ed i suoi interessi siano potenzialmente ben accolti dal pubblico di Tony Graffio.
Qui, naturalmente, occorrerà avere un riscontro diretto da parte dei lettori e dai fruitori di queste pagine, pertanto invito, ancora una volta, tutti a lasciare un commento di ciò che pensano di quello che trattiamo e di come lo trattiamo.
Gli argomenti privilegiati saranno l'arte, la cultura e quella dissidenza che ognuno di noi, a suo modo, esprime nei confronti di questo paese in cui si attua un sistema sociale con cui non si sta percorrendo una giusta politica per l'evoluzione spirituale e morale dell'essere umano e per il raggiungimento del benessere di tutti.
Oggi, ho voluto dar spazio ad un artista concettuale che spesso s'esprime con la visual poetry per vedere come una persona interessata all'arte viva questo suo interesse e quali autori e quali mostre prediliga.
Sante Egadi è già stato ospitato in queste pagine con le sue opere, ora invece avrà modo di raccontare delle sue emozioni e delle sue passioni direttamente con le sue parole. Tony Graffio
L'autore si presenta
Mi chiamo Sante Egadi ed ho 35 anni, sono un forte appassionato d'arte, ma per svariate motivazioni non mi sono mai definito artista e questa scelta racchiude in sé la mia visione dell'arte.
Convinto che una grande città possa offrire maggiori opportunità della provincia, da oltre un anno sono tornato a Milano, per motivi legati alla mia passione. Con questo non intendo disdegnare la provincia, che è importante luogo di fermento artistico e spesso sede eletta per la dimora di artisti che hanno fatto e fanno la storia dell'arte.
Sono qui per motivi di lavoro, ma anche per organizzare la mia mostra milanese che, lentamente, sta prendendo forma.
Nel frattempo, se avete voglia che visiti la vostra mostra, il vostro atelier o semplicemente fare una chiacchierata riguardo temi artistici, contattatemi: per me sarà un vero piacere, scambiare opinioni e punti di vista.
Interno metafisico con Sole spento e Sole sul cavalletto
L'arte vista da un artista: visita alla mostra di De Chirico e l'oggetto misterioso
Qualche giorno fa ero indeciso fra visitare la mostra di de Chirico alla Reggia di Monza e quella di Ligabue al MUST di Vimercate, nel frattempo mi compiacevo dello stare in una regione che mi offrisse questa possibilità di scelta, anche perché, solo qualche settimana fa avevo visitato la mostra di Van Gogh al Palazzo Reale di Milano. Quando ero al Sud (Io sono originario di Salerno) vedevo le pubblicità delle mostre sulle riviste specializzate e programmavo di andarci. Accadeva solo una o due volte all'anno di poterci andare, un po' come potrebbe accadere ora con il mare (ma è ancora presto per rimpiangerlo).
Ad ogni modo, mi reco alla Villa Reale, per la seconda volta negli ultimi mesi: avevo già visitato la mostra "E subito riprende il viaggio… Opere dalle collezioni del MAGA (Museo Arte Moderna di Gallarate) dopo l’incendio". Altro evento molto interessante per gli appassionati dell'arte del '900.
A Monza noto che non c'è fila all'ingresso, le code sono tutte davanti a ristoranti e bar per mangiare o fare l'aperitivo ed io, in questo caso, gioisco della mia passione solitaria per l'arte.
All'ingresso è stata allestita una piccola ma efficace sala d'accoglienza dove è disponibile anche il catalogo della mostra, pago il biglietto ed entro.
Alla destra del portone di ingresso, alle spalle dell'accoglienza, un video con interviste ai curatori parla della mostra, di de Chirico e delle intenzioni delle curatrici: un ottimo modo per entrare gradualmente nel mondo di un artista complesso e mai abbastanza conosciuto. Ottima idea quella di sostituire le solite sedie fredde con uno di quei grandi divani aperti, senza schienale, dal quale poter vedere il video in un'atmosfera più accogliente e bohèmienne.
Dopo aver visto il video ci si è già staccati abbastanza dal mondo che si è lasciato all'esterno della struttura e si è pronti per immergersi nell'arte vera e propria (si noti che la mostra propone la proiezione di altri due video).
Tutti e l'oggetto misterioso
L'esposizione ha il titolo "Giorgio de Chirico e l'oggetto misterioso"; nel video iniziale si pone particolare attenzione ad un'opera dallo stesso titolo, il mio presentimento in questi casi è sempre che sia l'opera da piazzare ma spero di sbagliarmi (dopotutto non ci sarebbe niente di male e in questo caso l'opera è davvero bella).
Ho trascorso qualche piacevole ora all'interno della mostra, purificandomi da un ambiente artistico contemporaneo spesso meschino e che non ha nulla a che vedere con l'arte che resta.
Ho osservato le opere esposte, quasi tutte di stampo metafisico, in ognuna potevo scorgere qualcosa di nuovo ad ogni ulteriore sguardo, rendendomi conto di quanto fosse cerebrale e complesso de Chirico, come uomo e come artista.
Ho respirato a pieni polmoni la sua arte, oltre ai quadri è presente anche una scultura imponente.
Sono rimasto letteralmente sconvolto da due opere che la mia immaginazione associa alla fantasia di Mirò.
Le due opere in questione sono "Sole sul cavalletto" e "Interno metafisico col sole spento". In queste due opere compaiono la natura e i corpi celesti con l'alternarsi di giorno e notte, da dentro a fuori la stanza, con immediate considerazioni circa l'opera artistica e la vita vissuta.
Si vedono accendersi od oscurarsi il sole e la luna a seconda che li si portino all'interno dell'atelier o che ne restino all'esterno (segnalo che su youtube è disponibile un video in cui il Maestro è alle prese con la realizzazione di una delle due opere in questione). Li considero tra i quadri più belli che io abbia visto negli ultimi anni. Il merito è anche del modo in cui sono presentate in questa mostra, merito dunque anche dei curatori che hanno saputo dar loro il giusto spazio e la giusta luce. A questo proposito devo dire che la mostra è curata davvero molto bene, le luci sono posizionate con sapienza e nulla sembra essere lasciato al caso.
Una mostra davvero consigliata.
De Chirico non me ne voglia per queste sciocche interpretazioni, ho letto anche quanto lo stesso autore diceva a proposito di queste opere, ma oramai de Chirico è cultura, è un patrimonio universale di tutti, ci si può e ci si deve accostare a questo artista senza paura di sbagliare, in maniera curiosa, onesta e sincera. Sante Egadi
La mostra è aperta dal 27 settembre 2014 al 1° febbraio 2015, pertanto c'è ancora quasi un mese di tempo per poterla visitare.
Luogo: Reggia di Monza, Serrone della Villa Reale
Orari:
Orari:
dal lunedì al giovedì 10.00 - 13.00 | 14.00 - 19.00
venerdì 10.00 - 13.00 | 14.00 - 22.30
sabato, domenica e festivi: 10.00 - 20.00
La biglietteria chiude un'ora prima
La biglietteria chiude un'ora prima
Orari festività
-Giovedì 1 gennaio > 15.00 - 19.00
-Martedì 6 gennaio > 10.00 - 20.00
-Martedì 6 gennaio > 10.00 - 20.00
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