domenica 19 marzo 2017

Hércules Florence, il pioniere della fotografia sottovalutato dalla storia

Alla MIA Photo Fair di Milano ho incontrato anche Denise Gadelha, un'artista, educatrice e ricercatrice indipendente, direttrice del dipartimento di fotografia della Galleria Vermelho di San Paolo del Brasile. Denise mi ha detto che almeno 24 persone in giro per il mondo possono vantare la paternità dell'invenzione della fotografia, prima della presentazione al pubblico, a Parigi, presso l'Académie des Sciences e dell'Académie des Beaux Arts della Daguerrotipia, da parte di François Arago, nel 1839.

Omaggio a Hércules Florence

Tra questi scienziati c'è un posto di rilievo per Antoine Romualde Hércules Florence, un pittore nato a Nizza, nel 1804 (quando Nizza era contesa tra la Francia e l'Italia), che poi visse in Brasile e sviluppò autonomamente un suo metodo per realizzare immagini fotosensibili già intorno al 1833-1834. Certamente, gli studi di Nicephore Niépce furono precedenti a quella data, tuttavia la particolarità di Hércules Florence fu quella d'essere stato il primo ad attribuire alla sua tecnica il nome di "Fotografia", oltre che d'essere riuscito a fissare l'immagine duplicata a contatto sulla carta fotosensibilizzata.
Nel 1825-29 accompagnò il naturalista Georg Von Langsdorff in una spedizione all'interno della Foresta Amazzonica per documentare le scoperte scientifiche effettuate. Successivamente, si stabilì a San Paolo dove inventò un metodo di riproduzione dei testi scritti che chiamò "Poligraphie". Dopo aver scoperto le proprietà del nitrato d'argento, grazie al farmacista Joaquim Corrêa de Mello, iniziò a fare esperimenti in camera oscura.
La tecnica di Florence consisteva nel duplicare le immagini senza l'uso della fotocamera, impiegando una lastra di vetro ricoperta di fuliggine e gomma arabica sulla quale venivano impresse scritti o disegni con un bulino. Dopo di che, la lastra veniva posta a contatto con carta trattata con cloruro d'argento o oro. La carta veniva esposta alla luce del sole e poi fissata con un ulteriore trattamento chimico.
Purtroppo, le ricerche di Hércules Florence non andarono molto oltre quei risultati, a causa del contesto socio-economico del Brasile di quegli anni. Florence era un uomo di carattere riservato e modesto, forse per questo motivo è stato sottovalutato o del tutto ignorato dalla storia della fotografia.
Attualmente, Jeff L. Rosenheim, curatore del dipartimento fotografia del Metropolitan Museum of Art di New York sta studiando la figura storica di Hércules Florence per rivalutarne l'opera scientifica. Il Brasile non è è mai visto come un di riferimento per la fotografia mondiale, ma in realtà questo paese ha una delle più antiche tradizioni in campo fotografico, anche grazie a Dom Pedro Imperatore. TG

Denise Gadela, Paulo Cordeiro de Andrade Pinto

L'Ambasciatore Paulo Cordeiro de Andrade Pinto, Console Generale del Brasile in Milano, a destra Denise Cordelha ed altri funzionari nello stand della fotografia brasiliana alla MIA 2017.


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