domenica 23 giugno 2013

San Giuseppe e bambin Gesù a Dergano

Non posso non dare un esempio di edicola votiva, capitello, tabernacolo o, come viene chiamata in Lombardia, santella. Queste piccole strutture architettoniche protettive contengono immagini di culto che possono essere statuette, bassorilievi o affreschi raffiguranti santi o altri personaggi biblici. Solitamente, questi templi in formato ridotto venivano collocati in luoghi particolarmente significativi per i fedeli che potevano avere a che fare con leggende della tradizione orale, anche preesistenti al cristianesimo. Altri motivi che potevano indurre ad esporre immagini sacre potevano essere l'amenità di un paesaggio, le particolari caratteristiche geografiche di luoghi di grande affollamento o di grande passaggio, come le biforcazioni delle strade. Spesso era anche un modo di ringraziare un santo o la Madonna per una grazia ricevuta. 

Santella proletaria

Giuseppe, Gesù e il Giglio

A Dergano, in via Giuseppe Tartini, nei pressi del numero 3, su muro tra una tintoria ed una tavola fredda troviamo, più che una nicchia, una cornice dove, all'interno dimora l'immagine di San Giuseppe che tiene tra le sue braccia il piccolo Gesù bambino ed un giglio bianco.
La simbologia giudaico-cristiana ci dice che il giglio, dalla parte del piccolo Gesù, oltre ad esprimere purezza è anche il fiore dei sovrani, pertanto questo bimbo che tende le braccia con le mani aperte per abbracciare il mondo è designato ad un grande compito per diventare un grande re. La fattura di questo affresco non è molto pregiata, Dergano è stato un quartiere dove tanti anni fa  si erano insediati molti operai di industrie storiche, ormai chiuse da decenni, come la Montecatini e molte altre altrettanto note. In questo dipinto si è badato più alla sostanza che alla forma, è l'adulto che guarda in direzione del figlio ed i tre pistilli del fiore, così come le tre foglie dello stelo richiamano il mistero della Sacra Trinità.
Siamo di fronte ad un opera di limitato valore artistico, ma di profondo valore simbolico e spirituale. Un'opera abbastanza anonima, ma molto importante che è collocata in un luogo di grande passaggio, ma nonostante questo  la presenza  di questo tabernacolo minimalista non è ostentata, anche perché al giorno d'oggi c'è molta superficialità e spesso la gente guarda senza vedere.


Geo appunto: N 45°30'13.442" E 9°10'35.593"
Fotografia acquisita il 22 giugno 2013 alle ore 17.22
Pentax K-01 con Super Takumar 28mm f 3.5
File raw elaborato con Silkypix 3.0
I diritti di tutte le fotografie e degli scritti di questo blog sono di "Tony Graffio"


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Aggiornamento del 17 giugno 2014
Da poche settimane è stata restaurata l'immagine sacra in via Tartini ed è emerso che non si tratta di San Giuseppe, ma di San Gaetano con in braccio il bambinello.
Personalmente, trovo molto discutibile l'aggiunta dell'occhio che dall'alto illumina i due personaggi.


San Gaetano a Dergano

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